lunedì 25 giugno 2012

«Lei non sa chi sono io». Funzionario del Senato minaccia la vigilessa.«Le faccio perdere il posto». Denunciato

Fonte della notizia

Premesso che questo articolo era stato pubblicato su:
Il Messaggero e sul Gazzettino ... ma che non sono più disponibili nei loro rispettivi siti  internet (chissà perché ?)

Ho comunque trovato l'articolo (v. link sopra) ed ho salavto la pagina in formato .pdf nel caso dovesse scomparire anche quello.

Di seguito il testo dell'articolo:


ROMA – Lui era al bar. L’auto che lo accompagnava era parcheggiata in divieto di sosta. E quando ha visto la contravvenzione sul parabrezza è andato su tutte le furie e ha inveito contro i vigili che lo avevano appena multato pretendendo che la annullassero al grido di «Lei non sa chi sono io» e «Le faccio perdere il lavoro». Ma per sua sfortuna si è trovato di fronte alla vigilessa di ferro Claudia Macri che non ci ha pensato due volte e lo ha denunciato per minacce e oltraggio.

Il protagonista della bravata è Giuseppe Ioppolo, 47 anni originario della Calabria, capo della segreteria particolare della commissione bicamerale della Nato presso il Senato. Ieri pomeriggio è sceso da un’Audi A6 in via Mario de’ Fiori, una traversa di via del Corso ed è entrato in un bar insieme ad un’altra persona. La macchina (targa EJ 710…) è rimasta ferma poco distante in divieto di sosta. Poco dopo è passata una squadra di agenti del primo gruppo della polizia municipale di Roma. E vedendo l’auto in sosta selvaggia hanno preso penna e blocchetto e hanno scritto l’immancabile multa (39 euro per sosta vietata) e lasciato l’avviso sul parabrezza della berlina intestata ad una società.

In quel momento è uscito dal bar Ioppolo e ha subito raggiunto i vigili pretendendo che gli togliessero la multa. Ma quando si è sentito confermare la contravvenzione ha perso il controllo, ha lanciato il verbale contro gli agenti e poi ha iniziato: «Lei non sa chi sono io… Lavoro al Senato e le farò passare i guai per quel che sta facendo». E così via, millantando amicizie importanti.

Ma probabilmente era Ioppolo a non sapere chi avesse di fronte: la vigilessa di ferro Macri, una che presidia il centro storico da anni e non è certo la prima volta che si trovava ad avere a che fare con certi atteggiamenti. A gennaio del 2008 multò l’ex senatore, e consigliere provinciale di Forza Italia a Napoli, Salvatore Marano che parcheggiò una Bmw al posto di un disabile in via della Croce. Il 20 aprile dello scorso anno, invece, fermò una Mercedes che sta attraversando irregolarmente l’area pedonale di piazza di Spagna. Alla guida c’era il deputato della Repubblica Giorgio Jannone eletto nelle fila del Popolo della Libertà il quale, stando al verbale redatto dalle agenti, abbassò il finestrino e la ricoprì di offese e minacce sfoderando il più classico dei repertori: «Chiamo il sindaco e vi faccio licenziare», «Io sono un parlamentare e mi state facendo perdere tempo». E entrambi i politici hanno avuto l’unico risultato che peggiorare la loro situazione. E Ioppolo non è stato da meno. Anche perché lo sfogo è avvenuto sotto gli occhi di decine di curiosi che hanno offerto i loro nominativi per testimoniare in favore delle vigilesse. Così oltre alla multa per il dipendente del Senato è scattata anche una denuncia per minacce e oltraggio.

Altri episodi simili:

  1. http://www.romatoday.it/cronaca/lettera-gasparri-vigili-multe.html
  2. http://www.leggo.it/news/politica/la_moglie_di_bersani_multata_per_sosta_vietata_al_vigile_lei_non_sa_chi_sono_io/notizie/200508.shtml



Che ne pensa la Suprema Corte di Cassazione ?
Ma a quanto pare alcuni se ne fottono della Cassazione ... specialmente fra chi dovrebbe dare l'esempio (ad es, Gasparri).

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