Nonostante siano trascorsi millenni i diritti dei cittadini (plebe moderna) sono scritti soltanto sulla carta (Costituzione italiana, Convenzioni internazionali sottoscritte e ratificate dal parlamento ed anche Leggi ordinarie e Codici).
Ormai la cosiddetta guerra tra poveri in atto da tempo si intensifica sempre più col trascorrere del tempo proprio perché invece di ribellarsi (dapprima usando quegli strumenti previsti dall'ordinamento giuridico legislativo) gli italiani subiscono sempre tutto e si rivalgono in qualche modo sui propri simili (su coloro che stanno per così dire sulla stessa barca) ed in qualsiasi campo, soprattutto in campo lavorativo. In Italia infatti si evidenzia sempre più la caratteristica che ha reso il paese poco produttivo e parassitario ovvero il leccaculismo e la disponibilità a rinnegare la propria coscienza, etica, deontologia.
Basta vedere innanzitutto che razza di gente ricopre alte funzioni nelle istituzioni e nelle imprese. Meno sanno e meno etici sono e più vengono presi in considerazione (servi peggiori).
Prima di portare un esempio lampante vorrei far notare che in Italia si tollerano comunemente delle prese di posizione di istituzioni ed enti privati lucrativi che si perpetrano per mere prassi ... non perché previste dalle leggi. Ma questo lo vedremo nella trattazione dell'esempio che illustrerò di seguito.
L'esempio che illustrerò lo avevo già analizzato in passato scrivendo un post sul tema indicando alcune leggi ma lo voglio riprendere associandolo al concetto sopra esposto perché se accadono queste cose è perché NESSUNO ha mai pensato di sollevare il problema per chiamare in causa le istituzioni e gli organi preposti che dovrebbero garantire un minimo di tutela dei diritti umani, della dignità dell'essere umano, che pur essendo previsti sulla carta sono invece calpestati spudoratamente sia da enti privati lucrativi e sia dalle istituzioni stesse dello Stato (Ministeri, Pubblica Amministrazione, Comuni, Regioni, Prefetture, Questure, etc.).
L'esempio riguarda la:
SOSPENSIONE TOTALE DELLA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA agli utenti cosiddetti "morosi" ... ossia che non pagano le bollette.
Sembra che tanto le Società distributrici e fornitrici di tali servizi PUBBLICI DI PRIMA NECESSITA', per l'igiene personale e delle abitazioni, quanto le istituzioni (lo Stato per intenderci) facciano una gran fatica a comprendere che a nessuno fa piacere NON PAGARE le bollette della luce, del gas e/o dell'acqua. Forse alcuni lo faranno intenzionalmente per il gusto di farlo o chissà per quale altro motivo ... ma molti altri se non pagano le bollette è perché le loro entrate, QUANDO CI SONO E/O QUANDO SONO CONTINUATIVE, sono inferiori alle uscite.
Se le entrate non sono proporzionali al costo della vita non si può pagare tutto e tutti ... ci vuole un cervello da scienziato per giungere a tale conclusione ?
Tuttavia ogni Società che fornisce tali servizi non guarda se un utente fa il furbo o ha realmente delle difficoltà e lo Stato fa la stessa identica cosa.... anzi ... lo Stato sforna leggi che apparentemente tutelano anche il consumatore ma poi non le applica, non controlla e le lobbies la fanno da padrone.
Entriamo ora nei meandri legislativi perché tutte le Società in questione non fanno altro che scaricare responsabilità al legislatore ed ultimamente alla cosiddetta Autority dell'energia (AEEGSI) quando gli utenti lamentano qualcosa.
Sulla buffonata tipicamente italica dell'Autority vi rimando a questo mio vecchio post:
http://brunoaprile.blogspot.it/2015/12/cose-laeegsi-autority-per-lenergia.html
Per quanto riguarda la sospensione totale dei servizi sopra citati la ritengo un vero e proprio abuso di potere disumano.
Perché ?
Esaminiamo alcuni punti alla luce delle leggi ... tenendo conto che esiste anche una gerarchia delle leggi (ne avevo già parlato in altro post che indicherò in calce).
La gerarchia delle fonti prevede leggi e regole con valenza maggiore di altre e la cosiddetta Autority dell'energia, pur essendo un organo dello Stato (istituito con legge dal parlamento) ed in stretto contatto col Ministero dello Sviluppo Economico primariamente, non può emanare regole con la stessa valenza di quelle emanate dal parlamento. L'AEEGSI può emanare determine e deliberazioni purché non contrastino le Leggi e i Codici.
Un giunta comunale non può deliberare un regolamento che contrasti lo Statuto comunale o, ancor peggio, una legge regionale o una legge dello Stato ... e similmente qualsiasi ente dello Stato diverso dal parlamento o dal governo deve deliberare attenendosi alle leggi.
Primo punto:
Chi determina il costo dell'energia elettrica e del gas deve tenere conto della diminuzione del prezzo del petrolio. Se il petrolio aumenta anche il costo di tali servizi può aumentare ... se il prezzo del petrolio diminuisce anche tali servizi devono diminuire ... non lo dico io ma una legge dello Stato che l'Autority non può ignorare poiché, come già detto, esiste una gerarchia delle fonti e una legge dello Stato ha valenza maggiore di una delibera di un ente meno autorevole di un parlamento.
L'art. 3 comma 8 del Decreto Legge 29 novembre 2008 convertito con Legge 28 gennaio 2009, n. 2 recita testualmente:
"L'Autorita' per l'energia elettrica ed il gas effettua un particolare monitoraggio sull'andamento dei prezzi, nel mercato interno, relativi alla fornitura dell'energia elettrica e del gas naturale, avendo riguardo alla diminuzione del prezzo dei prodotti petroliferi; entro il 28 febbraio 2009 adotta le misure e formula ai Ministri competenti le proposte necessarie per assicurare, in particolare, che le famiglie fruiscano dei vantaggi derivanti dalla predetta diminuzione."
Secondo punto:
L'art. 53 della Costituzione italiana (secondo la gerarchia delle fonti è la più importante in quanto legge fondamentale della repubblica - art. XVIII delle disposizioni transitorie e finali) determina il criterio di progressività delle tasse. Chi ha più beni, possedimenti, soldi, ricchezze dovrebbe pagare più tasse e chi ha poco dovrebbe pagare poche tasse. Questo è in perfetta armonia con l'art. 3 della Costituzione stessa che stabilisce che "è compito della repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono di fatto il pieno sviluppo della persona umana". Se l'energia è già cara perché chi deve determinarne il costo non tiene conto della diminuzione del prezzo del petrolio (contro la legge ... è bene ribadirlo) è assurdo aggiungergli anche delle tasse (imposte indirette) poiché gravano ancor più sul bilancio familiare del ceto basso e del ceto medio aggravando ancor più le difficoltà degli appartenenti a tali ceti, soprattutto in momenti di crisi economica, scarsità di lavoro e basso reddito. Le accise e l'IVA su materie e servizi di prima necessità indispensabili alla vita non dovrebbero neppure esistere poiché le tasse si applicano sui beni, sui possedimenti, sui redditi e sulle ricchezze delle persone ... non sulle spese necessarie che già incidono sul bilancio. Si possono tassare le entrate ... NON LE USCITE !
Terzo punto:
L'art. 392 del codice penale ritiene REATO farsi giustizia da soli, ovvero adottare comportamenti e/o azioni, anche a tutela dei propri diritti e proprietà, senza ricorrere alla magistratura. In altre parole chiunque ritiene di essere stato offeso o intaccato nei propri diritti o proprietà deve fare ricorso alla magistratura per far valere le proprie ragioni altrimenti commette, come dice appunto il citato art. 392 c.p., un "uso arbitrario delle proprie ragioni".
La sentenza della sesta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione del 5 novembre 2015 n. 47276 ha confermato la sentenza della Corte d'Appello che aveva condannato un amministratore di condominio per il reato di cui all'art. 392 c.p. citato in quanto questi aveva staccato i cavi dell'energia elettrica ad un condomino che non pagava le spese condominiali.
Siccome la legge è uguale per tutti, secondo l'art. 3 della Costituzione italiana e secondo quanto scritto a caratteri cubitali in tutte le aule di tribunale, Enel e qualsiasi altra Società distributrice e/o fornitrice dei servizi di energia elettrica, gas e acqua non possono ignorare tale aspetto (anche se lo hanno sempre fatto col tacito assenso di utenti, avvocati, ed anche associazioni di consumatori).
Se l'utente non paga le bollette riducigli pure l'energia ad 1/5 come già fai ma non gliela sospendi totalmente perché se un utente non può pagare ed è in grado di dimostrarlo deve comunque avere il minimo indispensabile per vivere DIGNITOSAMENTE.
Quarto punto:
A rafforzare il concetto espresso al punto precedente l'art. 514 del Codice di Procedura Civile intitolato "Cose mobili ASSOLUTAMENTE IMPIGNORABILI" (il maiuscolo è il mio) recita:
Oltre alle cose dichiarate impignorabili da speciali disposizioni di legge, non
si possono pignorare:
1) le cose sacre e quelle che servono all'esercizio del culto;
2) l'anello nuziale, i vestiti, la biancheria, i letti, i tavoli per la consumazione
dei pasti con le relative sedie, gli armadi guardaroba, i cassettoni, il frigorifero,
le stufe ed i fornelli di cucina anche se a gas o elettrici, la lavatrice, gli
utensili di casa e di cucina unitamente ad un mobile idoneo a contenerli, in
quanto indispensabili al debitore ed alle persone della sua famiglia con lui
conviventi; sono tuttavia esclusi i mobili, meno i letti, di rilevante valore
economico, anche per accertato pregio artistico o di antiquariato;
3) i commestibili e i combustibili necessari per un mese al mantenimento
del debitore e delle altre persone indicate nel numero precedente;
Ora qualcuno mi deve spiegare a cosa possono servire un frigorifero, una lavatrice, una caldaia a comando elettronico, che non si possono pignorare ad un individuo benché in difetto in quanto debitore, senza energia elettrica !
Se il Codice ammette ad un debitore un minimo indispensabile per una vita dignitosa nessun decreto ministeriale, e nessuna delibera dell'AEEGSI, o contratto di Società distributrice/fornitrice di materie e servizi come luce, gas e acqua possono contrastare tale principio perché sempre secondo la gerarchia delle fonti (o delle leggi) i Codici vengono, per importanza, subito dopo la Costituzione italiana e le leggi di natura costituzionale.
E non cito il diritto internazionale, che prevale su quello interno, perché il quadro si complicherebbe ancor più per Enel, e compagnia bella, ed anche per lo Stato italiano che ha sottoscritto e ratificato diverse Convenzioni sui diritti umani e cito soltanto le leggi di ratifica 848/55 e 881/77.
Ovviamente qualcuno mi chiederà:
Ma adesso che ci hai raccontato tutte queste belle cose, che soluzioni proponi ?
Risposta:
Molte cose non si possono dire pubblicamente perché il sistema non attende altro che i ribelli facciano qualche passo falso per metterli a tacere.
Ognuno faccia come crede, come ad esempio riempire le cancellerie dei tribunali di querele contro questi abusi. Molti italiani non sanno, purtroppo, che alcune leggi vengono modificate dal parlamento su pressioni della magistratura.
Certo che se non si fa mai nulla e si continua a pagare i furbi faranno sempre più i furbi... a prescindere dalla crisi economica che ha massacrato pure il ceto medio e milioni di famiglie ed esseri umani dimoranti in questa nazione di parassiti, di furbi, di corrotti e di insaziabili sanguisughe.
Dimenticavo !:
Ovviamente tutto è opinabile a questo mondo e ci saranno sicuramente persone che ritengono giusto sospendere luce, gas e acqua a chi non paga le bollette ma purtroppo le opinioni non sono legge e quando un individuo commette un reato deve fare i conti con la giustizia e le leggi ... che io credo di avere esposto su questo argomento.
Mi dispiace per chi lavora per le Società di distribuzione e fornitura di energia elettrica, gas e acqua ma tutti abbiamo famiglia ed abbiamo il diritto di vivere dignitosamente.
Andatevela a prendere con lo Stato che vi impone il ruolo di sostituto di imposta ad esempio, o con i vostri dirigenti che percepiscono stipendi stratosferici ... se scendessero tutti dall'olimpo in cui credono di dover dimorare forse toglierebbero i balzelli imposti per tali servizi e ridurrebbero pure i costi dell'energia, specie se il petrolio cala continuamente (da 130 dollari al barile siamo attualmente al di sotto dei 50 dollari al barile e quest'anno le bollette della luce e del gas dicevano che sarebbero aumentate già a fine anno 2016).
Posso concludere con un VAFFANCULO collettivo allo Stato italico, ad Enel ed a quelle altre Società entrate a far parte del cosiddetto "mercato libero" ?
Parentesi:
Non esiste mercato libero perché per la telefonia Telecom detta ancora legge, per l'energia elettrica Enel detta ancora legge e per il gas e l'acqua i distributori locali dettano ancora legge.
Gerarchia delle fonti: cos'è ?
https://brunoaprile.blogspot.com/2017/09/gerarchia-delle-fonti-del-diritto.html
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