venerdì 25 novembre 2011

Cominciamo a sfatare alcuni miti



Gli oppositori della democrazia diretta, in particolare la stragrande maggioranza dei rappresentanti eletti che formano l'organo legislatore (o legislativo) italico, quando sentono parlare di referendum propositivo (o legislativo) obiettano spesso (personalmente direi... SOLO) che una legge non può essere votata o imposta con un Sì e con un No, ovvero con le sole due scelte che il popolo può esprimere mediante un referendum (di qualsiasi tipo esso sia).


Una legge infatti va esaminata, discussa, confrontata.
Nulla da ridire in questo !


Ma vediamo come viene fatta una legge in Italia:


Una legge, prima di diventare legge, soventemente viene proposta come Disegno Di Legge (ddl) ad una Commissione parlamentare  specifica e competente nella materia trattata dal ddl.


Esempio:
Ad un deputato viene in mente di proporre un disegno di legge che riguarda "i trasporti".
(Nota: non necessariamente, anzi quasi mai, il deputato è l'autore del disegno di legge, in quanto lo presenta soltanto. L'autore può essere anche una persona al di fuori della politica o più di una persona. Può essere il frutto del lavoro di più persone che hanno redatto il disegno di legge e lo hanno poi proposto ad un parlamentare.)


Il deputato che ha redatto o che si è preso carico del ddl in questione lo presenta all'apposita commissione parlamentare della Camera (se era un senatore l'avrebbe presentato alla Commissione del Senato), ovvero alla Commissione "Trasporti, Poste e Telecomunicazioni".


Questa Commissione è formata da 43 membri ed è quella che esaminerà, discuterà, modificherà (anche su indicazioni di altri) il ddl ARTICOLO PER ARTICOLO.
Una Commissione parlamentare può esaminare un ddl in diversi modi (v. questo documento) e quando viene passato alle due camere (Camera e Senato) per il voto definitivo il ddl viene votato nella sua totalità dai restanti 902 e rotti membri del parlamento.


In sostanza, soventemente, un ddl viene discusso soltanto da 43 parlamentari ed è conosciuto perfettamente (articolo per articolo) dagli stessi 43 parlamentari.
Non sono tenuti a conoscere tutti gli articoli e a discutere il ddl TUTTI i parlamentari, quando lo voteranno in via definitiva per essere poi trasformato in LEGGE !


Sapendo come stanno le cose... secondo voi... è impossibile coinvolgere parte della popolazione nella discussione di un ddl ? E' impossibile formare un tavolo di discussione con gente al di fuori della politica e dei partiti di pari competenze (e forse più competenti) sulla materia trattata dal ddl ? In modo da avere una discussione più ricca di informazioni e più democratica ?


Secondo me assolutamente no !
  • Proprio ora (nel 2011) in Islanda i cittadini (320.000) stanno discutendo e redigendo la loro Costituzione via internet !
  • I cittadini (37.000 e rotti) del Comune di "Chelsea" nel Massachusetts (USA) avevano  discusso e redatto lo Statuto di quel Comune.
  • I town-meeting, nati nel Nord America circa 400 anni fa, sono metodi con cui MIGLIAIA di cittadini discutono e votano questioni politiche... uno recente ha raccolto oltre 4.000 persone per discutere assieme all'amministrazione "i lavori di ristrutturazione dell'area colpita dall'attentato del settembre 2001 alle Twin Towers"
Diciamocelo francamente ! I rappresentanti italici avranno pure tutto il loro interesse a salvaguardare il potere che hanno sempre avuto sulla massa popolare, ma le balle prima o poi hanno le gambe corte e che le continua a raccontare rischia di diventare veramente persona di infimo grado.
Come pretenderanno, tali individui, la spontanea sottomissione ed il rispetto dei cittadini di questo passo ?

I rappresentati, invece (i cittadini), hanno meno attenuanti dei rappresentanti "eletti" nel continuare a sostenere o a mantenere in vita il sistema pseudo-democratico, obsoleto e fallimentare come quello italico, perché ad essi (a noi per intenderci) non viene in tasca NULLA nel continuare a sostenerlo.... tutt'altro !

Testimonianza di un parlamentare (non uno qualsiasi poiché è anche stato Ministro)
Altra testimonianza ("nove su dieci non conoscono la materia su cui si discute")


Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione