venerdì 11 novembre 2011

Lettera aperta al Parlamento italiano


Egregi Onorevoli, tutti,

dopo ormai 63 anni di Costituzione italiana non potete negare che la sola Democrazia Rappresentativa, che non potrà mai essere una Democrazia compiuta, non ha portato i frutti sperati e l'aumento degli astensionisti, ad ogni elezione (locale o nazionale), dimostra la  sfiducia di un sempre più crescente numero di cittadini nella classe politico/rappresentativa.

Credo che con un poco di umiltà, da parte di tutto il Parlamento, potrete riconoscere che non è possibile risanare questo paese e che non è possibile governare una popolazione di 60.000.000 di anime attraverso le decisioni prese e/o le soluzioni proposte da pochi. Non si può avere la presunzione di pensare ed affermare che soltanto 945 persone su 52.000.000 di aventi diritto al voto abbiano le competenze e le conoscenze per decidere cosa sia meglio per una popolazione.

E' un dato di fatto che non si può nascondere o continuare a negare.

Un popolo dotato di una Costituzione che recita:

Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla leggesenza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
  • Non può vedere ricchi diventare sempre più ricchi e poveri diventare sempre più poveri
  • Non può vedere più avvantaggiato, davanti alla legge, chi può permettersi di sostenere le spese legali e processuali previste.
  • Non può vedersi sempre più discriminato per idee religiose e politiche, gusti sessuali, e condizioni fisiche e sociali.

Sarebbe il caso, quindi, di favorire la Democrazia Diretta anziché ostacolarla e cercare, assieme ai cittadini responsabili, consapevoli ed attivi di trovare più soluzioni e confrontare più proposte possibili provenienti da tutti, rendendo partecipi, propositivi e deliberativi tutti coloro che vogliono partecipare, proporre e deliberare.

A livello locale, senza nulla togliere all'unità d'Italia, tutto ciò si può fare, come si fa in varie parti del mondo. E' inutile continuare ad ingannare la gente con promesse che anche voi sapete benissimo non poter realizzare e se la vostra politica non vi riesce è giusto dare voce anche al popolo, che sulla carta costituzionale è il vero sovrano.

Fra i tanti disegni di legge che giacciono da anni nelle varie commissioni parlamentari ce n'è uno in Commissione Affari Costituzionali del Senato che riguarda proprio la Democrazia Diretta e sarebbe forse il caso di prenderlo in seria considerazione:


Con osservanza

15 ottobre 2010

AGGIORNAMENTO DEL POST

Da agosto 2012 si è aggiunto un altro disegno di legge a favore della Democrazia Diretta, questa volta di iniziativa POPOLARE.
Si chiama "Quorum Zero e Più Democrazia" e si trova al seguente link della Camera: http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0063510.pdf

Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO)

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