sabato 31 dicembre 2011

Dittature dichiarate e Dittature moderne

Si sentono opinioni, specialmente da molti addetti ai lavori (politici e amministratori), che evidenziano il fatto che l'Italia è un paese dove, a differenza di tanti altri paesi nel mondo, ognuno può esprimere la propria opinione.

In molti Stati ancora oggi (fascisti, comunisti o come li si vogliano chiamare), non è permesso contestare nulla di quanto deciso dalle autorità preposte... pena la morte.

Sarebbe utile domandarsi in realtà che differenza possa esserci fra una dittatura che usa la violenza e una dittatura che usa la maschera democratica.

Più che definirle "dittature" certe forme di governo mascherate sarebbe più appropriato usare il termine Oligarchie (dei partiti politici)... ma non credo che sia questo il punto da porre in rilievo... chiamiamola pure come vogliamo (dittatura o oligarchia)... quello che è evidente è che i cittadini (popolo sovrano) non contano nulla!

Per entrare nel merito dei due tipi di dittatura, forse è meglio la prima. Questa infatti è dichiarata... e legittima maggiormente il popolo ad usare le stesse armi (la rabbia, la determinazione, la ribellione e la forza).

La seconda (la nostra) è subdola, perché da' l'apparente illusione di poter cambiare le cose che non vanno, concendendo libertà di protestare, manifestare, parlare, contestare, proporre... ma poi se ne frega di ciò che milioni di persone protestano, manifestano, parlano, contestano, propongono.
A cosa serve manifestare se non si è ascoltati (cosa ancor più irritante) e/o soddisfatti?

Ciò che rende dittatura entrambe le forme esposte è dato dai risultati, ovvero danni e morte nelle masse popolari.
Per UCCIDERE vite umane ed intere famiglie non serve sempre e solo la violenza fisica.
  • La dittatura dichiarata che ricorre alla violenza fisica genera danni più immediati e morti cruente.
  • La dittatura mascherata (di democrazia) genera le stesse identiche cose (danni e morte) molto lentamente e meno cruentemente... ma il frutto è il medesimo.
Nevrosi, depressione, competizione, guerre tra poveri, sono tutte componenti che nelle democrazia mascherate dilagano spaventosamente e generano omicidi, suicidi, disperazione ed esasperazione contro i propri stessi simili, tutte vittime di tali sistemi moderni.

Riporto sempre volentieri le parole tratte da un libro "Lo Stato, il democidio, la guerra" scritto da un esperto di sistemi di governo democratici :

"Le Democrazie moderne si riducono a libera concorrenza politica per raggiungere gli strumenti per la concentrazione del potere e della violenza, i poteri arbitrari di legiferare, espropriare e di tassare senza consenso (mezzi politici di acquisizione della ricchezza): una gara che favorisce i soggetti peggiori, i talenti politici aggressivi e più pericolosi
a scapito di quelli difensivi e pacifici: una competizione che incentiva abilità come la demagogia moralmente disinibita, la ciarlataneria, la menzogna, il sotterfugio, l'opportunismo e la corruzione. La statalizzazione democratica stimola l'abilità di imprenditori politici, di lobbisti senza scrupoli ed è il miglior sistema per assicurare che uomini pericolosi riescano ad arrivare al governo."

Entrambe le dittature chiamano violenza e ribellione... è solo questione di tempo.


Sicuramente salterà fuori, come sempre, l'italiota che esclamerà: "ma cosa possiamo fare noi cittadini ?"


Invece di studiare la storia o i libri di uno o dell'altro dittatore (passati e presenti) studiati la costituzione italiana e la legge attuale sulla partecipazione popolare... magari scopri che hai dei diritti e delle possibili azioni che ti eviteranno di fare sempre i soliti ragionamenti che non conducono a nulla.
Vuoi sapere cosa puoi fare? Ecco un suggerimento

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