lunedì 20 luglio 2015

Chi dice di esser favorevole alla democrazia diretta e poi ...

... cerca e si affida unicamente a qualche partito, movimento, lista civica, etc. affinché la introduca cominciando dagli Statuti comunali, eviti di consultarmi, chiamarmi e discutere con me.

Ho chiuso con le abitudini degli italiani che hanno rafforzato i partiti politici e la cosiddetta Casta ... e specialmente con chi si dichiara sostenitore della Democrazia Diretta.

Chi è davvero favorevole alla Democrazia Diretta deve dimostrare in prima persona che fa a meno dei partiti, movimenti, liste ed  esponenti eletti perché la democrazia diretta la devono esercitare i cittadini utilizzando gli strumenti che - deboli o meno che siano - hanno a disposizione per pretendere dagli eletti che adempiano al loro dovere. I cittadini devono presentare ISTANZE, PETIZIONI, PROPOSTE E REFERENDUM all'amministrazione comunale per chiedere sovranità e potere (cfr. art. 8 Dlgs 267/00) ... e non ad un gruppo eletto sperando che questi faccia miracoli.
Se poi c'è qualche gruppo che sostiene tali istanze ben venga ... sosterrà tali istanze presentate dai cittadini e la Casta o l'amministrazione (che alla fine è formata da membri degli stessi partiti della Casta) avrà più risposte da dare.

I Cittadini che si affidano a qualche partito senza fare mai nulla, sperando che quel partito (che  a parole si dichiara favorevole alla democrazia diretta) spinga le loro iniziative possono attendere secoli ... i cittadini convinti che occorra per forza una forza politica che introduca la democrazia diretta in Italia (anche a livello comunale) in realtà non credono neppur loro alla democrazia diretta e lo dimostrano proprio agli eletti affidandosi unicamente a loro.

Gli eletti devono sentirsi non onnipotenti ma subalterni ai cittadini, come vuole le democrazia (VERA) e per farli sentire tali non bisogna pregarli o presentargli un'idea formalmente e attendere che facciano tutto loro.

Bisogna che chi sostiene la democrazia diretta informi costantemente i propri concittadini e li coinvolga affinché conoscano ed utilizzino gli strumenti che hanno a disposizione per orientarsi verso la democrazia.

Solo così si pongono gli eletti nella condizione di svolgere il loro ruolo di rappresentanza.
I cittadini chiedono con gli strumenti previsti e quindi legittimi e l'amministrazione - nella totalità dei suoi membri - di tutti i partiti - devono occuparsi di tali richieste.

PUNTO !

Non importa cosa e come risponderà l'amministrazione ... iniziamo a far capire agli eletti che i cittadini hanno compreso quale ruolo hanno i rappresentanti e quale ruolo ha il popolo sovrano (art. 1 comma 2 Cost.) in una democrazia.


Se poi qualcuno ritiene che la nostra è una democrazia puramente rappresentativa (o parlamentare) deve dire dove sta scritto ... tenendo presente che la legge fondamentale della repubblica italiana è la Costituzione.


AGGIORNAMENTO DEL 21 LUGLIO 2015

Nelle pagine di questo Blog (elencate in alto orizzontalmente) ce n'è una intitolata "Quorum Zero e Più Democrazia" ... un disegno di legge popolare sulla Democrazia Diretta che è stato consegnato ad agosto 2012 con le oltre 50.000 forme previste in parlamento che è stato affossato dai parlamerdari italici assorbendolo in un altro disegno di legge di iniziativa governativa. Nel testo di tale disegno di legge governativo non compare nulla di quanto proposto nel disegno di legge popolare.

Ora una postilla per fare riflettere tutti coloro che sostengono MANIACALMEMTE che occorre per forza un partito o una forza politica in parlamento per far passare un'iniziativa particolare.
Il Movimento 5 Stelle, come tutti sanno, ha membri sia al Senato e sia alla Camera e due dei loro parlamentari sono firmatari del disegno di legge Quorum Zero e Più Democrazia (v. nel sito dedicato di Quorum Zero e Più Democrazia chi sono).
Il Movimento 5 Stelle non ha potuto fare NULLA per evitare che tale disegno di legge fosse insabbiato !
Quindi devo per forza correggere il tiro a coloro che hanno la mania sopra descritta:
Caso mai per fare passare un'iniziativa che a PAROLE è condivisa occorre una SCHIACCIANTE MAGGIORANZA PARLAMENTARE.
Detta in altro modo occorre che quel partito che a PAROLE dice di sostenere la Democrazia Diretta e i referendum deliberativi senza quorum abbia tanti membri in parlamento da costituire una schiacciante maggioranza ... e in Italia prima di arrivare al punto di avere un partito con una tale maggioranza occorrono SECOLI !  e questo per il semplice fatto che il sistema elettorale lo stabiliscono quei parassiti come gli fa comodo (infatti per 8 anni e tre legislature abbiamo avuto una legge elettorale in parte incostituzionale).
Ma non è finita !:
Chi garantisce che anche con una schiacciante maggioranza parlamentare quel gruppo poi mantenga le promesse fatte in campagna elettorale ?
Qualcuno dirà che il Movimento 5 Stelle è diverso dagli altri ... e io dico: "diverso un cazzo !"
Sul piano democrazia (democrazia diretta, etc.), che è il principio più importante della nostra Costituzione ancora inattuato e da attuare, è esattamente come tutti gli altri perché a livello comunale si possono introdurre referendum deliberativi e senza quorum (esistono oltre 13 Comuni che lo hanno fatto prima ancora che il Movimento 5 Stelle vincesse qualche elezione comunale) nel giro di 30 giorni con una maggioranza assoluta in consiglio comunale (cfr. art. 6 Dlgs 267/00).
Mi risulta che il Movimento 5 Stelle abbia tale maggioranza in almeno 4 Comuni d'Italia da almeno 2 anni (Parma, Sarego, Mira, Comacchio)... ma non esiste ancora un Comune governato dal M5S con il referendum propositivo senza quorum (che era il punto n. 7 del programma NAZIONALE di tale gruppo).

Se non lo fanno a livello comunale quando possono farlo ... chi garantisce che a livello nazionale lo faranno una volta ottenuta una maggioranza schiacciante in parlamento ?(magari fra 100 anni).

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione