lunedì 24 agosto 2009

Comitato "Democrazia Diretta e Autogoverno" - Bozza dello Statuto

Controllare e denunciare le pubbliche amministrazioni e le rappresentanze elette che abusano della fiducia dei cittadini sovrani ed elettori è un doveroso atto di ogni singolo cittadino... per il benessere collettivo e la reale crescita dell'intera nazione.

Questo Comitato di cittadini, ancora da costituirsi è, in sostanza, una rappresentanza di cittadini elettori parallela alla rappresentanza di cittadini eletti che ha lo scopo di controllare ed, eventualmente, contrastare l'operato e le decisioni prese dalle rappresentanza elette.

Il controllo ed il contrasto di tali decisioni (a livello comunale, provinciale, regionale e, successivamente nazionale) sarà effettuato da singoli Comitati che si costituiranno nei vari Comuni, fino a costituire un unico e numeroso Comitato in grado di estendere il controllo ed il contrasto anche a livello nazionale.

Tale controllo e contrasto, non necessariamente capillare, sarà esercitato nella più assoluta legalità e legittimità, ogniqualvolta le rappresentanze elette proporranno o prenderanno delle decisioni che contrastino la sovranità popolare.

Saranno considerate contrarie alla sovranità popolare dal Comitato, tutte le proposte e le decisioni delle rappresentanze elette che non terranno conto delle richieste presentate dal Comitato, anche attraverso i singoli Comitati locali, attraverso Petizioni (art. 50 Cost.), Proposte di legge di iniziativa popolare (art. 71 Cost.), Referendum abrogativi (art. 75 Cost.) e Referendum abrogativi delle Leggi di revisione Costituzionale (art. 138 Cost.).

Il Comitato userà, come strumento di valutazione, la Costituzione italiana.

Il Comitato si basa, tassativamente, sulla ferma e solida convinzione che la democrazia senza alcun controllo sulle rappresentanza elette non potrà mai esistere.

Il Comitato si basa inoltre sulla ferma e solida convinzione che non si può esercitare nessun controllo delle rappresentanza elette all'interno di esse, ovvero candidandosi ad ogni tipo di elezione, ma bensì rimanendo al di fuori e neutrali al sistema politico rappresentativo.

Non potranno essere quindi membri del Comitato:
- i cittadini eletti a qualsiasi carica di rappresentanza;
- i cittadini che si candidano a qualsiasi tipo di elezione per ricoprire una qualsiasi carica di rappresentanza, sia essa a livello comunale, provinciale, regionale, nazionale, ad esclusione, in quanto già neutrali, dei cittadini facenti parte dell'Organo Giudiziario.

Non sono ammessi i cittadini che si candidano a qualsiasi tipo di elezione per un palese conflitto di interessi (non si può controllare il controllore e, contemporaneamente farne parte, e non si può nemmeno sostenere che entrando all'interno delle rappresentanze elette si possano svolgere entrambe le funzioni di controllore e controllato).

- Possono far parte del Comitato, invece, i cittadini che fanno parte dell'elettorato attivo, per il semplice fatto che non si ritiene opportuno negare la libertà di voto a nessuno.

I cittadini convinti quindi che:
- entrando a far parte del sistema politico rappresentativo (a livello comunale, provinciale, regionale, nazionale) non si potrà mai cambiare nulla e non si potrà mai avere una democrazia:
- ritengono necessaria una forma di controllo sulle rappresentanza elette che stia al di fuori di esse.
- sono delusi o stanchi o sfiduciati di tutti gli schieramenti eletti, sia essi di estrema destra, centro/destra - destra - centro - centro/sinistra - sinistra - estrema/sinistra quindi apolitici, possono far parte del Comitato Democrazia Diretta e Autogoverno.

I membri che chiedono di essere iscritti al Comitato, anche nell'attuale forma virtuale, che non dichiarano spontaneamente l'eventuale appartenenza all'elettorato passivo o che intenderanno farvi parte, saranno cancellati senza alcun preavviso.

Si confida quindi nella presa di coscienza e nella correttezza degli iscritti ai quali si chiede spontaneamente di cancellarsi dal Comitato qualora non soddisfino i requisiti descritti e richiesti.

Fondatore e Presidente nazionale del Comitato è il sig. Bruno Aprile

Terminata la fase iniziale, che avrà raccolto sufficienti adesioni da dar luogo alla costuituzione dei primi Comitati locali, si studierà la stesura dell'Atto Costitutivo e dello Statuto, con la relativa nomina dei componenti del gruppo direttivo del Comitato nazionale, le cui cariche saranno distrubuite a rotazione con cadenza temporale da stabilire.

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