La sovranità popolare solo sulla carta

La voglia di capire che razza di democrazia fosse quella italiana mi ha portato a leggere attentamente la Costituzione italiana e dopo avere appreso che i principi in essa esposti dovevano/devono essere applicati con leggi ordinarie dal parlamento, e che dette leggi dovevano/devono però essere in armonia con essa in quanto legge fondamentale delle repubblica - che deve essere fedelmente osservata da cittadini ed organi dello Stato (art. XVIII disp. trans. e finali) - mi sono subito soffermato sul primo articolo che non è scritto così:"la sovranità appartiene al parlamento"... e non è scritto neppure così: "la sovranità appartiene al popolo che la esercita mediante il parlamento"... ma bensì: "la sovranità appartiene al POPOLO, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."

Quindi ho voluto cercare di capire quali erano/sono i limiti e le forme attraverso le quali il popolo esercita la sua sovranità... oltre a quella di eleggere deputati e senatori ogni 5 anni (eleggere è una parola grossa a dire il vero perché il popolo li ha sempre eletti INDIRETTAMENTE ... mai direttamente a motivo di liste bloccate).

Il risultato di questa curiosità l'ho esposto in questa pagina inserendo i link a tutti i post da me redatti e pubblicati nel corso del tempo che descrivono come il parlamento italiano ha SEMPRE, fin dall'entrata in vigore della Costituzione italiana (1 gennaio 1948), negato ed ostacolato fortemente la sovranità che appartiene al popolo chiaramente stabilita all'art. 1 comma 2 della stessa.

Da considerare innanzitutto che la Costituzione italiana è in testa alla gerarchia delle fonti del diritto e che come essa recita all'art. XVIII delle disposizioni transitorie e finali è la legge fondamentale della repubblica a cui devono pertanto ispirarsi leggi ordinarie, decreti legislativi, decreti legge, decreti ministeriali, circolari ministeriali, leggi regionali, statuti e regolamenti regionali e comunali e qualsiasi regolamento o atto avente forza di legge, pena la loro illegittimità (artt. 134, 135 e 136 Cost.).

Il parlamento italiano fin dal 1948 (a prescindere dai partiti che hanno avuto maggioranze parlamentari ed hanno governato)  ha sempre ostacolato ed anche negato quei principi che sulla carta dovrebbero permettere al popolo di esercitare la sua sovranità nelle forme e nei limiti della Costituzione (e non nei limiti imposti da quei buffoni politicanti mediante leggi truffaldine e spesso illegittime).

PREMESSA:

- Interpretazione delle leggi: clicca QUI

- Partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese (art. 46 Cost.): clicca QUI
- Petizione popolare (art. 50 Cost.): clicca QUI
- Progetto di legge di iniziativa popolare (art. 71 Cost.): clicca QUI
- Referendum abrogativo di legge ordinaria (art. 75 Cost.): clicca QUI
- Referendum confermativo di leggi di natura costituzionale (art. 138 Cost.): clicca QUI
- Referendum confermativo degli Statuti regionali (art. 123 Cost.): clicca QUI
- Partecipazione dei cittadini all'amministrazione della giustizia (art. 102 Cost.): clicca QUI
- Iniziativa di cittadini singoli ed associati (art. 118 Cost.): clicca QUI
- Elezione diretta dei deputati e dei senatori (art. 56 Cost. e 
art. 58 Cost.): clicca QUI
- Concorrere alle cariche elettive in condizioni di uguaglianza (art. 51 Cost.): clicca QUI
- Partiti politici non sono un obbligo (art. 49 Cost.): clicca QUI
- Partecipazione popolare parte I e parte II (art. 8 Dlgs 267/00) clicca QUI

RIASSUMENDO:

- Il più grande complotto: clicca QUI
- Perché il parlamento è illegittimo ?: clicca QUI   
- Chi sono i sovversivi ? clicca QUI



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