domenica 22 maggio 2011

Il cervello di molti politici ha abbandonato le loro scatole craniche



Potrebbe sembrare una campagna di parte la mia ma in realtà vuole portare l'attenzione sulla mediocrità di alcuni politici e sulla legge fondamentale della nostra repubblica:


Art. XVIII delle disposizioni transitorie e finali della Costituzione italiana (comma 4):"La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato."


Ultimamente dopo la Legge sul "legittimo impedimento", già esistente nel nostro ordinamento in quanto è un diritto di ogni cittadino (art. 420 ter del Codice di Procedura Penale), che prevede un'estensione dello stesso impedimento al presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri legata alle attività governative, le forze politiche di opposizione stanno accentuando una propaganda politica a dir poco stressante (personalmente ne ho pieni i coglioni di propagande politiche). Stanno forzando troppo la mano su quanto stabilisce la Costituzione italiana in merito all'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge.


Secondo questa legge, Il Presidente del Consiglio o un Ministro possono non comparire in aula a rispondere dei fatti ad essi imputati, chiedendo rinvii del processo fino ad un massimo di 18 mesi, in attesa di una legge Costituzionale che definisca definitivamente la questione, se questi invocano legittimo impedimento dovuto alle mansioni che svolgono fintanto che sono al Governo.


Parecchi politici che hanno ricoperto ruoli importanti nel Parlamento e nel Governo (quindi non semplici esponenti di partito che non hanno mai svolto una funzione di rilievo) usano citare l'art. 3 della Costituzione italiana per ritenere ingiusta la suddetta legge, fra l'altro sottoposta a referendum abrogativo fissato al 12 e 13 giugno 2011, il quale recita:
Art. 3  comma 1:"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."
Ma fin dal 1948 (anno di entrata in vigore della Costituzione stessa) non è assolutamente vero che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge perché chi svolge una determinata funzione all'interno del Parlamento è molto più uguale degli altri cittadini sulla carta sovrani:
Art. 68 della Cost.:"I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell'esercizio delle loro funzioni.
Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza.
Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza."
Questo articolo dimostra quanto detto e citare l'articolo 3 della Costituzione oltre ad essere fuorviante è indice di scarsa conoscenza della Costituzione che, nel caso di un politico di ruolo e visibilità mediatica, è inaccettabile e scoraggiante. Personalmente lo trovo pure idiota perché offende l'intelligenza umana.


L'art. 68 si applica chiaramente ai membri del Parlamento e non del Governo ma credo che tutta questa cagnara fatta da alcuni politici sia tutto fumo per buggerare la sovranità del popolo che non ha mai avuto voce in capitolo su certe interminabili dispute fra i membri degli Organi di Stato e serve solo a distogliere l'attenzione del popolo dalla realtà (che è e deve rimanere solo una vacca da mungere). Un presidente del consiglio infatti, una volta terminato il proprio mandato di primo ministro tornerebbe a far parte del parlamento e quindi sarebbe comunque immune da accuse, processi, etc. (v. art. 68 Cost.).


Il governo è nominato dal Parlamento! (poiché deve avere la fiducia da esso per operare) e il Parlamento a sua volta dovrebbe essere formato da cittadini scelti ed eletti dai cittadini elettori (anche se, invece, è formato da cittadini scelti e nominati dai partiti) e se il Governo è legittimato ad operare dal Parlamento non serve nessuna legge per permettergli di lavorare in santa pace. Basta la fiducia del Parlamento. Spetta ad esso, quindi, revocargliela se ne ha le ragioni (art. 94 commi 2 e 5).


A cosa serve una legge per estendere l'immunità di cui all'art. 68 Cost. anche al Governo? Serve solo a potenziare i poteri dei rappresentanti eletti a discapito della sovranità del popolo e della Democrazia ma questo non si deve dire al popolo che è invece meglio che creda alla favola che sia una manovra di un SINGOLO individuo che è entrato in politica per farsi le leggi ad personam ed evitare la galera (quando in galera in Italia non ci è MAI andato NESSUNO, né dentro e né fuori la politica, nonostante pesanti condanne in via definitiva).


Staremo comunque a vedere la Legge Costituzionale che sicuramente proporranno ancora e staremo a vedere se ci sarà anche una maggioranza parlamentare che prevederà i 2/3 dei membri di entrambe le Camere per evitare il referendum confermativo di cui all'art. 138 Cost. quando questa legge passerà favorevolmente in prima votazione.


Ci scommetto i coglioni che verrà tanto quella maggioranza parlamentare quanto la legge costituzionale che estenderà l'immunità ai membri del Governo... perché ho capito come "funziona" il sistema puramente rappresentativo italiano imposto da quattro furbi che hanno visto nella politica soltanto una gallina dalle uova d'oro.


Sono tutti loro, di comune accordo, a decidere maggioranze ed opposizioni  e quando devono alternarsi alla "guida" del paese, governando. I pochi dissidenti (all'interno dei partiti minori) non hanno numeri per contrastare tale disegno prestabilito da decenni da una Casta sempre più potente e totalitaria.


Solo con la Democrazia Diretta che renderà col tempo il Popolo realmente Sovrano si potranno limitare i danni ed evitare certe manovre subdole che stanno rendendo la politica italiana il teatrino più comico del MONDO.


Con un referendum rovocativo (o revocatorio) ad esempio il popolo potrebbe decidere se e quando mandare a casa un capo di governo, un ministro, un sindaco, un assessore, etc., e si eviterebbero queste scoccianti sceneggiate di facciata dei politici che non sono altro che specchi per le allodole (o pastura per somari).


Per dissolvere comunque ogni dubbio sulla mia appartenenza o schieramento (anche se non mi interessano i giudizi altrui perché io diffondo ciò che ritengo corretto si debba sapere e perché non ambisco a nessuna poltrona, quindi non mi servono consensi e/o voti facendo demagogia) io voterò a favore dell'abrogazione di tale norma ma non per i motivi elencati da questa mediocrità politica fasulla ed inciuciara ma bens^ perché è una legge che:


  1. Non è di alcun beneficio al cittadino (popolo).
  2. Rafforza il potere a chi ne ha già troppo, per essere in un paese dove la sovranità appartiene al popolo che non conta invece un cazzo
  3. Non rientra nelle priorità più immediate da affrontare... prima le leggi sulle necessità più urgenti della popolazione e poi quelle sui fastidiosi e assurdi contrasti all'interno di organi dello Stato che dovrebbero servire la popolazione anziché contendersi il potere.
Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta
http://comitatocittadinodemocraziadiretta.blogspot.com/

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione