VDay promosso da Grillo per una nuova Costituzione ho ritenuto opportuno chiarire meglio i punti che avevo prima evidenziato.... a volte è la fretta che mi porta ad essere poco chiaro. Questa volta però sono costretto a scrivere un lungo post perché per chiarire bene occorrono a volte molte parole. Vi invito quindi, per una volta, ad avere la pazienza di leggere.
Premettendo che ho sempre stimato Beppe Grillo per ciò che ha sempre denunciato pubblicamente (molti suoi post e video li ho inseriti nel mio sito e blog) ritengo però sbagliate e fuorvianti le sue critiche alla nostra Costituzione nei punti descritti.
Le estrapolo nuovamente e le commenterò in maniera più completa di quanto fatto col precedente post:
Primo punto:
"La terza gamba è parte della Costituzione, disegnata per garantire l'egemonia dei partiti e l'esclusione dei cittadini dalla cosa pubblica."
La Costituzione italiana cita la parola "partiti" soltanto due volte agli artt. 49 e 98.
Art. 49:
"Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale."
Art. 98 comma 3:
"Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d'iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all'estero."
Dall'art. 49 si evince chiaramente dalle parole usate che i "partiti" non sono un obbligo... ma un diritto... e questo significa che per essere eletti alla carica di parlamentare non è obbligatorio far parte di partiti politici (cfr. anche l'art. 51 Cost.). E questo è un punto.
Come secondo punto la Costituzione non lascia neanche lontanamente pensare che i partiti debbano costituire l'organo legislativo. Il citato articolo 49 Cost. dice chiaramente quale è la sua funzione. Determinare la politica nazionale ... non legiferare ... non far parte del parlamento. I partiti potrebbero essere gruppi di consultazione formati da cittadini con svariate ideologie ... delle semplici associazioni SENZA ALCUN potere.
Come secondo punto la Costituzione non lascia neanche lontanamente pensare che i partiti debbano costituire l'organo legislativo. Il citato articolo 49 Cost. dice chiaramente quale è la sua funzione. Determinare la politica nazionale ... non legiferare ... non far parte del parlamento. I partiti potrebbero essere gruppi di consultazione formati da cittadini con svariate ideologie ... delle semplici associazioni SENZA ALCUN potere.
Dall'art. 98 nulla si evince riguardo ad un'egemonia particolare dei partiti.
Riguardo all'esclusione dei cittadini dalla cosa pubblica invece la Costituzione prevede esattamente il contrario di quanto osservato da Grillo:
Art. 46:
"Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende."
Art. 46:
"Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende."
Art. 50:
"Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità."
Art. 71 comma 2:
"Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli."
Art. 75 comma 1:
"È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali."
Art. 138 comma 2:
"Le leggi stesse (costituzionali o di revisione costituzionale - nda) sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Art. 102 comma 3:
"La legge regola i casi e le forme della partecipazione diretta del popolo all'amministrazione della giustizia."
Art. 118 comma 4:
"Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà."
Art. 123 comma 3:
"Lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi."
A conclusione di questo primo punto... è assolutamente scorretto e fuorviante affermare che la Costituzione italiana abbia conferito ai partiti un egemonia assoluta, o che lo lasci intendere, anche se di fatto è così.... come è pure scorretto e fuorviante affermare che i cittadini sono esclusi dalla cosa pubblica, perché non mi par proprio.
I partiti si sono INDEBITAMENTE impossessati di un'egemonia che a mio avviso è la conseguenza del continuo disinteresse e della continua passività dei cittadini che sono anch'essi in qualche modo garanti del rispetto della Costituzione come si evince all'art. XVIII disp. trans. e finali e all'art. 54 Cost. (gli strumenti che potrebbero usare per salvaguardarla sono quelli citati agli articoli sopra elencati). I cittadini hanno permesso ai partiti politici di impossessarsi della politica soprattutto continuando a legittimarli col VOTO ! La Costituzione non è responsabile di tale passività e direi anche della complicità dei cittadini.
Secondo punto:
"La Costituzione non prevede referendum propositivi, ma solo abrogativi con il quorum. Il cittadino che rappresenta la "volontà popolare" così celebrata nella Costituzione, non può proporre nulla, solo cancellare."
Il quorum è sicuramente da eliminare perché abbiamo visto che danni ha provocato sempre per mezzo dei partiti ma anche dei cittadini che se ne fottono della politica e di decidere anche quando sono chiamati a decidere.
La nostra Costituzione prevede anche il referendum confermativo costituzionale facoltativo (art. 138) e non ha nessun quorum. Detto articolo ha un neo da eliminare... quello che eviterebbe il referendum se la legge approvata dal parlamento venisse deliberata in seconda votazione con i 2/3 dei voti dei membri di entrambe le camere. Teniamo in considerazione che da come i politici stanno smerdando la politica pare sempre più difficile avere una tale maggioranza parlamentare (2/3 dei deputati e dei senatori) anche se si sono inventati il bipolarismo.
Il punto da evidenziare che mi sono reso conto è molto difficile per la gente comprenderlo (questo vale anche per chi sostiene la democrazia diretta - io parlo chiaro e tondo) è che hanno reso impraticabile ai cittadini l'utilizzo sia del referendum abrogativo e sia di quello confermativo costituzionale ! Ed anche questo fatto non dipende dalla Costituzione... ma dalla legge attuativa di tali strumenti che è la legge 352/70 (v. questa cazzo di petizione che sembra non essere capita dagli italioti)
In sostanza... se la Costituzione prevede il referendum abrogativo e confermativo costituzionale e la legge attuativa impedisce ai cittadini di utilizzarli il difetto/problema non è nella Costituzione ma nella legge che ha attuato i principi in essa esposti !
La legge 352/70 prevede che 10 cittadini (minimo consentito) possono formare il comitato proponente dei referendum previsti... ma poi obbliga tale comitato a presentare le 500.000 firme richieste in soli tre mesi di tempo... pure AUTENTICATE , ed un iter di controllo, raccolta e validazione delle firme ASSURDO ! Qualcuno è in grado di spiegarmi come cazzo possono, 10 normalissimi cittadini, pur essendo sovrani, raccogliere 500.000 firme autenticate in soli 3 mesi ? Qualcuno ci ha mai provato ? Io CONOSCO chi ci ha provato e ho già detto come è andata a finire. La gente sbraita contro i partiti e non ha ancora capito che di tali referendum se ne sono impossessati i partiti da quando hanno emanato la sua legge attuativa ! Che cazzo sbraitate a fare ? Siete voi, cittadini lamentatori, o desiderosi di buttare nel cesso la costituzione per rifarla di sana pianta, a volere che i partiti siano ancora padroni dei referendum !
Non è che, per caso, c'è la solita puzza di propaganda per cercare di entrare nelle stanze dei bottoni ed unirsi ai mangioni ? Per poi utilizzare i referendum come hanno sempre fatto finora i partiti ?
Quindi anche se introducessimo nella Costituzione tutti i referendum possibili ed immaginabili di questo mondo occorrerà poi sempre una legge attuativa che ne regolamenti le modalità di utilizzo e saremo punto accapo ! Chiaro il concetto ?
Se da una parte è vero che la costituzione italiana prevede ai cittadini il referendum abrogativo di legge ordinaria, da un'altra parte abbiamo visto che anche quando i cittadini si sono espressi i partiti hanno fatto sempre come cazzo hanno voluto reintroducendo gli oggetti della legge abrogata dai cittadini che più gli interessavano. Questo a conferma che non dipende da come è fatta una Costituzione ! Ma dal rispetto nei confronti di essa tanto dei politici quanto dei cittadini ! Non è colpa della Costituzione se i rappresentanti non si adeguano ai risultati referendari ma dei cittadini che ancora votano e dei rappresentanti che se ne fottono ! Per evitare questo basterebbe che nella legge attuativa dei referendum fosse chiaramente fatto divieto al parlamento di reintrodurre una legge abrogata dal popolo se non a determinate condizioni ! Avete provato a leggere questa cazzo di petizione ?
Per chiudere la questione referendum faccio riferimento a quanto una volta già avevo espresso:
Con la nostra Costituzione potremmo addirittura superare la SVIZZERA !
Prendendo essa come riferimento (perché è la nazione con una democrazia più avanzata e con una democrazia diretta riconosciuta ed attuata da tempo - anno 1874), a livello federale non esiste quorum ai referendum ma esiste la "doppia maggioranza". Se un referendum non è approvato dalla maggioranza dei cittadini e dalla maggioranza dei cantoni non è valido (la doppia maggioranza equivale ad un quorum).
In Svizzera non esiste il referendum abrogativo... in Italia si... ed ho già evidenziato cosa lo ha praticamente vanificato.
In Svizzera i cittadini possono evitare che entri in vigore una legge attraverso il referendum confermativo facoltativo. La legge approvata dal parlamento svizzero non entra in vigore subito ma rimane per 100 giorni in sospeso. Se entro i 100 giorni i cittadini non chiedono referendum confermativo la legge entra in vigore e gli svizzeri se la devono ciucciare in seguito perché non la possono abrogare. In Italia una legge, se gli italioti avessero compreso come è stato regolamentato il referendum abrogativo e come invece dovrebbe essere regolamentato, la potrebbero eliminare quando vorrebbero. Se noi riuscissimo ad introdurre il referendum confermativo facoltativo saremmo più avvantaggiati degli svizzeri.
