sabato 14 febbraio 2015

I media e il finanziamento pubblico ai partiti

Mi vengono in mente alcune cose sentite in TV dai politicanti italici quando si toccarono alcuni tasti dolenti.
Ricordo, ad esempio, che quando fu reintrodotto il finanziamento pubblico ai partiti dopo il referendum (1993) che lo aveva abrogato, qualche politicante (di destra - di centro e di sinistra, tutti d'accordo ovviamente in questo caso) aveva affermato che la politica senza soldi non si poteva fare.

Ovviamente in televisione è consuetudine che vadano a parlare soltanto i politicanti e loro servi (compresi i finti contrari) e pertanto le risposte opportune a tali giustificazioni pretestuose, e a mio parere banali, nessuno le poteva dare a quei parassiti che dichiaravano ciò che hanno dichiarato, neppure i finti contrari - poiché appunto erano finti.

Il mio parere infatti esula dalle loro opinioni ... possono avere tutte le opinioni che vogliono perché avere ed esprimere opinioni è un diritto di tutti in democrazia ... tuttavia le opinioni non contano quando un popolo sovrano ha abrogato una cosa che poteva abrogare perché prevista dalla legge fondamentale della repubblica (art. 75 Cost. e Legge 352/70).

In sostanza non ci sono storie ... hanno loro stessi voluto sentire il popolo ? (poiché i referendum sono stati TUTTI quanti promossi dagli stessi partiti e parlamentari poiché ai comuni cittadini è impossibile raccogliere 500.000 firme autenticate e certificate in soli 3 mesi di tempo) ... il popolo si era espresso perché aveva il diritto ed il potere di farlo ? (certo)  ... il finanziamento pubblico ai partiti era stato abrogato dalla maggioranza degli aventi diritto al voto ? (oltre il 90% dei voti ed oltre il 90% dei votanti).

Quindi le loro opinioni non contano davanti all'espressione di un popolo sovrano che si era espresso legittimamente con i mezzi che aveva a disposizione per esprimersi e decidere (infatti il finanziamento pubblico ai partiti era stato abrogato --- per un BREVE PERIODO DI TEMPO).

Una classe politica dirigente e rappresentativa SERIA, di un popolo sulla carta sovrano, avrebbe dovuto quanto meno consultarsi col popolo che si era espresso in merito prima di reintrodurre finanziamenti, e rimborsi vari ai partiti.
Purtroppo il referendum consultivo non esiste a livello nazionale e nessuno ha mai pensato di introdurlo nella nostra Costituzione e questo la dice già lunga.
Avrebbero comunque potuto farlo per quell'occasione come fecero quando pensarono di consultare la popolazione in merito ai rappresentanti italiani nel parlamento europeo introducendo tale referendum con legge costituzionale per esprimersi SOLTANTO su quella questione.

Come fanno certi politicanti ad andare in televisione a trovare giustificazioni per atti inqualificabili ed ingiustificabili ?
Come fanno le televisioni e i media in generale a diffondere soltanto la voce di tali parassiti ?


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