giovedì 30 luglio 2009

I diritti costituzionali dei cittadini per concorrere a determinare la politica del Pese

L'art. 2 della Costituzione italiana recita: "la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali... omissis... ".

L'art. 3 recita: "E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli... omissis... che limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono ...omissis... l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica e sociale del Paese".

L'art. 21 recita: "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero... omissis....".

L'art. 49 recita: "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere ...omissis... a determinare la politica nazionale".

L'art. 51 recita: "Tutti i cittadini... omissis... possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza ... omissis".

L'art. 97 recita: "I pubblici uffici sono organizzati... omissis... in modo che siano assicurati ...omissis... e l'imparzialità dell'amministrazione".

Da tutto questo si deduce che la politica è aperta a tutti. I cittadini che intendono far parte dell'elettorato passivo, possono costituirsi in partiti politici, movimenti politici o liste civiche - e concorrere alle varie elezioni presentando le liste dei loro candidati, sottoscritte da un numero variabile di cittadini elettori, con firme autenticate.

Guardate il legislatore cosa ha combinato: 
Legge 30/4/1999, n.120:
Disposizioni in materia di elezione degli organi degli enti locali, nonché disposizioni sugli adempimenti in materia elettorale (G.U. 3/5/1999, n. 101).
Art. 4, comma 2: "...omissis... Sono altresì competenti ad eseguire le autenticazioni di cui al presente comma i consiglieri provinciali e i consiglieri comunali che comunichino la propria disponibilità,... omissis...".
La frase in grassetto è una trappola nella legge che da' una discrezionalità agli autenticatori che consente loro di ostacolare volontariamente alcuni movimenti o liste civiche nascenti, specie se il loro programma politico contrasta o si oppone ai comuni obiettivi della partitocrazia esistente e di favorire invece i colleghi di partito già eletti e già all’interno del sistema politico (i consigli e le giunte comunali, provinciali e regionali sono costituiti da esponenti degli stessi partiti esistenti in Parlamento).

Gli incaricati all'autenticazione delle firme, appartenenti quindi a partiti esistenti o a liste civiche sostenute da questi (liste civetta), difficilmente si renderanno disponibili ad autenticare le firme di tutti coloro che concorreranno alle elezioni (se si presentano come rompicoglioni o guastafeste).

Queste supposizioni si sono rivelate realtà perchè toccate con mano da alcuni movimenti e liste per diverse legislature.

A me personalmente questo sembra fregarsene della Costituzione, ovvero dei principi sopra elencati e, in aggiunta, legiferare all'opposto, rendendo tali principi solo inchiostro su carta.

Dall'entrata in vigore di questa legge... le denunce per falsificazione delle firme, le richieste di annullamento delle elezioni e le lamentele/denunce di gruppi e movimenti che hanno tastato con mano la scarsa visibilità e par condicio rispetto ai grandi partiti si moltiplicano a iosa !

Avete mai sentito parlare della Rete dei Cittadini ? alle scorse regionali - Lazio ? (fra i  casi più recenti)

Va inoltre precisato che i partiti che hanno già membri in parlamento non devono neppure raccogliere le firme per presentare le loro liste alle future elezioni ... Vi sembra questo il modo di rispettare ed attuare l'art. 51 della Costituzione italiana ?
Vi sembra che chi debba raccogliere firme per presentare le relative liste alle elezioni concorra alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza con chi invece è esonerato dal raccogliere le firme ?

Chi paga tutte queste attività processuali?
Chi è quello stolto che si siederebbe al tavolo con dei bari ?

Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - Comitato Cittadino Democrazia Diretta

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