Riguardo al referendum propositivo (che permette al popolo di imporre leggi), se si modificasse quella merda di legge 352/70, lo si potrebbe introdurre senza particolari e complicate aggiunte ad eventuale legge attuativa (che potrebbe essere sempre la 352/70 modificata), perché già la nostra costituzione prevede la presentazione di disegni di legge di iniziativa popolare. Sarebbe un referendum che verrebbe sicuramente poco usato, proprio come in Svizzera sono poco usati i referendum revocatori (o revocativi) e quelli finanziari. Sapendo, i nostri cari rappresentanti, che il popolo può disporre del referendum propositivo forse discuterebbero i disegni di legge presentati ai sensi dell'art. 71 comma 2 cost., dando loro la precedenza, e farebbero meno i furbi in caso di diniego poco convincente al disegno di legge presentato dal popolo.
In quanto al fatto espresso che il popolo non può proporre leggi, ma solo abrogarle, mi pare che non sia affatto vero (v. il citato comma 2 art. 71 Cost.). Anche in questo caso credo che basterebbe qualche modifica alla legge attuativa del principio costituzionale esposto per preparare il campo ad un eventuale inserimento di referendum propositivo (da usarsi come ultima tappa ed in caso estremo però, o da deterrente... non come regola legislativa popolare... altrimenti sono sicuro che il popolo proporrà ben poche leggi) ed ancora una volta chiedo se avete letto questa cazzo di petizione !
No ! Noi dobbiamo sempre inventare tutto e rifare tutto di sana pianta (come se fosse facile) per non cambiare in realtà mai un cazzo !
Non è che, per caso, c'è la solita puzza di propaganda per cercare di entrare nelle stanze dei bottoni ed unirsi ai mangioni ?
No perché se così fosse affanculo Grillo e tutti gli altri furboni che devono ancora comprendere cosa è davvero la democrazia diretta !
Terzo punto:
"Il cittadino non può votare per un candidato, i segretari di partito decidono per lui chi sarà senatore o deputato."
L'art. 56 comma 1 Cost. recita:
"La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto."
L'art. 58 comma 1 Cost. recita:
"I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età."
Vorrei che Grillo spiegasse cosa c'entra la Costituzione col fatto che i rappresentanti sono scelti, in realtà, dai partiti anziché dai cittadini.
Qui mi dilungherò un pochino più del solito perché credo sia importantissimo comprendere l'importanza che deve avere un sistema elettorale in una democrazia.
Anche quanto esposto agli articoli sopra citati della Costituzione italiana necessitava di una legge attuativa, ovvero di una legge elettorale che determinasse le modalità e le procedure per la scelta e l'elezione dei rappresentanti del popolo. La legge elettorale esisteva ancor prima dell'entrata in vigore della Costituzione italiana, perché il parlamento esisteva anche prima del 1948.
Nella vicina Svizzera, l'unica nazione al mondo con una democrazia più avanzata, esistono i rappresentanti del popolo, che fanno le stesse identiche cose che fanno i nostri.
Le leggi elettorali italiane non hanno in realtà mai permesso al popolo di scegliere i suoi rappresentanti, perché i candidati venivano scelti comunque dai partiti, poi proposti ai cittadini. I cittadini erano quindi costretti a scegliere fra due o tre candidati imposti. La differenza fra le leggi elettorali precedenti e quella attuale è importantissima, anche se, per la ragione sopra esposta è marginale.
Mentre prima non si poteva forse ipotizzare l'illegittimità della legge elettorale (anti-costituzionalità), perché comunque il cittadino poteva indicare sulla scheda elettorale il nominativo del candidato, quindi eleggere il candidato direttamente (artt. 56 e 58 Cost.), adesso l'ipotesi di incostituzionalità dell'attuale legge elettorale è palese ! perché il cittadino, come lascia intendere Grillo, può indicare soltanto partiti o coalizioni di partiti... e non il candidato (che sarà poi scelto dai partiti).
Ora il problema è: Chi determina la legittimità costituzionale di una legge ? Solo la Corte costituzionale (artt. 134 e 136 Cost.) ma la corte costituzionale come opera ? Le funzioni della Corte costituzionale sono stabilite anch'esse da una legge, fatta però dai partiti (Legge 87/53), che esclude i cittadini dall'adire direttamente la corte.
Da chi è formata, inoltre, la corte costituzionale ? La maggioranza dei suoi membri è scelta dai partiti ! (art. 135 cost.)... ma se i partiti non sono strutturati come esposto nella costituzione (art. 49), perché non esiste ancora una legge che ne definisca la struttura democratica e la trasparenza, e le leggi elettorali anche, possiamo ben capire perché una legge palesemente illegittima permane !... guarda caso quella elettorale ! Non vi sembra strano che una legge più volte ripresentata dal parlamento (lodo Maccanico, poi divenuto lodo Schifani, poi divenuto lodo Alfano) sia stata bocciata dalla corte costituzionale la seconda volta con soli 3 voti di scarto ? (9 giudici contro 6 - sul totale di 15 giudici).
Il modo in cui devono essere scelti i rappresentanti del popolo è fondamentale perché questi, oltre a scegliere e revocare altre alte cariche istituzionali di rilievo devono comunque svolgere una funzione importante (fare le leggi ed applicarle) più di quanto possano fare i cittadini pur avendo poteri e strumenti maggiori di quelli dei rappresentanti eletti.
Non vorremo mica pensare che la democrazia diretta preveda un continuo proporre, confermare ed abrogare leggi da parte dei cittadini per caso ?
La democrazia diretta (la sovranità del popolo) consente al popolo di controllare e correggere eventualmente le attività dei suoi rappresentanti, e per questo sono necessari al popolo determinati strumenti e poteri, ma non certo perché il popolo si sostituisca ai suoi rappresentanti ! A che servirebbero altrimenti i rappresentanti ? Chi avrebbe il tempo ed i mezzi per sostituirsi a loro ?
Siccome i rappresentanti dovranno continuare a svolgere le funzioni di sempre, con un potere inferiore a quello del popolo, devono essere anche scelti secondo i criteri tracciati dai padri costituenti, ed ancora una volta ripeto che la Costituzione italiana non c'entra nulla con quanto in realtà si riscontra... la colpa è dei cittadini che continuano a votare con un simile sistema elettorale ed una simile struttura dei partiti politici !
Come ripeto... io non posso certo dichiarare illegittima una legge, perché tale compito è stato affidato ad un'organo che non posso adire neppure direttamente (sempre per colpa di una legge, e non della Costituzione) MA NON SONO UN CRETINO ! So leggere l'italiano e so comprendere benissimo quando una legge è palesemente illegittima... quindi se mi si viene imposto di votare un partito anziché chi voglio io... NON VOTO !!
Che cazzo mi fanno ? Che cazzo farebbero a milioni di italiani ?????
Ripeto anche in questo caso:
Non è che, per caso, c'è la solita puzza di propaganda per cercare di entrare nelle stanze dei bottoni ed unirsi ai mangioni ?
Quarto ed ultimo punto:
"La Costituzione non garantisce la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, questo è un fatto,"
Non solo la Costituzione prevede la partecipazione dei cittadini alla vita politica (v. art. 3 comma 2 Cost., oltre a quelli già elencati al primo punto) ma lo prevede, a livello locale maggiormente, pure una legge che esiste da ben 21 anni ! ancora disattesa o raggirata dalla stragrande maggioranza degli amministratori eletti e snobbata pure, e soprattutto, dai cittadini !
Legge di cui Grillo a quanto pare se ne fotte (Dlgs 267/00 che ha modificato e perfezionato la legge 142/90).
Ho usato il termine "prevede" in luogo del termine "garantisce" perché la Costituzione non deve garantire proprio nulla, essendo essa un insieme di principi da attuare con opportune leggi.
Sono le leggi a dover garantire l'applicazione ed il rispetto dei principi costituzionali e queste devono essere in armonia con la Costituzione (artt. 134 e 136 cost.).
CONCLUSIONI:
Sono perfettamente d'accordo che una Costituzione debba essere approvata dal popolo e che debba essere modificata nel tempo (lo prevede la costituzione stessa all'art. 138)... ma non prima di avere ficcato in testa tanto ai cittadini elettori quanto ai cittadini "eletti" che a nulla serve modificarla ed approvarla se poi si lascia che siano sempre i soliti ad applicarla e a calpestarla. Bisogna far comprendere che tanto gli uni quanto gli altri la devono rispettare e pretenderne la corretta applicazione... pena la sfiducia dell'intero sistema espressa dai cittadini sovrani, a cominciare, dal rifiuto della scheda elettorale alle elezioni periodiche dei rappresentanti.
Credo inoltre che prima di cambiare la Costituzione occorra innanzitutto conoscerla bene e poi utilizzare la parte buona di essa (che a mio avviso c'è) per proporre delle modifiche fattibili e con estrema cautela nei punti più congeniali, senza cercare ed evidenziare in essa dei difetti che non esistono... io non me la sento di ritenere i 75 padri costituenti degli inetti.
Forse è meglio concentrarsi nel cambiare un semplice Statuto comunale... anziché la Costituzione italiana... perché credo che ci sarebbero molte più probabilità di riuscita nell'Iniziare dai Comuni, e sarebbe anche meglio leggerla bene la Costituzione italiana.
Io non ho nessuna ambizione particolare e quindi dico quello che mi sento di esprimere senza dovere essere approvato da nessuno, tanto meno da politici o aspiranti tali... se non ho postato questo parere nel Blog di Beppe Grillo è solo perché ci avevo provato già una volta per una questione molto più semplice (riguardava l'elezione del Presidente del Consiglio ed i suoi poteri) ed il mio commento non era mai stato pubblicato.
Io mi esprimo ma non elemosino un cazzo a nessuno... fosse pure Gesù Cristo in persona.
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"Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità."
Art. 71 comma 2:
"Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli."
Art. 75 comma 1:
"È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali."
Art. 138 comma 2:
"Le leggi stesse (costituzionali o di revisione costituzionale - nda) sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Art. 102 comma 3:
"La legge regola i casi e le forme della partecipazione diretta del popolo all'amministrazione della giustizia."
Art. 118 comma 4:
"Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà."
Art. 123 comma 3:
"Lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi."
A conclusione di questo primo punto... è assolutamente scorretto e fuorviante affermare che la Costituzione italiana abbia conferito ai partiti un egemonia assoluta, o che lo lasci intendere, anche se di fatto è così.... come è pure scorretto e fuorviante affermare che i cittadini sono esclusi dalla cosa pubblica, perché non mi par proprio.
I partiti si sono INDEBITAMENTE impossessati di un'egemonia che a mio avviso è la conseguenza del continuo disinteresse e della continua passività dei cittadini che sono anch'essi in qualche modo garanti del rispetto della Costituzione come si evince all'art. XVIII disp. trans. e finali e all'art. 54 Cost. (gli strumenti che potrebbero usare per salvaguardarla sono quelli citati agli articoli sopra elencati). I cittadini hanno permesso ai partiti politici di impossessarsi della politica soprattutto continuando a legittimarli col VOTO ! La Costituzione non è responsabile di tale passività e direi anche della complicità dei cittadini.
Secondo punto:
"La Costituzione non prevede referendum propositivi, ma solo abrogativi con il quorum. Il cittadino che rappresenta la "volontà popolare" così celebrata nella Costituzione, non può proporre nulla, solo cancellare."
Il quorum è sicuramente da eliminare perché abbiamo visto che danni ha provocato sempre per mezzo dei partiti ma anche dei cittadini che se ne fottono della politica e di decidere anche quando sono chiamati a decidere.
La nostra Costituzione prevede anche il referendum confermativo costituzionale facoltativo (art. 138) e non ha nessun quorum. Detto articolo ha un neo da eliminare... quello che eviterebbe il referendum se la legge approvata dal parlamento venisse deliberata in seconda votazione con i 2/3 dei voti dei membri di entrambe le camere. Teniamo in considerazione che da come i politici stanno smerdando la politica pare sempre più difficile avere una tale maggioranza parlamentare (2/3 dei deputati e dei senatori) anche se si sono inventati il bipolarismo.
Il punto da evidenziare che mi sono reso conto è molto difficile per la gente comprenderlo (questo vale anche per chi sostiene la democrazia diretta - io parlo chiaro e tondo) è che hanno reso impraticabile ai cittadini l'utilizzo sia del referendum abrogativo e sia di quello confermativo costituzionale ! Ed anche questo fatto non dipende dalla Costituzione... ma dalla legge attuativa di tali strumenti che è la legge 352/70 (v. questa cazzo di petizione che sembra non essere capita dagli italioti)
In sostanza... se la Costituzione prevede il referendum abrogativo e confermativo costituzionale e la legge attuativa impedisce ai cittadini di utilizzarli il difetto/problema non è nella Costituzione ma nella legge che ha attuato i principi in essa esposti !
La legge 352/70 prevede che 10 cittadini (minimo consentito) possono formare il comitato proponente dei referendum previsti... ma poi obbliga tale comitato a presentare le 500.000 firme richieste in soli tre mesi di tempo... pure AUTENTICATE , ed un iter di controllo, raccolta e validazione delle firme ASSURDO ! Qualcuno è in grado di spiegarmi come cazzo possono, 10 normalissimi cittadini, pur essendo sovrani, raccogliere 500.000 firme autenticate in soli 3 mesi ? Qualcuno ci ha mai provato ? Io CONOSCO chi ci ha provato e ho già detto come è andata a finire. La gente sbraita contro i partiti e non ha ancora capito che di tali referendum se ne sono impossessati i partiti da quando hanno emanato la sua legge attuativa ! Che cazzo sbraitate a fare ? Siete voi, cittadini lamentatori, o desiderosi di buttare nel cesso la costituzione per rifarla di sana pianta, a volere che i partiti siano ancora padroni dei referendum !
Non è che, per caso, c'è la solita puzza di propaganda per cercare di entrare nelle stanze dei bottoni ed unirsi ai mangioni ? Per poi utilizzare i referendum come hanno sempre fatto finora i partiti ?
Quindi anche se introducessimo nella Costituzione tutti i referendum possibili ed immaginabili di questo mondo occorrerà poi sempre una legge attuativa che ne regolamenti le modalità di utilizzo e saremo punto accapo ! Chiaro il concetto ?
Se da una parte è vero che la costituzione italiana prevede ai cittadini il referendum abrogativo di legge ordinaria, da un'altra parte abbiamo visto che anche quando i cittadini si sono espressi i partiti hanno fatto sempre come cazzo hanno voluto reintroducendo gli oggetti della legge abrogata dai cittadini che più gli interessavano. Questo a conferma che non dipende da come è fatta una Costituzione ! Ma dal rispetto nei confronti di essa tanto dei politici quanto dei cittadini ! Non è colpa della Costituzione se i rappresentanti non si adeguano ai risultati referendari ma dei cittadini che ancora votano e dei rappresentanti che se ne fottono ! Per evitare questo basterebbe che nella legge attuativa dei referendum fosse chiaramente fatto divieto al parlamento di reintrodurre una legge abrogata dal popolo se non a determinate condizioni ! Avete provato a leggere questa cazzo di petizione ?
Per chiudere la questione referendum faccio riferimento a quanto una volta già avevo espresso:
Con la nostra Costituzione potremmo addirittura superare la SVIZZERA !
Prendendo essa come riferimento (perché è la nazione con una democrazia più avanzata e con una democrazia diretta riconosciuta ed attuata da tempo - anno 1874), a livello federale non esiste quorum ai referendum ma esiste la "doppia maggioranza". Se un referendum non è approvato dalla maggioranza dei cittadini e dalla maggioranza dei cantoni non è valido (la doppia maggioranza equivale ad un quorum).
In Svizzera non esiste il referendum abrogativo... in Italia si... ed ho già evidenziato cosa lo ha praticamente vanificato.
In Svizzera i cittadini possono evitare che entri in vigore una legge attraverso il referendum confermativo facoltativo. La legge approvata dal parlamento svizzero non entra in vigore subito ma rimane per 100 giorni in sospeso. Se entro i 100 giorni i cittadini non chiedono referendum confermativo la legge entra in vigore e gli svizzeri se la devono ciucciare in seguito perché non la possono abrogare. In Italia una legge, se gli italioti avessero compreso come è stato regolamentato il referendum abrogativo e come invece dovrebbe essere regolamentato, la potrebbero eliminare quando vorrebbero. Se noi riuscissimo ad introdurre il referendum confermativo facoltativo saremmo più avvantaggiati degli svizzeri.
Riguardo al referendum propositivo (che permette al popolo di imporre leggi), se si modificasse quella merda di legge 352/70, lo si potrebbe introdurre senza particolari e complicate aggiunte ad eventuale legge attuativa (che potrebbe essere sempre la 352/70 modificata), perché già la nostra costituzione prevede la presentazione di disegni di legge di iniziativa popolare. Sarebbe un referendum che verrebbe sicuramente poco usato, proprio come in Svizzera sono poco usati i referendum revocatori (o revocativi) e quelli finanziari. Sapendo, i nostri cari rappresentanti, che il popolo può disporre del referendum propositivo forse discuterebbero i disegni di legge presentati ai sensi dell'art. 71 comma 2 cost., dando loro la precedenza, e farebbero meno i furbi in caso di diniego poco convincente al disegno di legge presentato dal popolo.
In quanto al fatto espresso che il popolo non può proporre leggi, ma solo abrogarle, mi pare che non sia affatto vero (v. il citato comma 2 art. 71 Cost.). Anche in questo caso credo che basterebbe qualche modifica alla legge attuativa del principio costituzionale esposto per preparare il campo ad un eventuale inserimento di referendum propositivo (da usarsi come ultima tappa ed in caso estremo però, o da deterrente... non come regola legislativa popolare... altrimenti sono sicuro che il popolo proporrà ben poche leggi) ed ancora una volta chiedo se avete letto questa cazzo di petizione !
