mercoledì 16 ottobre 2013

Il male dell'Italia e l'unica soluzione

Questo post, che metterò in primissimo piano nella Home page del mio Blog, (prima immagine - cliccabile - in alto nella colonna a sinistra della Home page), riassumerà il succo di tutti i post di questo Blog (768 in totale) evidenziando i mali dell'Italia e l'unica soluzione percorribile.

Quando iniziano i mali dell'Italia ?

I mali dell'Italia iniziano subito dopo l'entrata in vigore della Costituzione italiana poiché già da allora i rappresentanti del popolo hanno pensato di raggirarla in quello che è il più importante principio della democrazia, ostacolando cioè ogni iniziativa e strumento a disposizione dei cittadini perché potessero esercitare la loro sovranità nelle forme e nei limiti della Costituzione (cfr. art. 1 comma 2 Cost.).

Sono stati ampiamente in parte disattesi, ed in parte raggirati i principi/diritti costituzionali  di partecipazione popolare e di democrazia diretta fin dal 1948.

Riporto gli articoli della Costituzione che riguardano tali principi/diritti invitando coloro che volessero leggerli a cliccare su ognuno di essi sotto elencati (per ognuno di essi si aprirà una pagina che ne riporterà il testo integrale con alcuni miei commenti nelle note in calce).

I principi costituzionali disattesi VOLUTAMENTE da TUTTI i governanti italici, fin dall'entrata in vigore della Costituzione italiana (legge fondamentale della repubblica) sono i seguenti:

Artt. 46, 49, 50, 51, 56, 58, 71, 75, 102, 118, 123 e 138.

Perché disattesi o raggirati ?

Art. 46
Non esiste una legge che consente ai lavoratori di partecipare alla gestione delle aziende.

Art. 49
I partiti pur essendo un diritto, e non un obbligo, per determinare la politica nazionale (non per legiferare), sono di fatto un obbligo, hanno invaso tutte le istituzioni pubbliche ed enti privati attribuendo ai loro membri esorbitanti privilegi e compensi e con una struttura verticistica, e privi di trasparenza.

Art. 50
Non esiste una legge che regolamenti la petizione popolare.

Art. 51
i cittadini non possono accedere alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza se non fanno parte di un partito politico e i partiti politici possono avvantaggiare alcuni e svantaggiare altri (consiglieri comunali e provinciali, quali autenticatori di firme, si rendono disponibili ad autenticare le firme di chi vogliono avvantaggiando chi vogliono e svantaggiando altri. Inoltre i partiti con soli due membri in parlamento non devono raccogliere le firme per presentare le loro liste alle elezioni periodiche).

Art. 56
I cittadini non possono eleggere direttamente i deputati (ma solo indirettamente attraverso le dirigenze dei partiti. Sono queste che scelgono chi deve occupare le poltrone alla Camera).
Art. 58
I cittadini non possono eleggere direttamente i senatori (idem come sopra).
Art. 71 comma 2
Le proposte di legge di iniziativa popolare passano sempre in secondo piano rispetto a quelle di iniziativa parlamentare e pochissime vengono esaminate e discusse.
Art. 75
Hanno reintrodotto oggetti abrogati dal popolo sovrano con referendum più di una volta e disatteso altri esiti referendari (ministero agricoltura, finanziamento pubblico ai partiti, nucleare, acqua pubblica, privatizzazione rai), l'ultimo dei quali non lo hanno neppure attuato (acqua pubblica).
Art. 102
Non esiste una legge che consente ai cittadini di partecipare all'amministrazione della giustizia.
Art. 118
La partecipazione dei cittadini è ostacolata anziché essere favorita. Spessissimo (dipende dal tema in gioco) non danno nemmeno riscontro ad istanze, petizioni e proposte dei cittadini anche se regolamentate come previsto dall'art. 8 Dlgs 267/2000 (a volte non esistono neppure i regolamenti attuativi).
Art. 123
Quanti referendum confermativi si sono votati per approvare gli Statuti delle Regioni ? Le ragioni sono le medesime che hanno impedito al popolo di accedere ai referendum nazionali (troppe firme, autenticazione e certificazione delle firme, tempi ristretti nella loro consegna).
Art. 138
13 leggi costituzionali sono state emanate prima di avere emanato la legge attuativa del referendum confermativo costituzionale e la legge attuativa emanata nel 1970 (Legge 25 maggio 1970, n. 352) ha stabilito che il referendum fosse richiesto dopo la seconda votazione delle camere (della legge costituzionaleanziché dopo la prima votazione .
Per quanto riguarda entrambi i referendum, abrogativo e confermativo costituzionale, la legge attuativa citata ha di fatto impedito al popolo di richiedere i referendum con la complessa prassi di autenticazione e certificazione delle firme necessarie da consegnarsi in tempi troppo ristretti (tre mesi) ... infatti NESSUN referendum è stato votato su iniziativa di normali cittadini ma solo su iniziativa dei parlamentari stessi (che hanno altri strumenti per modificare, abrogare e formare le leggi).

Qual'è il male dell'Italia ?

Alla luce di quanto sopra esposto affermo che il male dell'Italia dipende dalla mala fede di chi presuntuosamente ha voluto governare un paese fregandosene della vera democrazia e dei poteri dei cittadini, che in una democrazia non possono essere ignorati, ma ancora peggio dal popolo stesso che, nella stragrande maggioranza dei suoi componenti, NON HA MAI voluto rivendicare i diritti di partecipazione e di democrazia diretta previsti nella legge fondamentale continuando a legittimare della gentaglia col voto elettivo.

Col senno di poi e l'attento esame della situazione per diversi anni sono dell'idea quindi che il male dell'Italia siano gli "eletti" (i politici) e ancor più il popolo (la stragrande maggioranza dei cittadini) che oltre a non volere la democrazia ed i giusti diritti e poteri di popolo sovrano continua a delegare una classe politica truffaldina e corrotta con un sistema elettorale illegittimo (anti-costituzionale).

Chi non utilizza gli strumenti di cui GIA' dispone per orientarsi verso una democrazia vera, e non rivendica quei diritti ostacolati e/o negati dalla classe politica è inutile che si lamenti.

Qual'è la soluzione al male dell'Italia ?

La democrazia diretta è l'unica soluzione per evitare che pochi, approfittando di un potere assoluto e insindacabile, possano abusarne pensando soltanto ai loro interessi ed agli interessi delle lobbies che li corrompono o li usano per portare avanti i loro obiettivi e lucri.

La democrazia diretta non sarà mai concessa spontaneamente da chi ha gelosamente e subdolamente voluto mantenere un potere assoluto sulla massa popolare per interessi che anche i bambini oggi sanno (stipendi - privilegi - pensioni - baby pensioni - maxi pensioni - finanziamento partiti, etc.).

La democrazia diretta non è un utopia perché è attuata in altri paesi europei e non europei da moltissimo tempo (Svizzera e USA) ed è stata introdotta prima a livello locale e POI a livello nazionale.

Art. 118 comma 4 Cost.:
"Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà."

Art. 8 comma Dlgs 267/00:
1. I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto.
2. Nel procedimento relativo all'adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalità stabilite dallo statuto, nell'osservanza dei princìpi stabiliti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.
3. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini.
4. Le consultazioni e i referendum di cui al presente articolo devono riguardare materie di esclusiva competenza locale e non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali.
5. Lo statuto, ispirandosi ai princìpi di cui alla legge 8 marzo 1994, n. 203 e al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, promuove forme di partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini dell'Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti.


Ecco perché ritengo gli elettori i principali responsabili della crisi politica, sociale ed economica che in Italia ha raggiunto un livello intollerabile, ... perché anche quando sanno NON fanno ... cedendo il potere a chi distruggerà definitivamente e completamente almeno l'80% della popolazione. E' il sistema che occorre cambiare e non le persone che lo hanno creato e modellato a proprio uso e consumo.

