lunedì 30 dicembre 2013

Legge di stabilità 2014 (pubblicata sulla G.U. il 27 dicembre 2013)

Il nostro bel parlamento ha finalmente sfornato la legge di stabilità. Da notare che erano stati presentati oltre 3000 (TREMILA) emendamenti.
Tale porcata, ormai legge, comprende UN SOLO articolo ... ma con 749 (SETTECENTOQUARANTANOVE) commi !

L'idiozia all'ennesima potenza ! Ora faccio alcune semplici domandine agli italioti votanti (VOTONTI):
  • Credete che i parlamerdari che votate sempre si siano letti tutti e 749 i commi di questa legge ?
  • Credete che prima di votarla abbiano letto pure gli oltre 3000 emendamenti ?
  • Credete che gli amministratori locali che avete votato comprendano mezzo cazzo di questo poema ?
Tanti auguri e preparatevi alle ormai vicine elezioni 2014... Votonti ... nel frattempo  leggetevi questa ennesima porcata ... se ne avrete voglia (figuriamoci) :

Ecco il Testo della legge di stabilità

Come hanno votato i parlamentari ?

Camera:

Presenti 363 (su 630)
votanti 360
favorevoli 258
contrari 102
astenuti 3



Senato:

presenti 278 (su 321)

votanti 277
favorevoli 167
contrari 110
astenuti 0

Elenco dei deputati che hanno votato: Clicca QUI
Elenco dei senatori che hanno votato: NON DISPONIBILE

AGGIORNAMENTO DEL POST

Considerato che l'unica opposizione di questa legislatura è il Movimento 5 Stelle mi chiedo:

Se un'opposizione - che è già in Minoranza - quando si deve votare una legge dubbia - o di merda - registra molti assenti in assemblea al momento della votazione finale di un disegno di legge ... che speranze può avere di bloccare una legge ?

E' una domanda riflessiva rivolta non tanto agli eletti (quelli evidentemente se ne fottono di essere presenti o meno in parlamento perché hanno già uno stipendio bello gonfio anche se non vanno in parlamento) ma agli elettori che ritengono il M5S l'unica alternativa.

Alla votazione alla Camera erano assenti 39 deputati pentastellati e 4 erano in missione (bella anche la storia delle missioni - e dove vanno ? quando si deve votare un'ennesima merda che riguarda il denaro pubblico ?).

Ecco l'elenco:
Assenti:

Donatella Agostinelli
Massimo Artini
Marco Baldassarre
Sebastiano Barbanti
Tatiana Basilio
Sergio Battelli
Massimiliano Bernini
Alfonso Bonafede
Giuseppe Brescia
Francesca Businarolo
Azzurra Cancelleri
Vincenzo Caso
Silvia Chimienti
Emanuele Cozzolino
Davide Crippa
Tommaso Currò
Francesco D'Uva
Marco Da Villa
Federica Daga
Matteo Dall'Osso
Massimo De Rosa
Alessandro Di Battista
Mattia Fantinati
Vittorio Ferraresi
Riccardo Fraccaro
Luca Frusone
Filippo Gallinella
Luigi Gallo
Maria Marzana
Salvatore Micillo
Cosimo Petraroli
Gianluca Rizzo
Carla Ruocco
Giulia Sarti
Samuele Segoni
Patrizia Terzoni
Gianluca Vacca
Simone Valente
Stefano Vignaroli
Alberto Zolezzi

In missione:

Federico D'Incà
Marta Grande
Roberta Lombardi
Claudia Mannino

Supponiamo che alle prossime elezioni il M5S conquisti una maggioranza anche in parlamento (sperando che non facciano come quelli che l'hanno raggiunta a livello locale in alcuni Comuni ) ... se molti rimarranno assenti o in missione quando si dovranno votare certe leggi ... come la mettiamo ?

Chi può garantire che nel Movimento 5 Stelle non si insinuino degli infiltrati per remare contro ? Come è accaduto in altri partiti nel corso di 64 anni di repubblica "costituzionale" (con una costituzione che non vale un cazzo) ?

Da non dimenticare - infine - che questa legge di stabilità è strettamente legata al patto di stabilità firmato con l'Europa e conseguente alla legge porcata del pareggio di bilancio in Costituzione emanata lo scorso anno.

All'Europa il nostro politicume può dimostrare soltanto di avere legiferato in osservanza del patto ... ma l'applicazione delle leggi che emanano, specie di questa legge/poema, non è detto che ci sarà mai (come non c'è stato in tante altre occasioni).
Qui le leggi si fanno per apparenza ... ma la loro attuazione è pura utopia in moltissimi casi.

Io continuo ad esortare gli italiani alla riflessione ricordando sempre un detto di Mark Twain (che parafraso in maniera leggermente differente ma senza cambiargli il senso): 
"se il voto potesse cambiare qualcosa forse non ci lascerebbero più votare".

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