No ! Noi dobbiamo sempre inventare tutto e rifare tutto di sana pianta (come se fosse facile) per non cambiare in realtà mai un cazzo !
Non è che, per caso, c'è la solita puzza di propaganda per cercare di entrare nelle stanze dei bottoni ed unirsi ai mangioni ?
No perché se così fosse affanculo Grillo e tutti gli altri furboni che devono ancora comprendere cosa è davvero la democrazia diretta !
Terzo punto:
"Il cittadino non può votare per un candidato, i segretari di partito decidono per lui chi sarà senatore o deputato."
L'art. 56 comma 1 Cost. recita:
"La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto."
L'art. 58 comma 1 Cost. recita:
"I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età."
Vorrei che Grillo spiegasse cosa c'entra la Costituzione col fatto che i rappresentanti sono scelti, in realtà, dai partiti anziché dai cittadini.
Qui mi dilungherò un pochino più del solito perché credo sia importantissimo comprendere l'importanza che deve avere un sistema elettorale in una democrazia.
Anche quanto esposto agli articoli sopra citati della Costituzione italiana necessitava di una legge attuativa, ovvero di una legge elettorale che determinasse le modalità e le procedure per la scelta e l'elezione dei rappresentanti del popolo. La legge elettorale esisteva ancor prima dell'entrata in vigore della Costituzione italiana, perché il parlamento esisteva anche prima del 1948.
Nella vicina Svizzera, l'unica nazione al mondo con una democrazia più avanzata, esistono i rappresentanti del popolo, che fanno le stesse identiche cose che fanno i nostri.
Le leggi elettorali italiane non hanno in realtà mai permesso al popolo di scegliere i suoi rappresentanti, perché i candidati venivano scelti comunque dai partiti, poi proposti ai cittadini. I cittadini erano quindi costretti a scegliere fra due o tre candidati imposti. La differenza fra le leggi elettorali precedenti e quella attuale è importantissima, anche se, per la ragione sopra esposta è marginale.
Mentre prima non si poteva forse ipotizzare l'illegittimità della legge elettorale (anti-costituzionalità), perché comunque il cittadino poteva indicare sulla scheda elettorale il nominativo del candidato, quindi eleggere il candidato direttamente (artt. 56 e 58 Cost.), adesso l'ipotesi di incostituzionalità dell'attuale legge elettorale è palese ! perché il cittadino, come lascia intendere Grillo, può indicare soltanto partiti o coalizioni di partiti... e non il candidato (che sarà poi scelto dai partiti).
Ora il problema è: Chi determina la legittimità costituzionale di una legge ? Solo la Corte costituzionale (artt. 134 e 136 Cost.) ma la corte costituzionale come opera ? Le funzioni della Corte costituzionale sono stabilite anch'esse da una legge, fatta però dai partiti (Legge 87/53), che esclude i cittadini dall'adire direttamente la corte.
Da chi è formata, inoltre, la corte costituzionale ? La maggioranza dei suoi membri è scelta dai partiti ! (art. 135 cost.)... ma se i partiti non sono strutturati come esposto nella costituzione (art. 49), perché non esiste ancora una legge che ne definisca la struttura democratica e la trasparenza, e le leggi elettorali anche, possiamo ben capire perché una legge palesemente illegittima permane !... guarda caso quella elettorale ! Non vi sembra strano che una legge più volte ripresentata dal parlamento (lodo Maccanico, poi divenuto lodo Schifani, poi divenuto lodo Alfano) sia stata bocciata dalla corte costituzionale la seconda volta con soli 3 voti di scarto ? (9 giudici contro 6 - sul totale di 15 giudici).
Il modo in cui devono essere scelti i rappresentanti del popolo è fondamentale perché questi, oltre a scegliere e revocare altre alte cariche istituzionali di rilievo devono comunque svolgere una funzione importante (fare le leggi ed applicarle) più di quanto possano fare i cittadini pur avendo poteri e strumenti maggiori di quelli dei rappresentanti eletti.
Non vorremo mica pensare che la democrazia diretta preveda un continuo proporre, confermare ed abrogare leggi da parte dei cittadini per caso ?
La democrazia diretta (la sovranità del popolo) consente al popolo di controllare e correggere eventualmente le attività dei suoi rappresentanti, e per questo sono necessari al popolo determinati strumenti e poteri, ma non certo perché il popolo si sostituisca ai suoi rappresentanti ! A che servirebbero altrimenti i rappresentanti ? Chi avrebbe il tempo ed i mezzi per sostituirsi a loro ?
Siccome i rappresentanti dovranno continuare a svolgere le funzioni di sempre, con un potere inferiore a quello del popolo, devono essere anche scelti secondo i criteri tracciati dai padri costituenti, ed ancora una volta ripeto che la Costituzione italiana non c'entra nulla con quanto in realtà si riscontra... la colpa è dei cittadini che continuano a votare con un simile sistema elettorale ed una simile struttura dei partiti politici !
Come ripeto... io non posso certo dichiarare illegittima una legge, perché tale compito è stato affidato ad un'organo che non posso adire neppure direttamente (sempre per colpa di una legge, e non della Costituzione) MA NON SONO UN CRETINO ! So leggere l'italiano e so comprendere benissimo quando una legge è palesemente illegittima... quindi se mi si viene imposto di votare un partito anziché chi voglio io... NON VOTO !!
Che cazzo mi fanno ? Che cazzo farebbero a milioni di italiani ?????
Ripeto anche in questo caso:
Non è che, per caso, c'è la solita puzza di propaganda per cercare di entrare nelle stanze dei bottoni ed unirsi ai mangioni ?
Quarto ed ultimo punto:
"La Costituzione non garantisce la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, questo è un fatto,"
Non solo la Costituzione prevede la partecipazione dei cittadini alla vita politica (v. art. 3 comma 2 Cost., oltre a quelli già elencati al primo punto) ma lo prevede, a livello locale maggiormente, pure una legge che esiste da ben 21 anni ! ancora disattesa o raggirata dalla stragrande maggioranza degli amministratori eletti e snobbata pure, e soprattutto, dai cittadini !
Legge di cui Grillo a quanto pare se ne fotte (Dlgs 267/00 che ha modificato e perfezionato la legge 142/90).
Ho usato il termine "prevede" in luogo del termine "garantisce" perché la Costituzione non deve garantire proprio nulla, essendo essa un insieme di principi da attuare con opportune leggi.
Sono le leggi a dover garantire l'applicazione ed il rispetto dei principi costituzionali e queste devono essere in armonia con la Costituzione (artt. 134 e 136 cost.).
CONCLUSIONI:
Sono perfettamente d'accordo che una Costituzione debba essere approvata dal popolo e che debba essere modificata nel tempo (lo prevede la costituzione stessa all'art. 138)... ma non prima di avere ficcato in testa tanto ai cittadini elettori quanto ai cittadini "eletti" che a nulla serve modificarla ed approvarla se poi si lascia che siano sempre i soliti ad applicarla e a calpestarla. Bisogna far comprendere che tanto gli uni quanto gli altri la devono rispettare e pretenderne la corretta applicazione... pena la sfiducia dell'intero sistema espressa dai cittadini sovrani, a cominciare, dal rifiuto della scheda elettorale alle elezioni periodiche dei rappresentanti.
Credo inoltre che prima di cambiare la Costituzione occorra innanzitutto conoscerla bene e poi utilizzare la parte buona di essa (che a mio avviso c'è) per proporre delle modifiche fattibili e con estrema cautela nei punti più congeniali, senza cercare ed evidenziare in essa dei difetti che non esistono... io non me la sento di ritenere i 75 padri costituenti degli inetti.
Forse è meglio concentrarsi nel cambiare un semplice Statuto comunale... anziché la Costituzione italiana... perché credo che ci sarebbero molte più probabilità di riuscita nell'Iniziare dai Comuni, e sarebbe anche meglio leggerla bene la Costituzione italiana.
Io non ho nessuna ambizione particolare e quindi dico quello che mi sento di esprimere senza dovere essere approvato da nessuno, tanto meno da politici o aspiranti tali... se non ho postato questo parere nel Blog di Beppe Grillo è solo perché ci avevo provato già una volta per una questione molto più semplice (riguardava l'elezione del Presidente del Consiglio ed i suoi poteri) ed il mio commento non era mai stato pubblicato.
Io mi esprimo ma non elemosino un cazzo a nessuno... fosse pure Gesù Cristo in persona.
AGGIORNAMENTO AL 7 FEBBRAIO 2013
Il Beppe Grillo è stato più volte invitato a sostenere il disegno di legge costituzionale di iniziativa popolare "Quorum Zero e Più Democrazia" ... ma se ne è sempre FOTTUTO e non ne ha MAI fatto menzione da nessuna parte (suo Blog e piazze di Italia). Ero presente col banchetto di raccolta firme ad Alessandria quando è venuto il 4 maggio 2012 in occasione della campagna elettorale alle comunali, ed è stato invitato a segnalare almeno il banchetto di raccolta firme ... Niet !
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Ciao Bruno! Tutto molto interesante. Come al solito.
RispondiEliminaGrazie delle tue analisi!
Gino Camillo
Mi fa piacere che le abbia gradite Gino. Ciao :-)
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