domenica 27 dicembre 2015

Gerarchia delle fonti (Legge - Statuti e Regolamenti comunali)

La Gerarchia delle fonti, in parole semplici, è una scala che stabilisce un valore alle leggi ed atti avente forza di legge (fate ricerche da soli per documentarvi, anche qui).

Il Dlgs 267/00 all'art. 8 intitolato "Partecipazione popolare" al comma 3 recita:

"Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. (punto) Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini."


Questo comma è formato da DUE periodi separati dal punto che in grammatica separa frasi di senso compiuto che si reggono da sole.
Le istanze, le petizioni e le proposte possono essere presentate all'amministrazione comunale anche da SINGOLI cittadini !
Le firme di cittadini sostenitori devono essere raccolte solo quando si vuole presentare una richiesta di referendum (vedere quali tipi sono previsti nello Statuto del vostro Comune di residenza).
Uno Statuto comunale che prevede un determinato numero di firme per presentare una petizione e/o una proposta ai sensi di tale articolo di legge ... VIOLA la legge ... non applica dovutamente la legge e questo dimostra quanto sono onesti e rispettosi dell'art. 1 comma 2 Cost. gli amministratori che molti ancora votano ed "eleggono".
Questa è lingua italiana che non richiede interpretazioni fantasiose di "esperti" ... poiché è grammatica ELEMENTARE. Non occorre nessuna laurea in scienze politiche, giurisprudenza, diritto, etc. per comprenderne il significato.
Ci prendono per il culo da una vita e molti ancora VOTANO alle elezioni (anche amministrative).

Una legge dello Stato (L. - Dlgs) non può contrastare la Costituzione italiana (cfr. artt. 134 e 136 Cost.).
Una Legge dello Stato non può contrastare una convenzione internazionale ratificata con legge interna (legge comunitaria dell'Unione Europea di cui l'Italia è Stato parte).
Un Decreto Ministeriale (D.M.) non può contrastare una Legge dello Stato.
Una delibera o determina di un ente statale non può contrastare una Legge dello Stato a prescindere da chi tale ente sia stato istituito (es. le autority per l'energia e quella per le telecomunicazioni)
Una legge Regionale non può contrastare una legge dello Stato (salvo le leggi di regioni e province a statuto speciale che hanno pari valenza a quelle dello Stato - che sono però subalterne alla Costituzione italiana).
Uno Statuto comunale non può contrastare una legge dello Stato e/o della Regione.
Un Regolamento comunale non può contrastare lo Statuto comunale.

Riassumendo:
  • Art. 1 comma 2 Cost.
  • Art. 118 comma 3 Cost.
  • Dlgs 267/00 -  art. 8 ... e leggi regionali equivalenti di regioni e province a statuto speciale.
  • Statuto regionale, provinciale, comunale
  • Regolamenti comunali, provinciali e comunali
Post correlato (con la gerarchia completa):
Gerarchia delle fonti del diritto:
http://brunoaprile.blogspot.it/2017/09/gerarchia-delle-fonti-del-diritto.html

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