giovedì 5 dicembre 2013

Lettera aperta ai miei creditori (seconda parte)

Riallacciandomi alla precedente lettera aperta (v. questo post) informo quegli Enti e Società creditori/creditrici nei miei confronti, che hanno ricevuto messaggi di Posta Elettronica Certificata (PEC) dal sottoscritto che:


  • una LEGGE dello Stato ha stabilito DA TEMPO che la PEC ha lo stesso valore legale della lettera Raccomandata e del Telefax;
  • un'altra legge dello Stato ha OBBLIGATO qualsiasi società o ente iscritta/o al Registro delle Imprese a dotarsi di indirizzo di Posta Elettronica Certificata. 
Ergo:
Se Vi ho informato mediante PEC che non ho più un domicilio fisso e Voi spedite continuamente lettere raccomandate all'indirizzo al quale mi scrivevate prima - per sollecitare pagamenti - per poi dire eventualmente in giudizio che mi avevate avvisato, ... vi manderò affanculo davanti al giudice, quando dovrete spiegargli perché avete utilizzato la lettera raccomandata in luogo della PEC, pur conoscendo il mio indirizzo PEC.

Alcuni indirizzi PEC di enti (furbi) che non li hanno resi pubblici alla clientela li ho dovuti recuperare con una visura camerale e li ho avvisati con PEC to PEC ... quindi questi conoscono il mio indirizzo PEC.

Sono stato chiaro ?

La presente lettera aperta l'ho pubblicata poiché spero possa essere utile a chi si trova nella condizione di doversi difendere da alcuni ladri legalizzati italici che truffano i cittadini da una VITA ! Solo per questo.

AGGIORNAMENTO  DEL  28  DICEMBRE  2013

Che paese è diventato questo  ...
Ormai anche le lobbies sanno che a forza di rubare la gente le manda affanculo per telefono e adesso le agenzie di "recupero crediti" chiamano al telefono i "creditori" con voci automatiche.
"Buon giorno lei è il signor Aprile Bruno ? Se la risposta è affermativa prema il tasto 1, se è negativa prema il tasto 3" ... 
Premo il tasto 3 e ancora la voce registrata dice:
"Se il numero selezionato appartiene al sig. Aprile Bruno prema il tasto 1, se il numero selezionato non appartiene al sig. Aprile Bruno prema il tasto 3".
Premo ancora il tasto 3 e la voce di nuovo:
"Ci scusiamo per il disagio (come le ferrovie italiche) e provvederemo ad aggiornare i nostri archivi" .
Hanno cambiato tattica in sostanza perché io personalmente non ricordo neanche più quanta di questa gente ho mandato affanculo telefonicamente.

2 commenti:

  1. sai cosa penso mio caro amico fraterno Bruno? che questi ITALIOTI si meritano questi POLITICI che più glielo ficcano e loro, GLI ITALIOTI, più LUBRIFICANO il palo..!!!
    ;)

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  2. Ognuno è liberissimo di farsi sfondare da chi vuole (se gli piace) la cosa che scoccia a me, e credo pure a te ed altri è che per colpa di molti (in certi casi) ci vanno di mezzo tutti, caro Rino

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