martedì 7 dicembre 2021

Come difendere i propri diritti - parte I

 

Non so quanti hanno avuto a che fare con la magistratura e chi non ha esperienze dovrebbe ascoltare, o quanto meno valutare, le informazioni che fornisce chi di esperienze ne ha avute.

In prima analisi per avere una visione base della questione è sempre consigliabile conoscere alcune norme fondamentali che hanno una valenza maggiore di quelle norme di merda che fanno parte del nostro ordinamento, ossia conoscere la COSTITUZIONE ITALIANA e le convenzioni internazionali europee. Studiare la Gerarchia delle fonti del diritto che studiano nelle università gli avvocati ed i magistrati.

Dopo si avranno le basi per farsi un'idea chiara di come stanno le cose e di come dovrebbero invece andare, tenendo presente che i diritti e le libertà non sono mai stati concessioni spontanee dei governanti ma conquiste dei governati.

Tutti sanno che per far valere i propri diritti è necessario ricorrere ai tribunali e molti sanno anche che, specie in Italia, la giustizia non è esemplare, tuttavia è un passo obbligato per far valere i propri diritti e crearsi un alibi per difendersi poi come meglio si ritiene opportuno.
il concetto è semplice:

"Io, cittadino leso nei mei diritti, ho fatto/faccio quello che l'ordinamento mi consente di fare utilizzando gli strumenti che mi mette a disposizione, se non ottengo soddisfazione mi difendo in altro modo."

Ovviamente bisogna considerare due fattori importanti: la natura umana e la conoscenza.

Un giudice è un essere umano e come disse Pittaco di Mitilene:"se vuoi vedere la vera natura di un uomo devi dargli un grande potere". ogni individuo investito di autorità e potere cambia atteggiamento nei confronti dei propri simili rispetto a quando non aveva autorità e potere alcuno.

Un giudice è autonomo e indipendente da qualsiasi altro potere (art. 104 Cost.) ma non è infallibile e lo dimostra il fatto che esiste un organo che può disciplinare i giudici inadempienti (art. 105 Cost.).

Di giudici corrotti ne sono piene le cronache da decenni e pertanto chi ha avuto esperienze si è accorto che esistono giudici arroganti e giudici umili e un eccessivo timore riverenziale nei confronti di un giudice che non conosce bene la sua funzione ed a cosa è soggetto è sicuramente controproducente per chi vuol far valere i propri diritti nelle uniche sedi previste dall'ordinamento (tribunali).

Se si ha il timore di far presente ad un giudice che pur essendo soggetto soltanto alla legge (art. 101 Cost.) esiste una gerarchia delle leggi che un giudice deve conoscere è meglio non sperare nella giustizia in Italia.

Non bisogna avere timore di dire ad un giudice quali sono le norme prevalenti sulle stronzate emanate dal parlamento e governo italici perché un giudice, essendo appunto autonomo ed indipendente, ha la facoltà di scegliere a quali norme attenersi e se si attiene alla norme più autorevoli nessuno gli può dire e fare nulla. Ma BISOGNA FARGLIELE NOTARE queste norme sia nelle denunce/querele e sia in fase dibattimentale.

Chi non se la sente di prendere una posizione, seppur educata, davanti ad un giudice e si affida soltanto agli avvocati... è FRITTO quando sono in gioco questioni contro istituzioni, lobbies e persone di potere.

E' indispensabile una minima conoscenza delle norme basilari riguardanti i diritti umani e tutti possono avere tale conoscenza... bisogna soltanto impegnarsi nella loro ricerca e studio.

Il cervello di un avvocato non è migliore del cervello di chi non ha conseguito la laurea per diventare avvocato... la differenza sta nel fatto che l'avvocato può essere iscritto a specifici albi che gli consentono di rappresentare in giudizio un cittadino mentre un cittadino non può fare tutto questo  (secondo le norme italiane - attenzone !).

La conoscenza delle norme quindi non è prerogativa di avvocati perché occorre solo impegno e cervello per studiarle... almeno le più importanti. Se non si ha questa attitudine o voglia e si spera in qualche avvocato che ci difenda contro gli abusi di Stato... oltre a spendere un sacco di quattrini non avremo alcuna speranza di spuntarla.

Contro le dittature occorrono conoscenza e coscienza prima di ogni altra cosa.

2 commenti:

  1. E già! Bisogna difendersi così...anche se in Italia ci vorrebbero i lanciafiamme...! Grazie di tutto quello che fai Bruno...!

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