giovedì 10 dicembre 2009

Come riconoscere la buona fede dei PARTITI e le loro reali intenzioni

La Costituzione italiana, come essa stessa recita all'articolo XVIII delle disposizioni transitorie e finali:
"La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come LEGGE FONDAMENTALE della Repubblica
da tutti i cittadini e dagli ORGANI DELLO STATO. (il maiuscolo è il mio).

Organo dello Stato è il Parlamento, costituito da cittadini "eletti" (le virgolette sono d'obbligo - con l'attuale legge elettorale) ovvero esponenti dei PARTITI POLITICI.

Per riconoscere la buona fede e le reali intenzioni degli esponenti dei partiti con elevata visibilità mediatica basta osservare le loro proposte (di legge - di referendum - di rispetto nei confronti delle istituzioni stesse).

Per citare un esempio alcuni attuali esponenti di partito stanno proponendo dei referendum popolari. Apparentemente la cosa è favorevole perché il referendum popolare è uno strumento di Democrazia Diretta che consente ai cittadini di dire l'ultima parola... in armonia con il più ampio concetto di Democrazia, ovvero di Sovranità che appartiene al popolo (art. 1 Cost.).

Dico apparentemente perché in molti casi alcuni esponenti di partito, appoggiati dal proprio stesso partito, non hanno poi fatto il necessario per portare a termine il referendum, ovvero dando un'adeguata informazione ai cittadini per indurli a comprendere il quesito referendario e organizzando un'adeguata raccolta delle firme entro i tempi stabiliti dall'attuale legge (n.352/70) per portare il popolo al voto e consentire il superamento del quorum previsto dalla Costituzione stessa.

Tale apparente interesse, se non portato a compimento attraverso quanto sopra descritto, si rivela in realtà una mera propaganda politico/elettorale... per strappare consensi e nulla più!

Un altro esempio per tastare la buona fede degli esponenti di partito che hanno a cuore veramente la Costituzione italiana e la considerano realmente la legge FONDAMENTALE consiste nella scelta della legge da abrogare attraverso il referendum popolare.

Attualmente abbiamo una legge elettorale, sfornata dal Parlamento (precedente governo Berlusconi - proponente il leghista Calderoli - nel 2007), che in contrasto con gli articoli 56 e 58 della Costituzione non prevede più l'elezione democratica e diretta dei parlamentari attraverso il voto dei cittadini... ma bensì prevede il voto (la scelta) della Coalizione di partiti che, a sua volta eletta, attraverso i segretari dei partiti che fanno parte di detta Coalizione, sceglierà i parlamentari che dovranno legiferare in quella determinata legislatura.

Domanda:
Quale fra i partiti all'opposizione sta proponendo e promuovendo un referendum per abrogare tale schifezza parlamentare? Che io sappia NESSUNO.

Ovviamente perchè fa comodo a TUTTI i partiti questa legge... fa comodo a tutti i partiti che siano essi a scegliere chi mandare in Parlamento, anzichè i cittadini.

Da questo risulta evidente che a nessun partito sta a cuore la Costituzione italiana come legge FONDAMENTALE e che a nessuno sta a cuore il metodo democratico di scelta dei rappresentanti (parlamentari).

Il risultato è che abbiamo dei parlamentari condannati in via definitiva (3° gardo di giudizio), altri indagati e condannati già in 1° grado ed alcuni anche in 2° grado, per un totale di 70 personaggi (fonte www.beppegrillo.it) che legiferano determinando il futuro nostro e dei nostri figli.

Una ragione in più per insistere nell'esercitare la Democrazia Diretta al di fuori delle rappresentanze!!

Bruno Aprile 3472954867

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