lunedì 4 febbraio 2013

Prefetture che hanno emanato le istruzioni sul Rifiuto motivato delle schede elettorali

Come già scritto in precedente post, la risposta del Viminale alla richiesta di chiarimenti sul rifiuto motivato delle schede elettorali, e l'eventuale (consigliabile) messa a verbale della motivazione del rifiuto, permette agli elettori questa alternativa all'astensione passiva (non recarsi alle urne).

La risposta del Viminale è già stata trasmessa tramite circolare dal Ministero alle varie Prefetture che, a loro volta, la stanno trasmettendo ai vari Comuni (l'elettore infatti vota presso le sezioni indicate sulla tessera elettorale rilasciata dai Comuni).


In questo link c'è l'elenco delle Prefetture che stanno diramando ai vari Comuni le circolari con le istruzioni al riguardo.
Elenco aggiornato al 4 febbraio 2013 che alcuni (http://www.lavocedellagente.it/) mi hanno inviato (non sono l'unico alieno interessato all'astensione attiva - per FORTUNA):

Elenco anche qui le Prefetture :
  • Chieti
  • L'Aquila
  • Pescara
  • Cosenza
  • Crotone
  • Vibo Valentia
  • Caserta
  • Napoli
  • Salerno
  • Forlì-Cesena
  • Gorizia
  • Roma
  • Genova
  • Imperia
  • Savona
  • Cremona
  • Lecco
  • Lodi
  • Monza Brianza
  • Pavia
  • Ascoli Piceno
  • Macerata
  • Isernia
  • Asti
  • Biella
  • Verbano Cusio Ossola
  • Bari
  • Barletta Andria Trani
  • Brindisi
  • Cagliari
  • Nuoro
  • Messina
  • Ragusa
  • Firenze
  • Grosseto
  • Lucca
  • Pisa
  • Pistoia
  • Siena
  • Verona
  • Alessandria
  • Potenza
  • Latina
la Prefettura di Alessandria che pur non avendo pubblicato la circolare nel suo sito internet ufficiale lo ha comunicato a me via e-mail in risposta ad una mia richiesta:




Anche la Prefettura di Potenza


Anche la Prefettura di Latina
Anche la Prefettura di Milano

Anche qualche Comune ha ritenuto GIUSTAMENTE opportuno informare la cittadinanza locale sulla possibilità di rifiutare la scheda:

Comune di Sorbolo

14 commenti:

  1. Aggiungo solo che stiamo monitorando quotidianamente i siti delle varie Prefetture per poter aggiornare l'elenco. I documenti saranno presenti dal 14/02/2013 sul sito http://www.lavocedellagente.it/

    RispondiElimina
  2. Grazie Alessandro ! Attingerò dati da quel sito allora. Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per aver dato spazio a questo ns. piccolo contributo creando questo post.

      Elimina
    2. Visto che vi siete dichiarati aggiungerò nel post la vostra fonte :-) Ciao

      Elimina
    3. Non sono come alcuni scopiazzatori che si svegliano improvvisamente dal letargo e si definiscono pubblicamente gli UNICI a diffondere certe idee ... e con informazioni congetturali ed errate :-)
      Alla prox Alessandro

      Elimina
    4. Non ne avevo dubbi, altrimenti non ti avrei inviato tutto il ns. lavoro.

      Elimina
    5. :-) Se non l'avete già fatto si possono aggiungere:
      - Alessandria (che però non ha pubblicato nulla nel sito ufficiale)
      - Potenza
      - Latina

      Elimina
  3. non ho ancora capito bene una cosa: la scheda,o le schede , devono essere timbrate prima di dichiarare il rifiuto al voto ? oppure no? La scheda timbrata fa sì che tu risulti votante anche se la rifiuti? va a finire quindi nel premio maggioranza?
    O è importante ,per chi rifiuta e vuole verbalizzare risultando "non votante" ,che le proprie schede non vengano timbrate???
    Scusate ma è un punto che non mi è chiaro!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non vogliamo fare confusione è bene, Alex, fare un corretto uso dei termini o comprendere il significato dei termini:

      Le schede elettorali (su cui si vota) devono essere vidimate (validate) con timbro e firma di uno scrutatore (e questo viene fatto il giorno prima dell'apertura delle votazioni).
      Le tessere elettorali (che dimostrano che l'elettore ha diritto al voto) devono essere timbrate ... ma se l'elettore vota a mio avviso (anche se la legge è vaga e confusionaria). Le tessere in teoria devono essere timbrate solo se l'elettore vota perché sulla tessera elettorale è scritto negli spazi appositi per i timbri che quegli spazi servono alla certificazione del voto (se uno non vota cosa certifichi ?)

      Dalla seconda domanda presumo che tu ti riferisca alla tessera elettorale infatti.
      Se rifiuti la scheda non voti e come confermato dal Viminale con apposita circolare non risulti votante.

      Il premio di maggioranza viene assegnato sulla basi di voti validi espressi (le schede bianche e nulle NON sono voti validi benché espressi e le schede rifiutate non sono voti espressi). I voti dati alle liste che non superano lo sbarramento e non hanno quindi diritto ai seggi vengono conteggiate ai fini dell'attribuzione del premio di maggioranza perché quelli sono voti validi espressi.

