una divinità che veniva festeggiata il 25 dicembre dagli antichi "romani", civiltà riconosciuta in tutta il mondo come "pagana".
Le festività pagane praticate dai "romani" erano svariate e originarie di ogni parte del mondo antico.
Quanto l'imperatore Costantino decise che la religione ufficiale dell'Impero di Roma fosse quella "cristiana" si iniziarono a trasformare alcune pratiche pagane in feste religiose dedicate al cristianesimo, fra cui la natività di Cristo (il Natale).
Il 25 dicembre quindi si usa festeggiare la nascita di Cristo in ogni parte del mondo cristiano-cattolico, quando invece quel giorno era dedicato al dio Mitra.
Nei vangeli non si legge mai che la nascita di Cristo avrebbe dovuto essere ricordata dai cristiani o dai discepoli di Cristo, e dai vari racconti evangelici si deduce che Cristo non poteva essere nato in quel periodo (dicembre) poiché in Palestina a dicembre il clima non avrebbe permesso lo scenario descritto nei vangeli (ad es. greggi al pascolo).
I vangeli raccomandano ai discepoli di Cristo di ricordare ogni anno la sua morte... non la sua nascita.
Come ai tempi della Roma pagana la gente si divertiva nel festeggiare e gozzovigliare le festività pagane, ancora oggi la gente si diverte e gozzoviglia dando una parvenza religiosa a tali festeggiamenti e gozzoviglie.
Interessanti passi del Vecchio e del Nuovo testamento, riguardanti la predicazione di Cristo sulla profetica venuta del Regno di Dio, aiutano a ricordare l'attitudine popolare di allora e quella attuale:
Luca - capitolo 17:
... 26. E, come avvenne ai giorni di Noè, così avverrà anche nei giorni del Figlio dell'uomo. 27 Le persone mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca; e venne il diluvio e li fece perire tutti.28 Lo stesso avvenne anche ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava; 29 ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo e li fece perire tutti.
Ergo:
Se siamo così tanto attaccati al Natale perché è un'occasione per divertirsi, per essere più buoni, per fare e ricevere regali e gozzovigliare più del normale, per fare guadagnare un po più soldi ai commercianti e chissà cos'altro ancora è un conto ... ma abbiamo almeno il buon senso di non associare il Natale al cristianesimo perché non c'entra nulla con esso ricordando che il cristiano è buono col prossimo 365 giorni all'anno, o quanto meno si sforza di esserlo 365 giorni all'anno e non soltanto a Natale.
Non posso evitare di associare tale attitudine anche in campo "politico" in considerazione del fatto che tanto la religione quanto la politica hanno sempre avuto il ruolo di distrarre le masse popolari per mantenere su di esse un potere assoluto (sia per mano di sacerdoti e sia per mano di politici). Politica e Religione hanno sempre viaggiato a braccetto e sono sempre state complici nell'intento di soggiogare le masse popolari.
Esiste un "detto" che trae origine dal metodo romano adottato da chi governava in quel tempo la plebe, ovvero "panem et circenses" attraverso il quale i politici di allora distraevano il popolo con divertimenti e gozzoviglie per "addolcire" le loro nefandezze ai danni della popolazione. Oggi i politici fanno la stessa identica cosa ... e la popolazione come ai tempi di Noè e di Lot .... (etc. etc.)
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