mercoledì 7 maggio 2014

Riforma del Senato - è la soluzione ?

Non so quante volte ho sottolineato quello che segue ... ma come dice un detto: "La ripetizione giova".

Il "salvatore" della patria dell'ultima ora (che a scanso di illusioni ed equivoci è stato scelto e posto a capo del governo dalla Casta e non dal popolo - in base ad un risultato di elezioni illegali perché le primarie non sono previste da nessuna legge) vuole riformare il parlamento.

Non serve a un cazzo !

Eliminare i partiti dalle elezioni a qualsiasi livello sarebbe invece un primo passo verso un sistema elettorale di gran lunga migliore; ed un secondo passo sarebbe quello di poter scegliere direttamente i candidati, come peraltro è già previsto dagli artt. 56 e 58 della Carta straccia italiana (ormai la chiamo così perché tale è ritenuta sia dagli eletti di destra - di centro e di sinistra e sia dagli elettori di destra - di centro e di sinistra).

Chi continua a rompere la minkia con la solfa che a livello locale (comunale - provinciale e regionale) si possono eleggere direttamente e nominativamente i candidati vi sta prendendo per il culo come sono soliti fare i nullafacenti italici (i-taglioni) che hanno scelto la politica per fare poco e guadagnare tanto col sudore degli italioti votonti.


Infatti a livello locale coloro che si presentano/candidano alle elezioni sono nel 99% dei casi esponenti degli stessi partiti che a livello nazionale non si possono scegliere direttamente.

Ormai sanno anche i bambini che i partiti politici in Italia sono gruppi verticistici dove il singolo membro non può andare fuori da certe direttive (cfr. art. 67 Cost.) e pertanto non serve a nulla votare un candidato che fa parte di associazioni a delinquere legalizzate da uno Stato che non c'è (quanti indagati  e condannati militano all'interno di quelle cosche ?) che si spacciano per qualcosa di indispensabile al paese.


I partiti, secondo la nostra costituzione sono solo un diritto - e non un obbligo - e servono per determinare la politica nazionale - fra l'altro con metodo democratico (e quando mai ?) ... non per legiferare (cfr. art. 49 Cost.).

I partiti non devono far parte del parlamento perché per essere eletti alla carica di parlamentare non si deve necessariamente far parte di un partito politico (cfr. art. 51 Cost.).

A livello locale vieterei addirittura la candidatura di persone appartenenti ai partiti già presenti in parlamento  per ovvio conflitto di interesse. I partiti hanno praticamente dilapidato grandissima parte del capitale pubblico prelevato dai cittadini con tasse e balzelli vari, oltre che con finanziamenti e rimborsi abrogati dal popolo oltre 20 anni fa con referendum.

Se qualcuno pensa che sia arrivato il salvatore della patria quindi .... è un povero illuso ... anche questa è propaganda politica in vista delle imminenti elezioni europee e prossime elezioni politiche italiche.

A proposito di elezioni europee ... apro una parentesi per cercare di spiegare che non servono a un CAZZO :

Come premessa farei osservare agli italioti che sbraitano sempre che devono decidere un attimino cosa cazzo vogliono. Leggo critiche a non finire sul trattato di Lisbona sottoscritto anche dall'Italia a suo tempo e consiglio sempre - prima di giudicare qualcosa - di conoscerla a fondo.


Un accordo preso da pochi individui che hanno sempre voluto mantenere un potere sulle masse popolari avrà sempre qualcosa di losco e quindi bisogna scavarci a fondo PRIMA di sottoscriverlo ... è inutile piangere dopo.

Dato che i trattati internazionali li sottoscrivono i nostri governanti senza consultare il popolo dovremmo prima pensare alla nostra sovranità interna (che potere ha il popolo nei confronti dei suoi rappresentanti ?) e poi a come risolvere le questioni esterne. Senza poteri interni un popolo non può fare un cazzo all'esterno (o all'estero).

Ad ogni modo il trattato di Lisbona ha dei lati positivi e dei lati negativi ... e prima di sottoscrivere un accordo bisognerebbe analizzare sia i lati positivi e sia quelli negativi:

Primo punto:
Se - ipotesi - ci fossero 1000 lati positivi di poca importanza ed 1 solo lato negativo di grande importanza (cessione di sovranità) non conviene firmarlo ... a meno che non si decide di diventare sudditi anziché sovrani. 

Non ci vuole uno scienziato per ragionare in tal modo no ?


Secondo punto:
Il Trattato di Lisbona ha dato più poteri al parlamento europeo (escluso quello monetario - e qui casca l'asino), poteri che prima il parlamento europeo non aveva.

E' una buona cosa o no ?
Se fosse una buona cosa la si sfrutta ... se non fosse una buona cosa non vale neppure la pena dannarsi l'anima.
In conclusione ... ammesso che il parlamento europeo abbia più voce in capitolo di prima ma non sul piano monetario/economico qualcuno mi sa spiegare a cosa cazzo serve votare alle europee se tutto è incentrato sulla moneta unica ed il suo valore - che non viene determinato da un parlamento ... ma da una elite di banchieri non eletti da nessuna popolazione europea, che hanno truffato il mondo intero da oltre un secolo ?


Una risposta intanto la do io.
Votare alle Europee serve a garantire ai parlamentari europei - ed al loro partito - un po di soldini.


Questi ogni tanto vanno a chiacchierare alla sede del parlamento europeo senza poter cambiare un cazzo e si abbuffano ... esattamente come fanno i parlamentari italici a Roma.

Altro punto positivo del Trattato di Lisbona è esposto all'art. 50, ovvero la facoltà di uno Stato parte di uscire dall'Europa (non esiste l'obbligo di restarvi).
Ma siccome questo lo può decidere e dire all'Europa la nostra rappresentanza parassitaria "eletta" è necessario che il popolo conquisti prima la sua sovranità nazionale sugli eletti ... altrimenti gli italioti si parleranno addosso inutilmente come hanno sempre fatto per 65 anni ... per giungere ormai alla bancarotta per mezzo di pochi stronzi che gli italioti hanno continuato a legittimare sulle poltrone con il voto (altro diritto che hanno reso privo di alcun valore e senso).

Perché abbia un valore e senso il voto elettivo deve essere esercitato secondo il dettato costituzionale e non come fa comodo ai furbi che hanno scelto di fare politica solo per ingrassare.

Ovviamente criticare soltanto è molto semplice ed è una caratteristica italiota ... dopo le critiche occorrono proposte ed io faccio parte di una ristretta minoranza di italiani che oltre alle critiche propongono e ci mettono la faccia, l'anima ed il corpo (oltre ai soldi).

Non cito altre petizioni e proposte per non appesantire troppo la lettura di questo post ... ma vorrei che fosse chiaro che fino a che la massa o un considerevole numero di italiani continua a fregarsene dei propri diritti e della democrazia vera comportandosi da italioti ... non potremo andare che di male in peggio.

Delegare è comodo ma quando la delega distrugge una nazione bisogna iniziare a dettare delle regole a chi ha la pretesa di essere il soggetto più adatto a dettarle.


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