lunedì 25 novembre 2013

Alla fine vogliono sempre avere ragione loro !

Ovviamente mi riferisco ai "rappresentanti eletti", agli onorevoli, ai politicanti italici.

Quando si tocca il tasto: maxi-pensioni, baby-pensioni, stipendi, privilegi e sprechi della classe politico/rappresentativa hanno sempre ragione loro.

C'è sempre, da sempre, qualche parlamentare che in TV afferma di essere d'accordo nel dare un taglio a tutto quanto sopra elencato ... (non so se lo dicono perché lo pensano davvero o perché sanno che alla fine l'assemblea non approverà mai tagli del genere - e si fanno solo pubblicità), fatto sta che guai a toccare le tasche di quella gentaglia (escludiamo pure le mosche bianche che sono d'accordo su tali tagli - che a quanto pare non contano nulla).

Alla fine l'assemblea parlamentare non solo lascia tutto come sta ... ma aumenta sempre una volta una diaria, una volta un rimborso, una volta lo stipendio e il capitale a carico della popolazione AUMENTA !

Poi ci sono quelli che hanno pure la faccia di culo di dichiarare in TV l'esatto contrario, ovvero che è giusto che i partiti abbiano sostanziosi finanziamenti pubblici, che i parlamentari debbano avere lauti compensi, etc.

Vediamo di fare un parallelismo per chiarire al meglio, ed in maniera semplice, la questione a quei politici che ritengono giusti i loro compensi.

Prendiamo un'azienda (che paragoniamo allo Stato).
Questa azienda ha dei dirigenti (che paragoniamo ai rappresentanti eletti e funzionari di Stato) e dei lavoratori (che paragoniamo ai cittadini elettori rappresentati).
A parte il fatto che un dirigente dovrebbe meritare lo stipendio che percepisce, ovvero dovrebbe percepire compensi in proporzione ai risultati che l'azienda grazie alla sua direzione otterrà, bisogna capire come un'azienda deve comportarsi in momenti di crisi:

Supponiamo che un'azienda con 10 dirigenti e 1000 dipendenti ricava 100 euri ogni anno e paga degli stipendi ai dirigenti 30 volte superiori a quelli del dipendente di livello più basso.
Oltre agli stipendi un'azienda ha diversi altri costi (che paragoniamo ai servizi alla popolazione che uno Stato deve garantire).

A un certo punto questa azienda che aveva 100 commesse all'anno viene a trovarsi con 50 commesse all'anno, quindi con la metà del lavoro e la metà del ricavo.
Se il ricavo si riduce, per guadagnare qualcosa l'azienda deve per forza ridurre i costi, altrimenti va in passivo e deve indebitarsi per rimanere a galla, in attesa di una ripresa.

Ma se ai dirigenti (politici e funzionari di Stato) si lasciano sempre i soliti compensi - o addirittura gli si aumentano - l'azienda per ridurre i costi, deve diminuire le spese di gestione (i servizi alla popolazione) e gli stipendi agli altri dipendenti (tassare la popolazione).
La matematica non è un'opinione.
Tuttavia se a un azienda riduci materiali, attrezzature e personale produttivo, o poni in cattività il personale produttivo con bassi salari, per mantenere alti i costi del personale dirigente che non ha neppure saputo gestire bene gli affari dell'azienda ... quanto potrà rimanere in piedi una simile azienda ?

Questo è lo Stato italiano ! e questi sono i dirigenti della baracca Italia ! I ricavi diminuiscono tanto, le spese si riducono poco e per far fronte al minimo necessario (servizi alla popolazione) occorre continuare a chiedere soldi e indebitare la popolazione .... perché il debito pubblico alla fine LORO non lo pagano.

Ma si può continuare a vivere con un sistema di governo del genere ? - Democrazia rappresentativa fondata sui partiti ? Dove le crisi devono pagarle sempre e solo chi percepisce le briciole ?


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