venerdì 17 aprile 2020

Covid-19 - Le restrizioni a suon di Dpcm

Con questa post voglio esprimere un parere strettamente personale su UN SOLO aspetto della questione.

Se volessi estendere tutti gli altri aspetti dovrei scrivere a lungo e sono consapevole che leggere lunghi articoli, post e commenti stanca.

Tralasciando quindi molti altri aspetti riporto l’art. 1 del Dpcm del 10 aprile 2020 (che credo sia l’ultimo ed attualmente in vigore).


Premetto che la frase che estrapolo di seguito è identica a quella presente su tutti i precedenti decreti del premier: 

lettera a)"sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero per motivi di salute e, in ogni caso, e' fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute e resta anche vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale comprese le seconde case utilizzate per vacanza;" 

le parole da me evidenziate col grassetto sono l’oggetto della presente considerazione:

Innanzitutto la parola “ovvero”, che segue le frasi da me evidenziate in grassetto, secondo l’autorevole dizionario Treccani ha un doppio significato. Può avere senso “disgiuntivo” oppure “esplicativo”. Ecco come è definita:

 ovvéro cong. [comp. di o2 e vero]. – Forma rafforzata della cong. disgiuntiva o, usata soprattutto quando il secondo termine, a cui si premette, è costituito da un’intera proposizione: o tu ti spieghi male, ovvero sono io che non capisco; ormai ant. le grafie o vero, overo. È meno com. di oppure, di cui ha lo stesso valore. Come ossia, fu di uso frequente in passato per introdurre un sottotitolo di opere letterarie, teatrali, narrazioni varie (spec. quelle di tono popolare):

In sostanza la frase ripetuta in tutti i Dpcm emanati finora lascia spazio di interpretazione ed in una situazione drammatica, a mio avviso resa ancor più drammatica di quanto non sia, un governo formato da persone che sicuramente conoscono il significato delle parole che usano nel formulare le leggi le scrive volontariamente in modo ambiguo per creare spiacevoli situazioni che potrebbe evitare se scrivesse i decreti in maniera CHIARA.

Non ci vuole molto in effetti ad elencare chiaramente quali sono le urgenti necessità.
Chi, infatti, può stabilire quali sono le necessità urgenti per un individuo che si sposta dalla propria abitazione ? Essendo tali necessità soggettive ?

Non sono stati capaci di definirle i governanti e devono essere capaci di definirle poliziotti, vigili, carabinieri, finanzieri, etc. ?

Esempio illustrativo per mettere a fuoco la questione:

Sappiamo bene che moltissime attività commerciali ed artigianali sono state impedite da oltre 1 mese, provocando ingenti preoccupazioni e problemi economici a molti lavoratori, esercenti ed imprese. Le Poste, ovvero gli uffici postali (da notare che ho usato il termine, ovvero per meglio descrivere) sono aperti al pubblico. Se sono aperti al pubblico significa che le persone possono accedere a tali uffici. Ergo se sono aperti al pubblico recarsi in tali uffici è da ritenersi legittimo. Non porto altri esempi perché la demenzialità e la mala fede di chi governa ed anche di chi effettua i controlli facendo firmare una autentica buffonata come l’autocertificazione che cita gli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000 (che non prevedono affatto gli spostamenti del cittadino) è ampiamente dimostrabile dalla logica elementare.


Un aspetto demenziale di tale auto certificazione - che DOPO hanno corretto chiamandola auto dichiarazione - è dato dal seguente punto riportato sui modelli prestampati scaricabili da alcuni siti istituzionali:

Dichiaro sotto la propria responsabilità .... - di non essere sottoposto alla misura della quarantena, ovvero di non essere risultato positivo al COVID-19 (in questo caso la parola ovvero ha senso esplicativo).

Trovate un senso a tale idiozia ! Come posso dichiarare ciò che non conosco ? Potrei dichiarare una cosa del genere se fosse obbligatorio il test per tutta la popolazione ed a cui, pertanto, avrei dovuto sottopormi anche io. Se non ho fatto il test perché non è obbligatorio e soprattutto perché non ho alcun sintomo che mi induca ad effettuare il test cosa dichiaro ?
Gli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000 indicano infatti al cittadino ciò che può dichiarare in sostituzione dei certificati rilasciati dalla P.A (art. 46) oppure stati o cose che la P.A. non conosce (art. 47).


CONCLUSIONI:

Un modo per incutere terrore e sottomissione è quello di scrivere leggi e decreti con parole ambigue. Se la gente comune non comprende, ha paura di commettere errori anche per godere della propria libertà (comunque relativa). Se la legge non ammette ignoranza deve essere scritta con parole alla portata di tutti coloro che hanno almeno ricevuto una istruzione elementare. Non a caso il famoso politico di spicco dell'era monarchica, Giovanni Giolitti, aveva dichiarato che:
"Per i cittadini le leggi si applicano e per gli amici si interpretano"

Link correlati:


https://www.corriere.it/cultura/17_maggio_05/ovvero-lingua-italiana-dante-6d6d3f30-3191-11e7-8ba7-335b307d9aaa.shtml?refresh_ce-cp

https://www.studiocataldi.it/articoli/38107-coronavirus-misure-di-contenimento-incostituzionali-inadeguate-e-controproducenti.asp

https://youtu.be/16PvXtfdmX0

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