      Chi ritiene che le schede nulle e bianche siano conteggiate a tal fine non capisco dove lo abbia letto perché in tutto il testo unico delle leggi elettorali per l'elezione della camera, così modificato dalla legge elettorale Porcellum, non si parla di destinazione delle schede nulle e bianche ai fini dell'attribuzione del premio di maggioranza. La legge dice solo che i seggi mancanti vengono assegnati dall'Ufficio Centrale nazionale ma non è dato di sapere a nessuno dell'uso dei voti nulli.

      Per concludere il timbro sulla tessera a mio avviso è irrilevante poiché la tessera elettorale rimane all'elettore e non all'ufficio elettorale, che deve invece annotare sul verbale il rifiuto di voto dell'elettore che rifiuta la scheda o le schede e quindi risulta non votante da quello che compare sul verbale.

      Come detto prima per logica non ha senso il timbro sulla tessera di chi in realtà non vota e non è conteggiato come votante. Basta farlo notare all'addetto alla sezione se si nota che voglia timbrare la tessera di chi rifiuta la scheda elettorale (o prima o dopo il suo rifiuto).

      e' importantissima la verbalizzazione delle motivazioni del rifiuto, che il segretario deve annotare o allegare al verbale qualora tali motivazioni fossero scritte in una dichiarazione su carta.

      Se non sono stato chiaro fammelo sapere.
      Ciao

      Elimina
    2. Sei stato chiarissimo! un'altra cosa allora: il segretario ,qualora decidesse di annotare o allegare il verbale, è tenuto per legge a timbrare la nostra dichiarazione (anche in 2 copie) ? e ancora : che fine deve fare la "nostra" scheda davanti ai nostri occhi?
      grazie per le delucidazioni, ciao !

      Elimina
    3. Come dipendeva da sempre (anche se questa forma di astensione si può ritenere finora sconosciuta) dal buon senso del personale di sezione che si trovava di fronte ad un elettore che dichiarava di voler rifiutare la scheda e accoglieva la richiesta ... anche nella timbratura della dichiarazione è una questione di buon senso.
      Non timbrare la dichiarazione non può dimostrare altro che un atto ostruzionistico.
      Non lo prevede forse la legge che chiunque firmi e rilasci a qualcuno un documento o una dichiarazione debba ricevere copia o ricevuta con la controfirma di chi li ha ricevuti ?
      Se tu scrivi una raccomandata A.R. ad una qualsiasi istituzione ... chiunque la riceve non firma la ricevuta di ritorno ? Non vedo perché debba sempre essere tutto scritto in una legge quando la logica ed il buon senso stabiliscono certe norme morali.
      P.S.
      Il Segretario non deve decidere "se" annotare etc. ... lo deve fare. Non ci piove su questo
      Ciao Alex

      Elimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  5. Dimenticavo una risposta, anche se è trascorso molto tempo (l'ho notato rileggendo il post e i commenti perché ogni tanto vado a vedere le statistiche del Blog per vedere quali post sono più letti - e questo era fra quelli letti in data odierna).
    Le schede elettorali rifiutate devono essere messe a disposizione di altri elettori poiché non recano il nome dell'elettore. In sostanza la sezione elettorale non sapendo in anticipo quanti elettori si recheranno alle urne devono soltanto procurarsi le schede degli aventi diritto che sono annotati in appositi registri presso gli "uffici elettorali".
    Esempio:
    Il Comune X ha 5.000 abitanti di cui 3.500 hanno diritto al voto. L'ufficio elettorale di quel Comune ha un registro con i nomi, cognomi, indirizzi e relativi numeri di iscrizione alle liste elettorali dei 3.500 aventi diritto.
    Al momento delle elezioni ogni sezione elettorale deve avere un determinato numero di schede equivalente al numero di aventi diritto che dovranno votare in quella sezione (che ogni elettore trova sulla tessera elettorale). In tutte le sezioni elettorali devono esserci 3.500 schede in totale.
    Al termine delle elezioni rimarranno le schede di chi non si è presentato alle urne che verranno riconsegnate in appositi cartoni indicanti le "schede rimaste". Le schede degli astensionisti attivi finiranno in quei cartoni.

    Ovviamente è chiaro che i conti "schede non votate" e elettori registrati non corrisponderà ... ma questo è un problema che deve affrontare e chiarire il LEGISLATORE ... non certo chi vuole rifiutarsi di votare motivandone le ragioni su un atto pubblico (verbale elettorale).
    Per poter verbalizzare il rifiuto l'elettore deve per forza essere registrato, poiché deve essere innanzitutto un avente diritto al voto e secondariamente deve poter dimostrare la sua presenza.
    Ai fini statistici l'affluenza alle urne viene determinata dai nominativi scritti sui registri ma nello stesso tempo chi rifiuta le schede e non vota non deve essere conteggiato fra i votanti e quindi la questione deve essere per forza di cose affrontata e chiarita con una modifica alla legge elettorale.
    Questo è quanto molti di noi astensionisti intendiamo chiedere e questo è quanto abbiamo chiesto all'Ufficio legislativo e relazioni col parlamento dopo la chiusura ed i risultati delle ultime elezioni politiche (2013).

    RispondiElimina

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione