venerdì 22 maggio 2015

Ottimismo e pessimismo - guerre e pace - violenza e non violenza

Parlando con alcune persone di ottimismo e pessimismo, di ricchi e poveri, di potenti e deboli, di guerra, di violenza e non violenza ho pensato di scrivere questo post perché mi vengono spesso in mente le parole di coloro che (per interessi particolari o per codardia) usano frasi fatte del tipo:

• Le guerre non hanno mai risolto i problemi

• La violenza chiama violenza

• Protestare e manifestare è un diritto di tutti ma senza usare la violenza

Guarda caso l'ultima delle tre affermazioni citate è quella che ripetono spesso i politicanti quando devono giustificare la “mano pesante” di membri delle forze dell'ordine dopo manifestazioni di protesta di chi ancora preferisce scendere nelle piazze per esprimere liberamente il proprio pensiero (art. 21 Cost.) … le altre due affermazioni sono solitamente usate da chi non ha il coraggio di reagire ai soprusi ed agli abusi (di potere in particolare).

Ovviamente le prime due osservazioni possono giungere da gente in perfetta buona fede ... avere paura del più forte è sicuramente una debolezza ma è umano nutrire paura nei confronti del più forte o del prepotente. Tuttavia anche chi è in mala fede può dire le stesse cose poiché ha tutto l'interesse nel continuare a prendere in giro e/o sfruttare la gente senza pagare dazio.

Parliamo di ottimismo e di pessimismo:

Personalmente ritengo che l'ottimismo sia una grande qualità che debba però essere giustificato, ovvero devono esserci dei presupposti per essere ottimisti.
Si è ottimisti quando si vedono segni di miglioramento (sociale, economico, politico) nel mondo o nel contesto in cui si vive … quando si vede invece l'opposto non si può essere ottimisti e non per questo si debba essere pessimisti.
Solitamente chi non si dichiara ottimista viene considerato pessimista e a mio avviso è profondamente sbagliato perché quando le brutture sono sempre più marcate ed evidenti si è solo REALISTI … non pessimisti.

Parliamo di guerra ?

Le guerre, che io sappia, sono sempre state guerre di potere, da millenni e millenni, in ogni parte del mondo.
Gente avida che voleva impossessarsi di tutto e di più per mera smania di arricchire o di essere riverita ha fatto guerre a non finire sterminando milioni di vite umane senza farsi alcuno scrupolo … e pure i nostri “capi” governanti hanno sempre appoggiato militarmente nazioni che hanno fatto guerre del genere.

Le guerre sono roba da ricchi perché di guerre organizzate dai poveri per uscire dalla povertà non ne ho mai sentito parlare, anche perché i poveri non hanno neppure i mezzi per armarsi (le armi costano), i ricchi invece si.

Parliamo di violenza e non violenza ?

I tribunali hanno emesso sentenze di condanna nei confronti di alcuni che pur non usando violenza fisica hanno usato altro tipo di violenza (quella psicologica ad esempio).
Da tali sentenze si deve dedurre quindi che la violenza non deve essere necessariamente fisica per procurare gravi danni alle persone.

Ora esistono diversi tipi di violenza, o per meglio dire diverse ragioni che possono portare ad usare la violenza:

• Quella che usano coloro che vogliono conquistare risorse e territori altrui con le guerre di cui parlavo prima;

• Quella che usano coloro che vogliono mantenere sottomesse ai voleri di pochi potenti intere masse popolari;

• Quella che usano coloro che sentendosi in pericolo di vita si difendono (la cosiddetta LEGITTIMA DIFESA - prevista pure dalla nostra legge).

Ora c'è da stabilire quando la violenza è legittima difesa e quando invece è offesa.

Uno Stato che a colpi di legge, di circolari e direttive ministeriali, e attraverso dei servi a capo di vari uffici della Pubblica Amministrazione continua ad impoverire gente - che magari è già povera o in procinto di diventarlo - non usa forse una forma di violenza distruttiva ?

Gente che vive da anni in povertà infatti finisce col deperire o con l'ammalarsi perché non può ripararsi dovutamente dal freddo, alimentarsi adeguatamente, curare la propria igiene personale e quindi muore.

Questa gente non dovrebbe difendersi in qualche modo ?
Se esistono delle leggi che in teoria salvaguarderebbero dalla povertà, ma che in pratica sono solo inchiostro su carta perché inattuabili per mancanza di fondi o perché chi le deve applicare le interpreta come gli pare per favorire amici o parenti, la gente non deve trovare un modo per difendersi ?
Dato che non può contare sulle istituzioni alcuni trovano altri modi per difendersi (o per sopravvivere). Quando i cittadini potrebbero utilizzare degli strumenti per far sentire la loro voce che però non possono utilizzare perché l'organo legislatore non ha ancora regolamentato l'utilizzo di tali strumenti, o addirittura se ne fotte di quanto la gente lamenta o chiede attraverso strumenti già regolamentati dalla legge (v. referendum abrogativi disattesi) non stanno subendo una forma di violenza ? 

Quando le parole, i dibattiti, le istanze non portano neppure ad una risposta da chi dovrebbe farsi carico di determinati problemi a cosa serve seguitare a sperare in qualcosa di buono ?

In sostanza:
Uno Stato che anziché usare fucili, ghigliottine o forche, per uccidere la gente, utilizza metodi che impoveriscono milioni di persone non usa forse violenza ?
Che differenza fa morire immediatamente o gradualmente ? Sono sicuro che alcuni preferirebbero morire subito senza soffrire piuttosto che fare una vita di merda e morire lentamente dopo tanta sofferenza, depressione, nevrosi, etc.

A conclusione:

Credo che prima o poi- come dicono vecchi proverbi – "tutti i nodi vengono al pettine" e "ciò che ognuno ha seminato alla fine raccoglierà".

Hanno voglia di filosofeggiare i soliti furbi con le loro prediche che diffondono attraverso i media a loro asserviti perché a forza di usare violenza per smania di arricchire o per smania di potere, prima o poi otterranno solo ribellione e violenza … una violenza ben diversa da quella usata dai furbi perché lo spirito di sopravvivenza e la buona coscienza della gente in buona fede li porterà alla legittima difesa.


La violenza diventa necessaria se non funzionano i mezzi legittimi.

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