domenica 27 marzo 2011

Disegni Di Legge popolari - Art. 71 Costituzione italiana

La legge fondamentale della Repubblica italiana (cfr. art. XVIII delle disposizioni transitorie e finali della Costituzione) all' art. 71 comma 2 recita:
"Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli."
Secondo la logica più elementare, implicita anche all'art. 1 Cost. in cui è chiaramente scritto che "la sovranità appartiene al POPOLO" (e non ai suoi rappresentanti), quando è il popolo a proporre un disegno di legge questo dovrebbe avere la PRECEDENZA su quelli di iniziativa parlamentare nella discussione. 
Quando è il sovrano ad agire direttamente il rappresentante deve solo eseguire la volontà espressa dal popolo, o quanto meno discutere con i proponenti... invece di IGNORARLI O FARE ESATTAMENTE IL CONTRARIO DI QUANTO DETTATO DALLA LOGICA.


Il popolo non ha esercitato spesso tale facoltà o diritto costituzionale ma in poche occasioni ha presentato dei disegni di legge, ultimo dei quali il cosiddetto "parlamento pulito" che ha raccolto 350.000 sottoscrizioni invece delle 50.000 previste. Questo disegno di legge di una semplicità estrema poiché fatto di soli 5 articoli (quindi breve) che non tocca alcuna materia tecnica (che richiederebbe lunghe discussioni e consultazioni di esperti) è stato presentato dal primo firmatario/proponente, Beppe Grillo, nel 2007 (4 anni fa) e non è ancora stato discusso (clicca per accedere al sito del Senato)


Perché ? Molti si chiederanno ?


La risposta è semplicissima e va ricercata nella legge attuativa dell'iniziativa popolare, ovvero nella Legge 25 maggio 1970 n. 352 (in breve 352/70).


In questa legge il parlamento italiano ("furbo") non ha previsto nessuna calendarizzazione dei disegni di legge presentati dal popolo e quindi nessun vincolo per il loro esame. Con una legge così carente nel punto più importante (riguardando essa l'iniziativa popolare) i parlamentari hanno poi deciso, attraverso i regolamenti interni delle camere (che non hanno valenza maggiore della legge), di fare in modo che abbiano la precedenza i disegni di legge di iniziativa parlamentare.


Sapete quanti disegni di legge giacciono dormienti da anni nelle varie commissioni parlamentari ?


Ce ne sono a migliaia ! E non è da escludere che molti di essi (del tutto inutili o di scarsa importanza ed urgenza) siano stati presentati appositamente per sovraccaricare le commissioni parlamentari di lavoro e crearsi quindi l'alibi del "troppo lavoro" per fare slittare all'infinito ( o a MAI) le discussioni sui disegni di legge popolari.


In sostanza ed in conclusione:


Il parlamento ha legiferato con 22 anni di ritardo l'azione DIRETTA dei cittadini ponendo dei paletti che hanno praticamente annullato tale azione. La stessa legge ha limitato pure l'azione abrogativa (art. 75 Cost.) e confermativa (art. 138 Cost.)... per non parlare della Petizione popolare che è ancora priva di una legge attuativa.


SE IL POPOLO  NON  PRETENDERA'  LA  MODIFICA  DELLA LEGGE 352/70  AVRA' BEN POCHE SPERANZE DI RAGGIUNGERE LA DEMOCRAZIA
(quella vera !)

Dovremmo pensare inoltre a come fare per evitare i soliti trucchi che i rappresentanti nominati dai partiti (anziché scelti ed eletti dal popolo) sono soliti porre nelle leggi e a mio avviso si dovrebbe lottare per giungere a questa situazione:


"Si presenta un disegno di legge popolare ai sensi dell'art. 71 comma 2 della Costituzione italiana ed una volta modificata la legge 352/70 in maniera che la stessa preveda l'obbligo di discussione del disegno di legge popolare entro un ragionevole limite di tempo, ovviamente con una rappresentanza o delegazione dei cittadini proponenti,  si introduce nella Costituzione il "referendum propositivo" (già previsto in alcuni Statuti a livello locale - art. 8 Dlgs 267/00).
Se il parlamento non discute entro il limite di tempo previsto dalla legge (352/70 modificata)  il ddl popolare, o lo affossa con blande motivazioni, il popolo, attraverso il  referendum propositivo, può esprimersi per far diventare legge il ddl presentato a prescindere dalla decisione del parlamento.

QUESTA  E'  SOVRANITA'  CHE APPARTIENE  AL  POPOLO ! (art. 1 Cost.) e QUESTA  E'  DEMOCRAZIA !
Documento correlato: La nostra Costituzione
Video di Beppe Grillo in Commissione parlamentare a parlare di tale disegno di legge

26 marzo 2011 (aggiornata il 13 settembre 2011)
Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

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