mercoledì 2 gennaio 2013

Un augurio a Equitalia ed allo Stato italiano

Qualcuno potrà rimanere anche perplesso perché in genere i fatti personali non si sbandierano volentieri ai quattro venti.

A me personalmente non fotte nulla dire pubblicamente questioni personali che riguardano la mia vita privata perché sono convinto che la gente deve conoscere a fondo il sistema di merda in cui ci hanno costretto coloro che si reputano persone più adatte a governare e fare le leggi.

Prima di arrivare al dunque una mia personale opinione che spiega le mie scelte.

Avevo aperto un'attività in proprio (ditta individuale) nel lontano 1986 ... che poi ho chiuso e riaperto perché ritengo opportuno, dato che so svolgere la mia attività professionale con un impegno che non passa inosservato, di poter scegliere quando lavorare alle dipendenze di qualcuno e quando lavorare in proprio (a seconda di cosa offre il mercato).
Io sono un sostenitore della cosiddetta Meritocrazia e assolutamente contrario alle raccomandazioni e al leccaculismo.

Siccome in Italia costa molto (in denaro) anche aprire una ditta individuale, ovvero avere un'attività in proprio, pensavo di poter tenere aperta l'attività anche quando decidevo di lavorare alle dipendenze di qualcuno ... per non spendere continuamente soldi di iscrizione, marche da bollo, etc. e attendere i lunghi tempi dell'assurda burocrazia italica.

La procedura per aprire un'attività in proprio è caratterizzata principalmente da due passi:
  1. Si apre una partita IVA all'ufficio delle entrate.
  2. Si va alla camera di commercio a dichiarare un'attività specifica.
La Camera di commercio comunica, d'ufficio, tutto all'INAIL ed all'INPS e queste ti mandano i bollettini da pagare in ANTICIPO a prescindere dal tuo giro di affari ed eventuale fatturato.

Allo stato attuale, grazie alle leggi sfornate dal parlamento italico, la Camera di commercio ti può CANCELLARE dal registro delle imprese (anche artigiane) se la tua attività registrata non opera (come cazzo fanno a sapere se opero o meno ?).

Non importa come facciano a sapere se la mia attività operi o meno ... lo sanno e basta e mi può anche star bene.
Quello che non mi sta bene è che mentre comunicano a INAIL e INPS l'apertura della mia attività ... non comunicano alle stesse la CHIUSURA d'ufficio di tale attività.

Dal 2004 ho lavorato alle dipendenze di una ditta e la camera di commercio ha chiuso di ufficio la mia attività dal 2006 ... ovvio ! Non mi posso dividere in due e lavorare 8 ore al giorno come dipendente ed anche come artigiano !

Oggi (2 gennaio 2013) mi arriva da Equitalia una cartella con cui l'INPS mi chiede i contributi  per l'anno 2011.

Allora ... teste di cazzo che non siete altro (INPS, camera di commercio, Equitalia, Stato, parlamento e chi più ne ha e più ne metta) ... vi dovete impiccare TUTTI quanti perché il sottoscritto può vantare meno assenteismo (malattia e infortuni) di tantissimi altri dipendenti, specie della pubblica amministrazione, ... e i contributi che mi chiedete li ha versati la ditta per la quale lavoravo come dipendente.

QUANTE VOLTE DOVREI VERSARE I CONTRIBUTI ? Pezzi di merda che non siete altro ?

La Camera di Commercio ha appurato che la mia attività in proprio era INATTIVA ... tanto che l'ha cancellata d'ufficio ! Ma all'INPS giungevano i contributi per mio conto no ?
Che cazzo volete ? Si può capire/sapere ?

Conclusioni:
Visto che qualcuno sa tutto di tutti e comunica d'ufficio a terzi enti quando si tratta di prendere soldi ... può sapere e comunicare anche il contrario !
Visto che a certi enti i miei contributi arrivano ugualmente attraverso la ditta per la quale svolgevo la mia attività come dipendente ... non mi dovete chiedere un beneamato cazzo !

Rinnovo l'augurio a tutti voi ?
IM-PIC-CA-TE-VI !!

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