In sintesi:
Gli italiani di ogni Comune ed in ogni Comune possono utilizzare gli strumenti di cui al comma 3 art. 8 Dlgs 267/00:
  • Istanze
  • Petizioni
  • Proposte
  • Referendum (quelli previsti dallo Statuto comunale)
per modificare gli Statuti potenziando detti strumenti di democrazia diretta (come è stato fatto in 13 Comuni finora).
Si può chiedere di introdurre Referendum vincolanti per gli amministratori e senza quorum (o con bassa percentuale di quorum) ... purché SI INIZI e si INSISTA ! Non ci sono più attenuanti per nessuno. La democrazia unicamente rappresentativa è una colossale TRUFFA !

CONCLUSIONI:
Mi sono reso conto da tempo che la COLPA è qualcosa che nessuno vuole e che si nasconde spesso con i cosiddetti "capri espiatori" ... i politici li trovano additando qualche collega in particolare o interi gruppi parlamentari che hanno governato o che governano ... gli italiani elettori li trovano additando TUTTA la classe politica ... ma di smettere di votare avallando un sistema fallimentare e truffaldino come la NOSTRA democrazia rappresentativa, e di pretendere i diritti di democrazia diretta NON CI PENSANO LONTANAMENTE ... e così ci vanno di mezzo TUTTI (specie la gente onesta che vuole essere sovrana).

Alcune obiezioni sulla Democrazia Diretta:
1) La democrazia (diretta) richiede lunghi tempi
2) E' un'utopia
3) E' costosa

Risposte:
1) Siamo in ritardo di soli 64 anni nelle sole fasi iniziali già previste dalla nostra Costituzione (art. 46, 102, 50, 71, 75 e 138 Cost.) ... quando cominciamo ? Quanti cittadini si stanno dando da fare ? Gli altri cosa aspettano ? Sperano forse coloro che votano ancora che  qualche partito di onesti cambi le regole di una Casta che ha fatto un programma ben preciso a partire dal 1948 per regnare sulla popolazione ? (Quanti secoli occorrerebbero - sempre che fosse possibile far crescere un simile partito ?).
2) L'utopia è qualcosa di irrealizzabile ma la democrazia diretta esiste da oltre un secolo ed è utilizzata con una frequenza costante in quei paesi dove prevista (la vicina Svizzera docet).
3) La democrazia puramente rappresentativa italica costa talmente poco che gli sprechi, le spese per opere pubbliche di dubbia utilità, priorità e soprattutto urgenza INCOMPIUTE decise dagli "esperti" eletti; le ruberie degli eletti, dei loro amici e consulenti non si contano ed hanno portato il paese sull'orlo del fallimento totale (a mio avviso l'Italia è già fallita).

Ergo:
Cerchiamo di cambiare mentalità senza accampare scuse ... e dandosi da fare ognuno nel proprio Comune per rafforzare la democrazia diretta ... gli strumenti per farlo CI SONO a livello locale.


Non vi piace ?


E' più comodo e meno impegnativo delegare responsabilità e poteri a qualcuno ? Indubbiamente si, ma siccome abbiamo visto i risultati prodotti da una simile attitudine forse è il caso di diventare responsabili e sovrani nel vero senso della parola, altrimenti dovremo attendere il fallimento totale e una sanguinosa guerra civile.

Le comodità piacciono a chiunque ma quando la comodità di delegare il potere a POCHI eletti permette a quei pochi furbi di derubare e assassinare gran parte della popolazione è forse il caso di PROGREDIRE verso forme di governo più civili e realmente democratiche.

Non lamentatevi sempre se quelli a cui avete ceduto il potere votando alle elezioni ogni 5 anni vi derubano perché li avete legittimati anche per derubarvi a colpi di legge, di abusi e di ingiustizie.

Video correlato: Il più grande complotto italiano

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