sabato 23 ottobre 2010

Politica e Giustizia - Separazione dei poteri

Ancora una volta sento la necessità di esprimere un aspetto importantissimo che viene sempre confuso, se non nascosto, dall'informazione che passa attraverso i soliti addetti ai lavori.

In Italia non esiste nessuno dei tre Organi di Stato che funzioni come si deve. Personalmente a me poco importano i conflitti interni alle istituzioni e ai poteri dello Stato... da cittadino mi rendo solo conto che i CITTADINI (e non i politici) sono colpiti, da sempre, da leggi ingiuste e dalla malagiustizia, alcuni dei quali ridotti sul lastrico fino al punto di togliersi la vita.

C'è da domandarsi perché non funziona nulla in Italia e se le responsabilità sono sempre e tutte della politica o dei governanti di turno.

Personalmente riscontro da esperienze dirette e da esperienze indirette (testimonianze anche documentate di tante persone - alcune delle quali denunciate anche su piattaforma Facebook) che i cittadini non hanno accesso diretto a nessun organo che possa garantirgli la Giustizia.

Il Consiglio Superiore della Magistratura ed il ruolo del Presidente della Repubblica che lo presiede e del Ministro della Giustizia che ha facoltà di attivarlo, quando ci sono in gioco lamentele, ricorsi ed esposti dei cittadini sembra un Istituto astratto... fantasma.

Il tutto si mobilità sempre e solo quando ci sono di mezzo beghe fra politici e funzionari di Stato. Sembra che queste Istituzioni siano fatte per la difesa della politica e dell'autonomia ed indipendenza dei vari poteri. Ai cittadini non pensa mai nessuno.

Sinceramente sono allibito da tutto ciò e continuo a ribadire che in una Democrazia, dove il popolo sulla carta è sovrano ma non lo è nella realtà, non può esistere nessun Organo di Stato non controllabile e correggibile dal popolo perché:

Gli appartenenti ai vari poteri, pur separati ed indipendenti che siano, potrebbero formare delle Caste attraverso le quali ognuna di esse mirerebbe agli interessi dei propri appartenenti.
Ognuno potrebbe approfittare del ruolo che ricopre e dell'autorità di cui investito.

Se prendiamo come riferimento la Costituzione italiana, quale legge fondamentale dello Stato ci accorgeremmo che:

1) Il legislatore deve legiferare in armonia con la Costituzione ed applicarla con onestà (artt. 134 e 136 Cost.) E NON LO FA;
2) Il Governo deve applicare con altrettanta onestà e premura le Leggi fatte dal legislatore (art. 95 Cost.) E NON LO FA
3) La Magistratura deve essere soggetta alla legge (art. 101 Cost.), pur essendo indipendente ed autonoma, e NON LO E' (perché spesso molti magistrati violano le leggi e non sono mai puniti).

Alla fine Uno da' la colpa all'Altro ma non pagano tanto i politici quanto i magistrati... coloro che subiscono e pagano soltanto sono sempre i cittadini a cui dovrebbero essere destinati i servizi di tutti i poteri dello Stato.

Se i Magistrati lamentano il fatto di essere costretti a seguire delle leggi ingiuste fatte dai politici ed i politici continuano a fare leggi ingiuste... il popolo... non riesce a comprendere che di questo passo non avrà mai né la sovranità e nemmeno l'adeguato servizio sperato dai vari poteri dello Stato?... Ovvero leggi giuste e giustizia?

Non è il caso che il popolo, dopo 63 anni trascorsi in cui TUTTI hanno fatto leggi ingiuste, che rimangono ingiuste anche dopo cambi di maggioranze e governi e i magistrati continuano a lamentare l'esistenza di tali leggi ingiuste, debba in qualche modo intervenire?

Se il peggiore dei mali è il legislatore, non dovrebbe, il popolo, orientarsi ad ottenere quel potere deliberativo e revocativo su qualsiasi carica istituzionale, con il supporto della Magistratura?
Non potrebbe, il popolo, avviare tale percorso attraverso la Democrazia Diretta, quale unico modo per ottenere la Sovranità effettiva?

23 ottobre 2010

Bruno Aprile - Locate Varesino (CO) - tel. 3472954867 - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta - http://comitatocittadinodemocraziadiretta.blogspot.com/

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