domenica 27 dicembre 2015

Gli italiani e la Democrazia Rappresentativa

Siccome parlo sempre di Democrazia Diretta, apro stavolta una parentesi sulla Democrazia Rappresentativa (v. anche il video in calce).

I nostri governanti, politicanti e esperti vari ci hanno sempre voluto far credere che la nostra è una Democrazia PURAMENTE Rappresentativa (che io non ritengo essere).

Da 15 anni frequento la rete internet, partecipando attivamente a Newsgroup, Forum, Blog e Network, e mi sono reso conto che gli italiani, in generale, oltre a non avere chiaro per niente il concetto della Democrazia VERA, non hanno neppure chiaro il concetto di quella Rappresentativa. Lo sostengo a motivo dei molteplici commenti letti e discussi in rete da 15 anni, specie su Facebook da circa 6 anni.

A mio avviso gli italiani non hanno neppure chiaro tale concetto per tre sostanziali ragioni:
  1. Elezione dei rappresentanti
  2. Struttura e attività del parlamento
  3. Concetto di rappresentanza
Punto 1:
Gli italiani non hanno ancora compreso di non avere MAI potuto eleggere direttamente i propri rappresentanti a motivo delle liste bloccate, SEMPRE ESISTITE, poiché costretti a scegliere due o tre membri inseriti in un elenco di candidati imposti dai partiti o liste che concorrevano alle elezioni di volta in volta. Dal 2005 in poi, con la legge elettorale cosiddetta Porcellum, non hanno potuto scegliere neppure quei pochi candidati IMPOSTI dai partiti e liste.

Punto 2:
Il Parlamento non è strutturato e non svolge le sue funzioni secondo il dettato costituzionale e pertanto diventa organo illegittimo, che in teoria non dovrebbe legiferare, nominare ed eleggere nessuno. Maggiori dettaglio al riguardo sono nel video in calce.

Punto 3:
A parte il cosiddetto fenomeno del "voto di scambio", e del fatto che nessuno, prima di scegliere quale lista votare, credo si vada a leggere le centinaia di programmi politici elettorali delle centinaia di liste che si presentano alle elezioni.
Un Sindaco, come un Presidente di un Consiglio Provinciale, come un Presidente di un Consiglio Regionale, come un Ministro della Repubblica, come il Presidente del Consiglio dei Ministri, come il Presidente della repubblica sono rappresentanti di TUTTI i cittadini ...e non dei propri elettorati (i Presidenti del Consiglio dei Ministri e della Repubblica non sono eletti dai cittadini ma sono eletti dai partiti che hanno vinto le elezioni e molti pensano di ritenersi privilegiati per avere votato quei partiti).

I consiglieri comunali, regionali e i parlamentari possono dire di dover dar conto ai rispettivi elettorati... ma non le figure istituzionali indicate sopra.

Anche gli astensionisti hanno gli stessi diritti degli elettori e di rivolgere qualsiasi istanza a tali figure istituzionali, e questo lo dico in particolare a quelli che in buona fede lo ignorano e a quegli imbecilli impostori che invece in mala fede (per conflitto di interesse) dicono:
"chi non vota non ha il diritto di parlare" (e vi assicuro che di simili impostori, ruffiani ed opportunisti ce ne sono parecchi e sono molti di più di quelli in buona fede che ignorano).

I cittadini, votanti e astensionisti, hanno pari diritti e libertà di parola per il semplice fatto che sono entrambi soggetti alle leggi emanate dalle rappresentanze (locali e nazionali) ed hanno quindi gli stessi doveri.

Non esiste una legge che priva, o limita diritti, o penalizza in qualche modo chi non vota alle elezioni. Esisteva un tempo ... una legge che escludeva i non votanti dal partecipare a concorsi pubblici ma tale legge è poi andata in disuso fin dagli anni 60 per essere poi stata definitivamente abrogata.

Se gli italiani non hanno ben chiare queste cose riguardanti la democrazia rappresentativa ... faranno sicuramente molta più fatica a comprendere la Democrazia Diretta ... quale parte necessaria ed integrante della democrazia rappresentativa.

Video:







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