lunedì 26 settembre 2011

Rappresentanti

Per "rappresentante" si intende solitamente una persona che per conto di un'azienda offre, promuove, vende e/o acquista prodotti, contratti, etc.
Possono esistere anche "rappresentanti" con funzioni diverse come ad esempio chi, sempre per conto di qualcuno, svolge un'attività diversa da quelle a scopo di lucro (associazioni e comitati).
In ogni caso un rappresentante NON agisce MAI contro gli interessi di chi rappresenta e gli è subalterno.
Il rappresentante di un'azienda infatti non decide i prezzi del prodotto che vende per conto dell'azienda che rappresenta, non nasconde i contratti che stipula con i clienti, non stravolge le regole dell'azienda.
Similmente il rappresentante di un ente, di un'associazione e/o di un comitato non può ignorare le regole dettate da un'assemblea di persone ed agire addirittura in contrasto con esse... e senza rendere conto a chi rappresenta.


Politicamente parlando, benché la Costituzione italiana non citi mai la parola "rappresentante" o "rappresentanti", la forma di governo comunemente accettata in ogni parte del mondo col nome di "Democrazia Rappresentativa" presuppone che il popolo elegga delle persone che agiscano in suo nome che si definiscono appunto "rappresentanti".


Chissà come mai in politica, in Italia specialmente, i rappresentanti del popolo, a differenza di qualsiasi altro tipo di rappresentanti, nascondono al popolo accordi e manovre con altri Stati o interne, decidono in contrasto con la volontà popolare (espressa ad esempio tramite referendum), decidono in contrasto con la Costituzione italiana, promettono al popolo e non mantengono senza dare spiegazioni esaustive, insomma  fanno ciò che vogliono !


Sono loro stessi che si definiscono "rappresentanti" del popolo sovrano e farebbero anche bene a dimostrarlo.
La Democrazia rappresentativa, un sistema di governo retto solo ed esclusivamente sulle decisioni di pochi rappresentanti non è altro che una dittatura o oligarchia moderna e chiamarlo "democrazia" è un grave insulto all'intelligenza umana ed in Italia l'abbiamo sperimentata a sufficienza per ritenerla un colossale fallimento.


Citazione:
"Le Democrazie moderne si riducono a libera concorrenza politica per raggiungere gli strumenti per la concentrazione del potere e della violenza, i poteri arbitrari di legiferare, espropriare e di tassare senza consenso (mezzi politici di acquisizione della ricchezza): una gara che favorisce i soggetti peggiori, i talenti politici aggressivi e più pericolosi
a scapito di quelli difensivi e pacifici: una competizione che incentiva abilità come la demagogia moralmente disinibita, la ciarlataneria, la menzogna, il sotterfugio, l'opportunismo e la corruzione. La statalizzazione democratica stimola l'abilità di imprenditori politici, di lobbisti senza scrupoli ed è il miglior sistema per assicurare che uomini pericolosi riescano ad arrivare al governo." (Rudolph J. Rummel)

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