sabato 9 febbraio 2013

Il grande complotto

Il più grande complotto della storia italiana è stato attuato da TUTTI (indistintamente) i componenti della classe politica (partiti politici).

Quando è nato ?
In cosa consiste ?

Il complotto è nato subito dopo l'entrata in vigore della Costituzione italiana (1948). 

La prima cosa che hanno pensato di fare è stata quella di voler rinnegare il principio esposto all'art. 1 comma 2 della costituzione, e praticamente la DEMOCRAZIA !

"La sovranità appartiene al popolo ... che la esercita nelle FORME e nei limiti della COSTITUZIONE"

Ci sono riusciti e continuano sulla stessa linea ... anzi ... peggio ... perché invece di decentrare il potere legislativo e amministrativo (cfr. art. IX disp. trans. e finali Cost. e art. 5 Cost. - quest'ultimo fra i PRIMI 12 articoli che costituiscono la forma repubblicana IMMODIFICABILE - art. 139 Cost. e cioè i PRINCIPI FONDAMENTALI)  lo hanno sempre più CENTRALIZZATO (al parlamento e al governo).

Invece di estendere il potere al popolo (artt. 50, 71 comma 2, 75, 138, 118, 123, 102, 46 Cost.) lo hanno sempre più concentrato in poche persone (elette ?) ... e la tendenza è quella di concentrarlo ancor più (nel Presidente della repubblica, nel Primo Ministro, nel Governo).

Hanno praticamente IMPOSTO alla popolazione italiana una mera Oligarchia mascherata (democrazia rappresentativa) dando l'illusione al popolo di essere sovrano attraverso l'unico strumento del voto elettivo, da esercitare ogni 5 anni, che NON rispecchia neanch'esso il dettato costituzionale ... voto che moltissimi italiani (purtroppo) lo considerano ancora un "diritto/dovere".

La gente non ha ancora afferrato tutto ciò ? Ovvero che sulla carta "La sovranità appartiene al popolo" ma che all'atto pratico, mediante una legge attuativa di merda che risale all'anno 1970 (Legge 352/70),  ... la esercita quando fa comodo agli "eletti", come vogliono gli "eletti" e quando vogliono gli "eletti" ?

A cosa serve votare quindi ? Qual'è quella lista che dice queste cose ? Compreso chi parla di democrazia diretta ? Quali mezzi di informazione diffondono queste cose ? Che li guardate/sentite/leggete a fare ?



ALCUNE INFORMAZIONI  SU  CUI  MEDITARE:

- Le iniziative: legislativa (art. 71 comma 2 cost.) e referendaria del popolo (artt. 75 e 138 Cost.) sono state applicate con Legge attuativa (L. 352/70) DOPO 22 anni dall'entrata in vigore della Costituzione italiana, su pressione costante del Partito Radicale (quando i partiti non erano lo schifo che sono ora).

- Ma la legge attuativa di cui sopra è stata fatta in modo tale che il popolo non avesse potuto utilizzare gli strumenti previsti dalla Costituzione (la Petizione di cui all'art. 50 Cost. non è stata contemplata in tale legge - e poteva benissimo esserlo).
Infatti non c'è mai stato nessun referendum promosso da normali cittadini poiché - con quella legge - i rappresentanti eletti hanno imposto al comitato referendario proponente un sistema di raccolta, autenticazione e certificazione delle firme da presentarsi in soli tre mesi di tempo alle autorità istituzionali da rendere inaccessibile ai cittadini (al popolo) lo strumento referendario.

- Le leggi di iniziativa popolare sono quasi totalmente IGNORATE e nemmeno discusse, benché raccolte e consegnate assieme ai disegni di legge le firme previste (soldi e fatica dei cittadini buttati nel CESSO per mano di 945 pezzi di merda che rubano anche ai poveri da una vita per ingrassare all'eccesso più sfrenato, parlando pure di democrazia), perché nella legge attuativa menzionata non hanno previsto alcun vincolo, o calendarizzazione, nel loro esame e discussione.

- La partecipazione popolare prevista dalla Costituzione (artt. 46, 102, 118 e 123 Cost.) e dalla legge (art. 8 Dlgs 267/00) anziché essere favorita, incentivata, agevolata, è sata sempre OSTACOLATA.
La quasi totalità delle amministrazioni comunali ha infatti reso impraticabile l'esercizio degli strumenti previsti dalla suddetta legge ponendo gli stessi paletti che il parlamento italico ha posto a livello nazionale agli strumenti di cui agli artt. 50, 71, 75 e 138 Cost. negli Statuti comunali, provinciale e regionali, e in molti casi NON redigendo e NON deliberando il regolamento comunale sulla partecipazione popolare richiamato dagli Statuti.

- Nonostante le modifiche costituzionali che (solo sulla carta) sembravano avere migliorato il decentramento (v. gli artt. 117 e 123 cost. modificati da leggi costituzionali del 1999 e 2001), il parlamento ed il governo continuano a invadere l'autonomia degli enti locali ( la loro potestà legislativa e amministrativa) ... e gli enti locali non fanno un cazzo quando invece potrebbero fare molto (v. art. 134 cost.). Ovviamente è normale tale loro atteggiamento perché gli amministratori comunali non sono altro che membri degli stessi partiti in parlamento (figli della stessa madre zoccola).

Scarica le diapositive che descrivono questo complotto raggruppate in un unico file in formato PDF al seguente link:
https://drive.google.com/file/d/0B3VJtb29p-kaalM5bWRWNzNYTTQ/edit?usp=sharing



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