lunedì 15 aprile 2013

Statuto del Comune di Taranto - Referendum (ILVA)

Ho letto la notizia relativa al Referendum consultivo che è stato promosso a Taranto e mi sono andato a leggere lo Statuto comunale di quel Comune.

Trattandosi di referendum consultivo riporto quanto previsto dallo Statuto:





Art. 52 ll Referendum consultivo.

1) Il Comune riconosce, fra gli strumenti di partecipazione del cittadino all’Amministrazione locale, il Referendum consultivo.

2) Il Referendum consultivo è ammesso su questioni di rilevanza generale interessanti la collettività ed è indetto dal Sindaco

3) Il Regolamento individua i soggetti promotori e le materie oggetto di referendum, disciplina le modalità per la raccolta, autenticazione delle firme dei sottoscrittori, stabilisce le condizioni di ricevibilità ed ammissibilità e le modalità di svolgimento delle operazioni di voto.


4) Il quesito sottoposto a referendum è dichiarato accolto nel caso in cui i voti attribuiti alla risposta affermativa non siano inferiori alla maggioranza assoluta degli elettori con diritto di voto, altrimenti è dichiarato respinto.


5) Entro 60 giorni dalla proclamazione dell’esito favorevole del referendum la Giunta propone al Consiglio Comunale una proposta di provvedimento riferito all’oggetto del referendum.

Non c'è che dire ... è stato scritto in maniera egregiamente semplice e chiara (meno gente capisce e meglio è - alla faccia dei diritti di partecipazione dei cittadini)


Vediamo alcuni punti:

Innanzitutto cerchiamo di capire dov'è il quorum, ma prima riporto il comma 4 dell'art. 75 Cost. italiana che lo evidenzia:

"La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi."

Ora il comma 4 dell'art. 52 dello Statuto del Comune di Taranto:

Il quesito sottoposto a referendum è dichiarato accolto nel caso in cui i voti attribuiti alla risposta affermativa non siano inferiori alla maggioranza assoluta degli elettori con diritto di voto, altrimenti è dichiarato respinto.

Per i più "esperti", e/o più "sapienti", dei cittadini non eletti copiare o usare frasi già esistenti è forse difficile ?, o forse è più riduttivo ? Si trattava di copiare più o meno una frase scritta da 75 membri della commissione che aveva redatto la legge fondamentale della repubblica (o forse è meglio se la gente non capisce un cazzo di quello che scrivono),

i Consiglieri eletti in questo Comune hanno aggiunto qualche parola di troppo:

  • elettori con diritto di voto (ripetizione inutile - se non hanno diritto di voto non sono elettori). O si scrive: "elettori"; o si scrive "degli aventi diritto". (v. art. 75 cost.)
  • alla risposta affermativa (genera confusione perché pare che in caso di risposta negativa dell'elettorato non occorra la maggioranza assoluta degli aventi diritto)
  • maggioranza assoluta degli elettori (non tutti comprendono il termine maggioranza assoluta).

Nella fattispecie i cittadini sono stati chiamati ad esprimere un Si o un NO sulla chiusura totale dello stabilimento; e/o un SI o un NO sulla chiusura della sola parte già posta sotto sequestro dalla magistratura.

Le parole "alla risposta affermativa" possono essere riferite al SI espresso nelle schede dai cittadini. Qualora i cittadini avessero espresso SI (ad uno dei due quesiti) sarebbe stato necessario il 50%+1 degli aventi diritto per ritenere valido il referendum, se la risposta fosse stata negativa, ovvero i cittadini avessero espresso NO (ad uno dei quesiti) non sarebbe stato necessario il 50%+1 degli aventi diritto e il referendum sarebbe stato valido con qualsiasi numero di votanti.

Infine - la frase:
Entro 60 giorni dalla proclamazione dell’esito favorevole del referendum la Giunta propone al Consiglio Comunale una proposta di provvedimento riferito all’oggetto del referendum.

??? è vincolante questo referendum ? Direi che non è scritto chiaramente e si intuisce invece che se l'esito è affermativo la Giunta NON attua l'esito del referendum ma PROPONE al Consiglio comunale qualcosa che poi il Consiglio deve approvare.

CONCLUSIONI:
Oltre alla confusione che generano le parole con cui è stato definito nello Statuto questo referendum occorre notare e meditare quanto è ridicolo tutto ciò.
Una fatica enorme PER I CITTADINI e un quorum elevatissimo per non avere la certezza che l'oggetto del referendum sia attuato.

Solo in Italia (e nei paesi totalitari) possono esistere simili stronzate di referendum.
Torno a ripetere che un REFERENDUM di qualsiasi tipo e/o natura DEVE SEMPRE essere vincolante .. altrimenti a cosa cazzo serve scomodare il popolo se alla fine non delibera ?

La risposta ai sapientoni esperti di sistemi di governo democratici (con un sincerio e spassionato augurio:
ANDATE AFFANCULO

Forse questo Statuto andrebbe riveduto, e magari il M5S locale potrebbe darsi da fare, visto che dichiara di volerlo fare, anche se pare che qualcuno la pensi diversamente.

Nel frattempo ricordo sempre che l'art. 118 Cost. e l'art. 8 del Dlgs 267/00 fanno chiaramente intendere che gli amministratori eletti dei Comuni devono FAVORIRE l'iniziativa dei cittadini ed essere pure trasparenti. Un modo per essere trasparenti dipende pure da come si scrivono leggi, statuti e regolamenti, dato che la legge non ammette ignoranza la gente deve potere anche comprendere.

Questo non è l'unico e neppure uno di pochi Comuni che hanno introdotto questa buffonata ... ce ne sono molti altri che sono stati scritti anche peggio (e questi sarebbero i più esperti e istruiti cittadini ?).


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