martedì 11 ottobre 2011

Ma che concetto hanno gli italiani della democrazia ? - Manifestazioni di piazza

Che ogni manifestazione o protesta di piazza concedano qualche ora di sfogo ad alcuni (è necessario anche quello per far fronte alle brutture della vita) non ho nulla da obiettare...
Ma che si speri di cambiare qualcosa con le manifestazioni di piazza, anche ignorando i risultati NON ottenuti dopo tutte quelle che si sono consumate in Italia (sempre a spese degli italiani, in termini di denaro pubblico), significa continuare a nascondere la testa sotto terra come fanno gli struzzi ma anche personalizzare a proprio comodo il concetto di democrazia. 
Perché affermo questo ?
  1. Non è mai cambiato nulla dopo una protesta di piazza, fra l'altro sempre stigmatizzata come strumentalizzazione politica (infatti basta che si intrufoli qualche partito e la protesta perde già il suo valore perché definita strumentale da chi governa).
  2. Non è scritto da nessuna parte, nella Costituzione ad esempio, che la protesta e/o la manifestazione di piazza, ovvero esprimere liberamente il proprio pensiero con ogni mezzo (art. 21 Cost.), sia uno strumento del popolo per far cambiare rotta ai suoi "rappresentanti" o comunque vincolante per gli eletti (non tengono conto delle Petizioni perché non ancora regolamentate con legge ordinaria, seppur firmate da migliaia o decine di migliaia di cittadini, figuriamoci se tengono conto delle manifestazioni di piazza).
  3. Secondo i rappresentanti eletti e molti cittadini (lo dico perché sono una persona che discute con la gente con ogni mezzo ed in molte occasioni, anche quotidianamente), la democrazia implica la volontà di una maggioranza di persone (ed in Italia finora si è sempre deciso tutto, con la connivenza della popolazione, sulla base di maggioranze di cittadini eletti).
  4. Se le manifestazioni di piazza sono frequentate per la maggiore da cittadini NON eletti... quante persone dovrebbero scendere in piazza per pretendere che un governo o un parlamento "eletto" dai cittadini (o nominato dai partiti) riveda le proprie decisioni ? Se il corpo elettorale è formato da 52.000.000 di aventi diritto al voto dovrebbero scendere in piazza almeno 26.000.001 persone... secondo il ragionamento sopra esposto.
Con quali pretese o diritti, i pochi (rispetto all'elettorato) che scendono nelle piazze a protestare per una o per un'altra decisione presa dai loro rappresentanti, si vorrebbe ribaltare una decisione del governo o del parlamento ? O della giunta e/o consiglio comunale, provinciale, regionale ?

In questi casi (manifestazioni di piazza) chi protesta lamenta il fatto che la stragrande maggioranza dei loro connazionali o concittadini sono indifferenti, disinteressati alla politica, passivi, etc. mentre loro sono più attivi e consapevoli senza rendersi conto che questo ragionamento dovrebbe applicarsi anche per abolire il quorum dagli strumenti popolari più incisivi e vincolanti delle manifestazioni di piazza che sono i REFERENDUM.

In Italia c'è il quorum solo nel referendum abrogativo di legge ordinaria (art. 75 Cost.) e non c'è in quello confermativo facoltativo di legge costituzionale o di revisione costituzionale (art. 138 Cost.) e non è obbligatorio nei referendum comunali, provinciali o regionali (se introdotti nei rispettivi Statuti e Regolamenti).

Vorrei sapere perché quando si propone di abolire sto cazzo di quorum dall'art. 75 Cost. e dagli Statuti locali,  quando questo è previsto, o si chiede di introdurre altri tipi di referendum a livello locale attualmente inesistenti SENZA il quorum, moltissimi, fra coloro che scendono nelle piazze,  SCOMPAIONO ? Oppure dicono che il quorum è necessario ?

I casi sono due... per chi scende nelle piazze a manifestare per una o per altra questione:
  1. O lo fanno per sostenere i partiti che votano o per i quali simpatizzano senza sapere che si stanno  prestando ai giochi di Casta (ecco perché ritengo anch'io strumentali le manifestazioni indette dai partiti o in cui si accetta la presenza dei partiti).
  2. O sono degli emeriti imbecilli che non hanno per nulla alcun concetto chiaro della democrazia, che però reclamano e vorrebbero ripristinare (pur sapendo che non c'è mai stata in Italia e mai si raggiungerà di questo passo).
  3. Non ho mai visto una manifestazione di piazza incentrata sulla sovranità popolare negata ed ostacolata ... nessun gruppo protesta perché il popolo sia realmente sovrano mediante opportuni strumenti di democrazia diretta (in parte esistenti ma sempre negati o ostacolati). A livello locale sarebbe più facile per diversi motivi poiché esiste da oltre 20 anni una legge che ora è l'art. 8 del Dlgs 267/00 ... che se lo leggano gli appassionati rivoluzionari che fanno manifestazioni e si leggano pure gli Statuti ed i Regolamenti dei loro Comuni di residenza per verificare se tali strumenti previsti dalla Legge da decenni sono utilizzabili e vincolanti ... poi vediamo cosa avranno il coraggio di fare quei cittadini "PIU'" (?) attivi di tanti altri....

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