lunedì 11 novembre 2013

Compensi e salari

Spiegherò, questa volta brevemente, quello che a mio avviso è un grande male dell'Italia ... quel male che annulla TOTALMENTE, specie da quanto si rivela sempre più marcatamente col trascorrere del tempo, il principio chiaramente esposto all'art. 3 della Costituzione italiana (ma anche all'art. 36 cost.).

Il male responsabile di un crescente aumento della povertà e un eccessivo arricchimento di pochi individui che fra l'altro non hanno meriti in proporzione alle loro capacità (per capacità si intendono i risultati tangibili del loro lavoro). 

Premetto solo che la sentenza della Corte costituzionale raffigurata nell'immagine scelta per questo post, per l'opinione più volte espressa e motivata che ho personalmente sulla Corte Costituzionale (scelta dalla casta politica che abbiamo in Italia), non fa altro che confermare ciò che sostengo categoricamente da sempre ... ovvero che la Costituzione italiana è in realtà carta straccia ... altro che legge fondamentale della repubblica italiana.

Passiamo alla spiegazione sintetica e che ognuno tragga le conclusioni da se:

Perché un operaio specializzato che ha svolto le proprie opere (impianti) per decine e decine di anni, opere riconosciute ed apprezzate da chi gliele ha commissionate, deve venire a trovarsi senza un reddito, senza una casa, senza avere potuto mettere da parte un centesimo perché non gli bastavano i soldi neppure per pagare nel loro insieme:
  •  affitti (liberalizzati dal parlamento italico), luce, gas, acqua, trasporti (aumentati costantemente dalle aziende fornitrici con il tacito assenso del parlamento italico)
  • tasse e balzelli vari imposti dal parlamento e dal governo italici
mentre invece esistono delle teste di cazzo (ne cito soltanto DUE - ma ci sono moltissimi dirigenti di enti pubblici e privati che prendono simili somme) come l'amministratore delegato delle ferrovie e il presidente dell'istituto nazionale della previdenza sociale che prendono rispettivamente oltre 60 MILA e 16 MILA euri AL MESE senza avere dimostrato alcun miglioramento dei servizi forniti dalle aziende che amministrano e presiedono ?

In sostanza, senza nulla togliere al livello culturale e di istruzione di chi ha studiato, è normale che debba esistere uno sbilanciamento simile delle retribuzioni ?

Se enormi quantità di denaro pubblico devono finire nelle tasche di "dirigenti" di aziende che oltre a non funzionare RUBANO soldi ai cittadini (legalmente) per forza non ci sono i soldi per gli ammortizzatori sociali, le case popolari, i disabili, etc.

Termino come al solito con l'affermazione:

Ma a cosa servono il parlamento ed il governo italici ? A che serve votare alle elezioni ? SE:

  • Abbiamo una classe politico/rappresentativa che sta massacrando di tasse piccole e medie imprese, riducendo a queste quasi totalmente gli utili;
  • Le piccole e medie imprese si vedono costrette a dare bassi salari e/o a ridurre il personale accentuando la disoccupazione;
  • Chi perde il lavoro non ha ammortizzatori sociali perché, come già evidenziato prima, gran parte del denaro pubblico finisce nelle tasche dei politici, dei partiti, dei dirigenti di aziende che NON funzionano come dovrebbero e costano care in rapporto al servizio fornito e a pagare gli interessi del debito pubblico (40% delle tasse prelevate dai cittadini).

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione