venerdì 26 agosto 2011

Associazioni - perché nascono ? a cosa servono ?

Non voglio seguitare a ripetere quanto previsto dalla nostra Costituzione riguardo al potere che il popolo dovrebbe avere sui suoi rappresentanti e non voglio seguitare a ripetere che i rappresentanti col tacito assenso e con la tolleranza della massa popolare hanno usurpato quello che in una Democrazia spetta al popolo.


Molti anni fa, quando la nota trasmissione "Mi Manda Rai Tre" si chiamava come il suo ideatore "Mi Manda Lubrano" rimasi colpito nell'esser venuto a conoscenza di un'associazione che si chiamava più o meno (il nome esatto non lo ricordo) "associazione per la tutela degli utenti SIP" (ora Telecom).


Non sapevo che esisteva un'associazione che difendesse i consumatori/utenti dell'unica compagnia telefonica che allora deteneva il monopolio italiano della telefonia ufficialmente (ora lo detiene ancora anche se non ufficialmente) e rimasi colpito dalle lamentele (truffe vere e proprie) esposte da chi intervenne in trasmissione.
Da quel momento mi chiedevo perché dovevano esistere associazioni del genere quando abbiamo già dei rappresentanti "eletti" che dovrebbero vigilare, appurare e correggere con opportune leggi i diritti e i doveri di chiunque.


Ragionando mi sono dato la risposta che ho espresso con questo documento:

Ora mi continuo a domandare:
Ma se un'associazione nasce perché evidentemente le istituzioni preposte e la classe politica non hanno saputo garantire i diritti dei cittadini e i doveri di chi pone regole unilaterali ai cittadini utenti/consumatori, perché mai dette associazioni poi devono scendere a compromessi con i loro carnefici ? Mi spiego meglio:


Se una legge è fatta male ed un'associazione nata per lamentare/denunciare ciò che quella legge ha causato o che non risolve (ma a volte aggrava)  si affida nelle mani di chi è il responsabile dell'esistenza di tale legge quale è il compito di detta associazione ? Perché esiste ? Cosa pensa di ottenere sostenendo coloro che fanno parte della causa del male da curare ?


Mi spiego ancora meglio e sarò più esplicito:


Un'associazione può nascere perché i cittadini che l'hanno creata hanno notato che chi di dovere non fa il suo dovere. Dove ad esempio manca una legge o dove una legge è fatta male l'associazione dovrebbe chiedere/proporre che si faccia o si aggiusti la legge... ma se chi ha il compito di fare le leggi (N.B. avere il compito di fare le leggi in un paese democratico dove esiste il principio di cui all'art. 71 comma 2 della sua  costituzione non significa che può farle e deciderle come vuole) promettendo di interessarsi alla questione lamentata dall'associazione propone una legge in luogo dell'associazione e questa per giunta la sostiene... pur sapendo che non risolverà il problema lamentato dai cittadini che si sono rivolti ad essa... a cosa cazzo serve questa associazione ?


Se un'associazione nasce per correggere un problema causato da un'istituzione o da una lobby (ad es. telecom) deve caso mai presentare delle richieste e pretendere che vengano discusse ed accettate come si pensa che debba essere gestito ed affrontato il problema dall'istituzione o dall'ente privato (gestito dalla lobby). E' l'associazione che deve presentare un suo disegno di legge (art. 71 comma 2 Cost.) ed i rappresentanti devono discutere QUEL disegno di legge ... e pure con una delegazione dei proponenti.
Altrimenti saranno sempre coloro che sono stati la causa di tutto a fare e disfare (per non fare e disfare nulla... alla fine).


Non importa quale sarà l'esito e/o se ne terranno conto delle richieste o delle proposte fatte dall'associazione per conto di tot numero di cittadini, quello che conta è far capire ai rappresentanti eletti (causa della mancata o dell'errata regolamentazione del caso) che non sono loro i sovrani e che non possono continuare a regolamentare ciò che hanno dimostrato di non sapere o non volere regolamentare dovutamente.


Altrimenti l'associazione diventa un distaccamento (in più ed anche inutile) di quanto già esistente e ben pagato dalla popolazione. Se poi queste associazioni fanno come hanno fatto le confederazioni sindacali (si vendono) siamo a posto :-) Altra gente che mangia pur restando fuori dalla politica. Ma quanta gente deve mangiare alla spalle dei cittadini ? (elettori, iscritti, contribuenti. utenti ?).
In parole povere... credo che l'Italia sia la culla del parassitismo... dove molti vogliono vivere bene facendo poco (o nulla) pesando a come leccare il culo, alle raccomandazioni e a vivere sulle spalle dei più fessi.

Se prendiamo ad esempio il Comitato Cittadino Democrazia Diretta, che si occupa solo ed esclusivamente di Democrazia Diretta e quindi di sovranità popolare esercitata realmente dal popolo (modello svizzero), è inutile girare attorno alla frittata scendendo a compromessi con i politici e/o i partiti poiché non c'è nessuna forza politica che ha la democrazia vera come priorità assoluta ... e a mio avviso senza quella è inutile lamentarsi e lottare per il riconoscimento di qualsiasi diritto.
I partiti sono soliti allungare i tempi delle riforme e del cambiamento con mezze proposte e mezze leggi ma in Italia non c'è più tempo ... anche e soprattutto perché dopo 64 anni di ostacoli posti alla partecipazione popolare ed alla democrazia diretta ... i politici non hanno alcuna attenuante, come quella ad esempio che usano dire alcuni:
La democrazia richiede tempi lunghi.
 Questo pretesto non regge minimamente per due ragioni palesemente sotto gli occhi di tutti:
  1. Per 64 anni non hanno fatto altro che ostacolare la sovranità popolare pur prevista dalla legge fondamentale della repubblica italiana
  2. Se anziché favorire ed agevolare l'iniziativa popolare la ostacoli o la poni in secondo piano la gente non imparerà mai la democrazia e non inizierà mai ad esercitarla ... è OVVIO che così la democrazia avrà dei tempi lunghi ... perché sono gli eletti che li allungano appositamente.

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione