martedì 28 giugno 2011

Napoli - questione rifiuti e richieste al Governo centrale

Ma sinceramente non ci sto capendo più nulla. La gente sbraita perché ormai è talmente satura di problemi che non connette più col cervello.


Ma la  Costituzione italiana cosa rappresenta in sostanza per i cittadini e pure per gli "eletti" ?


L'art. 117 Cost. stabilisce CHIARAMENTE quali sono le materie di competenza del Governo centrale e del parlamento e quelle degli enti locali (Regioni in primo luogo). I rifiuti sono gestiti dalle amministrazioni locali ed è più che ovvio che sia così ! Cosa facciamo andiamo a cacciare i rifiuti nostri a casa degli altri ?


Perché mai deve intervenire sempre il Governo centrale se questo secondo la Costituzione italiana deve cedere poteri agli enti locali e adeguare la legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento ? (art. IX disp. trans. e finali e art. 5 Cost. - la gente è capace di leggere ? che legga i citati articoli - compreso l'art. 117 citato ancor prima)


Gli amministratori locali ma soprattutto la cittadinanza locale (che in questo caso produce rifiuti) che cosa cazzo fanno? Oltre che piangere e chiedere sempre allo Stato ?
La questione rifiuti è una questione che si deve risolvere e gestire a livello locale e le parti attive devono essere i cittadini locali e le amministrazioni locali (comunali, provinciali e regionali) e lo Stato centrale in questo caso non potrebbe e non dovrebbe fare un cazzo perché altrimenti tanto i cittadini quanto le amministrazioni locali non impareranno MAI a gestirsi il proprio territorio.


Napoli è l'unica città d'Europa che ha questo problema a dir poco scandaloso ed un motivo ci sarà ! La "camorra" esiste in Campania come esiste la "'ndrangheta" in Calabria, la "mafia" in Sicilia e la "faida" in Sardegna ma non ci sono montagne di rifiuti per strada come a Napoli.


C'è qualcosa che non quadra e la responsabilità credo sia di TUTTI i cittadini e delle amministrazioni locali... che si risolvano i loro problemi perché i poteri li hanno (ma siamo sempre lì, non li si vogliono usare e si preferisce piangere e chiedere sempre agli altri).

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