giovedì 14 marzo 2013

Regolamenti Comunali - il duro lavoro dei consiglieri

Innanzitutto cosa sono i Regolamenti comunali ?

I Regolamenti comunali sono atti normativi approvati dal Consiglio comunale contenenti obblighi, divieti, regole e prescrizioni rivolti ad una serie indeterminabile di destinatari e capaci di disciplinare una serie indefinita di casi di propria competenza ed in particolare per l'organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l'esercizio delle funzioni nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dallo statuto (art. 7 Dlgs 267/00).

Se andaste a richiedere in Comune un Regolamento l'incaricato a cui rivolgereste la richiesta vi domanderebbe sicuramente: "Quale Regolamento le interessa ?"
Se usate Internet e andate a cercare un Regolamento comunale nel sito ufficiale del vostro Comune noterete che i Regolamenti comunali sono tanti.


Tanto per capirci:
A livello nazionale esiste la Costituzione che contiene dei principi su cui devono basarsi le leggi e le leggi sono norme attuative/applicative dei principi esposti nella Costituzione e sono tante.

A livello locale esiste una sorta di costituzione, lo Statuto, che contiene anch'esso dei principi statutari che richiedono norme attuative/applicative più dettagliate e i Regolamenti servono anche a questo. Ovviamente - come nel caso delle leggi nazionali che non devono (dovrebbero) essere in contrasto con i principi costituzionali - i Regolamenti comunali e/o di qualsiasi ente locale non possono essere in contrasto con i principi esposti nei relativi loro Statuti.

Come ho spesso evidenziato con diversi post in diversi Comuni mancano i Regolamenti sulla partecipazione popolare prevista dalla legge da ben 21 anni (Legge 142/90 - art. 6 ora sostituito dall'art. 8 Dlgs 267/00la mancanza di tali Regolamenti, richiamati dallo Statuto comunale impedisce ai cittadini di avvalersi dei FONDAMENTALI diritti che in una Democrazia devono essere i PRIMI ad essere garantiti, tutelati e rispettati - attraverso regole (o regolamenti) chiare e oneste ! Ricordiamo sempre che in Italia la sovranità appartiene al popolo ... che deve essere agevolato anziché ostacolato nell'esercizio della sua sovranità (art. 1 comma 2 Cost. e art. 118 Cost.).

Detti Regolamenti sono richiamati dallo stesso Statuto comunale nella stragrande maggioranza dei casi (direi pure nella totalità dei casi) per tutto quanto concerne la partecipazione dei cittadini, con l'insieme degli strumenti previsti dallo Statuto comunale che dovrebbero consentire ai cittadini di partecipare alla politica ed all'amministrazione della città in cui vivono (il condizionale è d'obbligo).

Esempio:
Troverete quasi sempre nello Statuto comunale una frase del tipo:
"le istanze, le petizioni, le proposte e le richieste di referendum di cui agli artt. xx dello Statuto sono disciplinate dal Regolamento".

Non esistono né pretesti e né attenuanti, come potrebbero essere i lunghi tempi che richiedono la stesura di dette norme attuative poiché le amministrazioni locali si riforniscono presso aziende esterne specializzate in alcuni settori di "modelli standard pre-stampati", fra cui anche modelli di Statuto e Regolamenti di ogni genere.

Devono solo modificarli per adattarli al luogo, alla popolazione residente, ed altri fattori che caratterizzano quel determinato territorio ... ma acquistano (coi nostri soldi) un buon 90% del loro contenuto già pronto ... ecco perché, se ci fate caso, sono pressoché simili tutti quanti.

Ci sono diverse aziende specializzate nella fornitura di materiale per gli enti locali e questa è una fra tante.
Se provate a esaminare le voci di questa pagina, alla voce "regolamenti" noterete quanti Regolamenti già prestampati questa azienda fornisce agli Enti locali.

Io ho dato una rapida occhiata nel sito di quel fornitore ma non ho notato quelli sulla "partecipazione popolare" (se li trovate voi per favore segnalatemelo nell'area commenti sotto a questo stesso post - ve ne sarei grato) ... sarà forse per quello che dopo 21 anni moltissime amministrazioni comunali non hanno ancora un Regolamento sulla partecipazione popolare e sui referendum previsti dalla Costituzione italiana, dalla Legge e dallo Statuto comunale ?

Chissà ! In questo caso ... quale sarebbe il compito di questi amministratori eletti ? Che se non trovano già qualcosa di pronto non lo fanno ? Sanno solo occuparsi delle cose semplici ? Come introdurre tasse, multe e balzelli vari ? Imporre tasse sono capaci tutti, non ci vogliono esperti, se poi andiamo a vedere ultimamente che genere di multe si sono inventati in alcuni Comuni per raccattare soldi per pagare debiti e ingrassare i soliti amichetti, siamo ben oltre il ridicolo ... altro che esperti.
Alcuni esempi:
- Vietato dare briciole di pane agli uccellini.
- Vietato dormire in spiaggia di notte.
- Vietato camminare nelle vie della città con zoccoli di legno.

Citazione: "Per i cittadini le leggi si applicano, per gli amici si interpretano, per alcuni si eludono." (Giovanni Giolitti)


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