mercoledì 25 maggio 2011

Sempre propagande di parte sul referendum per il nucleare - Ma è la solita strategia per mantenere ignorante la popolazione

Con riferimento a quanto già detto nel post:
http://brunoaprile.blogspot.com/2011/04/facciamo-chiarezza-referendum-del-12-13.html


Ribadisco ed evidenzio:
Non è l'attuale Governo ad aver commesso una scorrettezza per evitare il referendum sul Nucleare ritrattando in qualche modo con un Decreto Legge ma un'AZIONE PERMESSAGLI DALLA LEGGE (sempre se il PARLAMENTO converta in Legge tale decreto - e pare che lo abbia fatto).


Nella nota indicata sopra ci sono i riferimenti legislativi con il testo integrale degli articoli inerenti.


Siccome alla fine dovrà comunque esprimersi sulla sorte del quesito referendario relativo al "Nuclerare" l'Ufficio Centrale del Referendum istituito presso la Corte di Cassazione (v. ancora la nota indicata sopra) poiché è questo Ufficio che deve seguire l'iter referendario dall'inzio alla fine, le motivazioni addotte da molti che stigmatizzano QUESTO governo nell'eventualità che il quesito sia ritirato sono solo ed esclusivamente PROPAGANDA POLITICA DI PARTE.


Infatti:


1) Se il Decreto Legge convertito dal parlamento è realmente una trappola l'Ufficio centrale del referendum non ne dichiarerà l'annullamento, i cittadini che andranno a votare il 12 o il 13 giugno entranti troveranno 4 schede (nucleare compresa) e voteranno come avrebbero voluto fare.


2) Se la Cassazione annullerà invece il quesito ha trovato nel Decreto Legge convertito dal parlamento la soddisfazione della richiesta di cui al quesito referendario e quindi è tutto come stabilito da una legge esistente da 40 anni, che NESSUNO ha tentato di modificare, pensa di modificare e tanto meno di spiegare (per tenere i cittadini nell'ignoranza ed ancorati sempre ad una corrente politica - che quando salirà al potere avrà gli stessi strumenti per fare ciò che sta facendo chi è al potere ora).


In tal caso i cittadini scontenti dell'annullamento del quesito dovranno prendersela con la Corte di Cassazione, visto che ritengono che il Decreto Legge non soddisfa le richieste del quesito referendario. Non con l'attuale governo.


Capito la propaganda a cosa serve? A non mettere a fuoco il problema (legge 352/70) e a non far capire ai cittadini sovrani come stanno realmente le cose.

E' meglio che credano che la colpa sia solo di una corrente politica e non di TUTTI perché così facendo mantengono i consensi e mantengono accesa la speranza che una volta loro (quelli dell'opposizione) al potere le cose potranno cambiare (cosa che abbiamo già visto non accaduta - le leggi brutte fatte dai cattivi sono rimaste TUTTE).


Il punto più importante CHE DOVREBBE INTERESSARE UN POPOLO SOVRANO nella fattispecie del caso (referendum abrogativo), è quello di:


Non dire alla gente che la legge attuativa di tale strumento di Democrazia Diretta LIMITA notevolmente l'efficacia di tale strumento e quindi la sovranità popolare espressa direttamente mediante esso... poiché questo rientra nei piani di TUTTI i rappresentanti eletti per disincentivarne l'utilizzo - cosa in cui sono riusciti perfettamente - basta vedere quanta gente vota ancora i referendum abrogativi (gli ultimi 24 referendum sono stati invalidati per mancato raggiungimento del quorum con un'affluenza alle urne che variava dal 25 al 35% degli aventi diritto al voto) e quanti fra il popolo hanno proposto dei referendum in luogo dei politici stessi e/o dei partiti.


P.S. Ci scommetto le palle che molti vedranno in questa mia nota una propaganda di parte :-)


ATTENZIONE!


La legge 352/70 che prevede che gli eletti possano fare un passo indietro per evitare il referendum non è brutta sotto questo aspetto, perché un referendum ha pur sempre un costo e mobilita milioni di persone... e se si può evitare è meglio (purché si soddisfino le richieste del quesito referendario però). Le brutture sono altre, ovvero i limiti inaccettabili imposti ai cittadini (obbligo dell'autenticazione delle firme e presentazione delle stesse in soli tre mesi di tempo) e i mancanti vincoli ai rappresentanti del popolo che possono ignorare le proposte di legge di iniziativa popolare e il divieto di reintrodurre leggi abrogate dal popolo con referendum senza consultare prima il popolo ).


Citare tale legge, da parte dei politici, potrebbe essere controproducente (per loro) perché molte persone potrebbero andarsela a studiare... e troverebbero quindi anche le sue magagne.


25 maggio 2011
Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione