martedì 25 novembre 2014

Un solo motivo per non votare più alle elezioni

Mi sono reso conto - da molto tempo - che chiarire le motivazioni per ASTENERSI dal voto agli italiani, che ancora votano alle elezioni, è assai difficile.

Le ragioni di chi ancora vota a mio avviso sono pretestuose e talmente banali che non mi ci voglio ulteriormente soffermare (ho scritto diversi post al riguardo).
Per SINTESI espongo UNA sola motivazione per non votare PIU' alle elezioni a qualsiasi livello in Italia, anche se ce ne sarebbero parecchie ... Una sola motivazione che a mio avviso BASTA e avanza.

Come mia consuetudine il punto di riferimento - su cui si basano le mie opinioni e osservazioni - è sempre il solito,  ovvero la nostra legge fondamentale ... la Costituzione italiana: " che dovrà essere fedelmente osservata come tale da TUTTI i cittadini e dagli organi dello Stato" - come testualmente dall'art. XVIII delle disposizioni transitorie e FINALI.

L'art. 1 della nostra Costituzione recita in maniera CHIARA e SEMPLICE che la sovranità appartiene al POPOLO (e non a rappresentanti eletti dal popolo).
Se il suddetto articolo fosse stato scritto come di seguito:
  • La sovranità appartiene a rappresentanti eletti dal popolo
oppure:
  • La sovranità appartiene al popolo, che la esercita attraverso rappresentanti da esso eletti
allora non ci sarebbe restato altro da fare che votare soltanto.

Invece l'art. 1 Cost. italiana recita che il popolo esercita la sua sovranità  (che comunque gli APPARTIENE) - nelle FORME e nei limiti della Costituzione ... e non - come ho più volte sottolineato - nei limiti imposti dai rappresentanti eletti dal popolo.

Da questo palese ragionamento (LOGICO) - con carta costituzionale alla mano, cervello pensante e onestà intellettuale - si evince che il voto elettivo serve al cittadino a DELEGARE l'esercizio di parte della sua la sovranità ...  NON a cederlo totalmente.

Esempio illustrativo breve e semplice:
Se il popolo può esercitare la sua sovranità ANCHE abrogando, con apposito referendum previsto dalla Costituzione e dalla Legge, un legge fatta dai suoi rappresentanti e questi ultimi ignorano o ostacolano tale diritto/potere del popolo non possono più chiedere o - ancor peggio - pretendere il voto elettivo poiché hanno più volte dimostrato (recidivi) di infischiarsene tanto della sovranità popolare, quanto della legge fondamentale della repubblica italiana e quanto della Democrazia che tanto o poco, bene o male, tutti citano da destra, dal centro e da sinistra .

NON votare più alle elezioni per molti significa semplicemente che non si vuole più delegare chi si sente, o vuole essere, sovrano anziché delegato.
E' un modo che i cittadini hanno per trasmettere a chi ha la presunzione di governare  MILIONI di persone  (avendo ampiamente dimostrato  ormai TUTTI di non esserne MAI stati capaci)  il messaggio che il popolo non vuole più delegare chi pretende che col voto elettivo il popolo debba CEDERE - anziché delegare semplicemente - la sua sovranità.

Se il popolo (sulla carta sovrano) non avesse alcuno strumento per partecipare alla politica e agire direttamente ci si potrebbe mettere il cuore in pace, ma siccome il popolo POSSIEDE degli strumenti per partecipare alla politica ed agire direttamente tali strumenti devono essere AGEVOLATI e rispettati dai RAPPRESENTANTI.

Se i rappresentanti eletti con leggi attuative o regolamenti IMPEDISCONO ai cittadini di utilizzare gli strumenti di partecipazione popolare e di democrazia diretta previsti dalla nostra carta costituzionale, ovvero dalla nostra legge fondamentale o, ancor peggio, se ne infischiano di attuare quanto richiesto dal popolo sovrano attraverso i pochi strumenti previsti, dimostrano ampiamente di infischiarsene della democrazia e della sovranità popolare (mi scuso per la ripetizione).
Art. 50 Cost.: Non esiste ancora una legge attuativa che permetta al popolo sovrano di utilizzare in maniera proficua la Petizione per chiedere interventi legislativi o esporre comuni necessità. 
Art. 71 Cost.: I disegni di legge di iniziativa popolare non vengono neppure esaminati e discussi ... quando dovrebbero essere - quanto meno - i PRIMI ad essere esaminati e discussi poiché giungono DIRETTAMENTE dal sovrano. 
Art. 75 Cost.: La legge attuativa oltre ad aver reso inaccessibile ai cittadini lo strumento del referendum abrogativo di legge ordinaria con l'autenticazione e la certificazione delle 500.000 firme da presentarsi in SOLI TRE MESI di tempo non ha previsto alcun divieto agli eletti di reintrodurre oggetti di legge abrogati dal popolo. Sono stati ignorati i risultati dei referendum sul Ministero dell'Agricoltura, sul Finanziamento pubblico ai partiti, sul Nucleare, sull'Acqua. 
Art. 138 Cost.: Il parlamento ha introdotto ben 13 leggi di natura costituzionale ancor prima di avere emanato la legge attuativa del referendum per dare al POPOLO sovrano la possibilità di chiedere il referendum confermativo previsto ... e ancora oggi a forza di inciuci fra forze politiche apparentemente contrapposte ricorre ai 2/3 dei voti dei membri di entrambe le Camere per estraniare ed escludere il POPOLO sovrano dalle questioni più importanti (riforme costituzionali e internazionali - come il recente "pareggio di bilancio" in Costituzione)
Art. 102 Cost.:  Non esiste ancora una legge attuativa che permetta al popolo di partecipare direttamente all'amministrazione della giustizia.
Art. 46 Cost.: Non esiste ancora una legge che permette ai cittadini lavoratori di partecipare alla gestione delle aziende.
Art. 118 Cost.: Anziché agevolare l'iniziativa di cittadini singoli e/o associati a qualsiasi livello (locale e nazionale) i rappresentanti ostacolano fortemente tale diritto ai cittadini.
Art. 123 Cost.: Gli ostacoli posti a livello nazionale con la legge 352/70 ai due referendum previsti (abrogativo e confermativo costituzionale)  sono stati posti anche al referendum confermativo degli Statuti delle Regioni.
Chi chiede il voto in Italia se ne infischia pure delle istituzioni che paradossalmente deve fare funzionare mediante opportune leggi ... lo stiamo notando dopo che FINALMENTE si è espressa la Corte Costituzionale sulla legge elettorale in vigore dal 2005, dichiarandola in parte ILLEGITTIMA, infatti il parlamento non ha ancora pensato di rimediare VELOCEMENTE ridando al popolo ALMENO il diritto di scegliere direttamente i suoi rappresentanti modificando la legge elettorale (artt. 56 e 58 Cost.).

Inoltre, visti alcuni precedenti, se il voto referendario è considerato dagli eletti una cosa di poco conto ... il popolo deve considerare ancor più di poco conto chi li rappresenta e l'unico modo per farglielo capire è NON votare !

Se a questo punto qualcuno ha qualcosa da obiettare si faccia pure avanti, tenendo presente che il sottoscritto è uno di quelli che hanno proposto all'ufficio relazioni col parlamento del Ministero dell'Interno una modifica al sistema elettorale che tenga conto degli astensionisti (che sono gli UNICI E VERI vittoriosi di queste ultime tornate elettorali).
Sono uno di quelli che chiedono che le motivazioni del rifiuto delle schede elettorali siano non solo verbalizzate (cosa già consentita dalla legge) ma che siano anche conteggiate ed incisive ai fini della validità delle elezioni.
Molti non sanno che il testo unico delle leggi per l'elezione dei parlamentari prevede l'esame dei verbali elettorali con eventuali reclami e proteste degli elettori ... e c'è da chiedersi:
"per quale ragione deve essere stato introdotto il diritto dei cittadini di far verbalizzare proteste e reclami se questi non influiscono in alcun modo sull'esito delle elezioni e/o sull'assegnazione dei seggi in parlamento ?"

O gli italiani si svegliano (compresi e soprattutto i mezzi di informazione nazionali) o per colpa di inetti, o di furbi elettori che hanno parenti e/o amici in qualche consiglio o in parlamento ... o in qualche partito politico, ci va di mezzo la democrazia, il futuro dell'Italia e tutti coloro che vogliono invece la Democrazia VERA !

In quanto alla solita banale e puerile osservazione: "chi non vota non ha il diritto di decidere" osservo, e rimarco sempre, che è proprio votando che si lascia che siano altri a decidere al proprio posto (ma come si fa ad affermare anche in televisione una simile stupidità ?) e, come già spiegato - spero in maniera chiara e semplice - in una democrazia il voto elettivo è utile e necessario solo se il popolo con tale voto DELEGA l'esercizio della sua sovranità ... non se lo CEDE totalmente (a chi con la politica ha trovato la gallina dalle uova d'oro).

Ho ripetuto talmente tante volte queste cose che ne ho fin la nausea ... ma con gli italiani mi sono reso conto che ripetere mille volte cose anche semplicissime non serve a molto.
Bisogna insistere, insistere e insistere. 

Chissà ! .................

Se c'è ancora gente, fra chi vota, che crede che una corrente politica sia migliore dell'altra allora vada pure avanti a votare e a sognare ... per me, amante della VERA democrazia, chi ostacola o nega i diritti di partecipazione popolare e democrazia diretta previsti dalla nostra legge fondamentale, e pure dalla legge, è contrario alla democrazia ed alla sovranità popolare ... e quindi non è il meno peggio.

Destra e Sinistra servono per dividere ... non per unire, ed entrambe hanno sempre distolto il popolo dai suoi diritti e poteri democratici (e lo credo ... non sono democratici neppure all'interno dei loro partiti) quindi a mio avviso NON ESISTE un meno peggio da poter scegliere/delegare col voto elettivo.

  • Quando chi amministra e governa dimostrerà di dare peso e valore al voto referendario si potrà continuare a parlare di voto elettivo e del suo valore. 
  • Quando il popolo sarà realmente sovrano, ossia avrà più poteri di chi lo rappresenta, anche il sistema elettorale avrà un'importanza relativa.


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