martedì 15 giugno 2010

L'uso dei termini: Mia personalissima opinione

Premessa:
Una persona va conosciuta a fondo prima di giudicarla ma anche le prime impressioni hanno il loro peso... questo vale soprattutto quando si vuole fare demagogia per guadagnarsi la fiducia di più persone possibili che non si conoscono e non ti conoscono per tornaconto personale (v. politici).
Quando si conosce una persona davvero, e non necessariamente dal vivo, poiché col tempo la si conosce anche solo nel mondo telematico, si individuano tutte le qualità di questa persona.

In quanto all'uso dei termini, data la situazione e le persone che purtroppo esistono credo che:
Viviamo in un epoca, specie in Italia, dove occorre una chiara ed immediata presa di posizione nei confronti del sistema politico/rappresentativo/istituzionale italico... se vogliamo evitare di vedere scorrere fiumi di sangue per le strade quando scoppierà una rivolta civile (che prima o poi scoppierà).

Per rivoluzionare il nostro sistema politico/rappresentativo/istituzionale retto da un'Oligarchia di farabutti occorre svegliare ed informare sul reale stato delle cose (su cose che non sanno quindi)un determinato genere di persone, perché i teneroni (non detto in senso dispregiativo) o gli eterni indecisi non sono adatti a nessun tipo di rivoluzione... sono semplicemente gente di cuore e di indole docile che meritano tutto il bene e la considerazione di questo mondo... ma che però non porteranno a nessun cambiamento perché sono i classici tipi che prendono ogni cosa provenga dall'alto o da chi prende decisioni al loro posto.
Da un'altra parte invece ci sono i cosiddetti FURBI... ed in politica ce ne sono tanti, che per sminuire i malcontenti e le giuste incazzature, ovvero deviare il discorso altrove (quando non sanno come rispondere o affrontare certe situazioni poste loro dinnanzi da alcune persone giustamente incazzate... spostano l'attenzione degli altri su come una persona dice le cose o si pone davanti agli altri).

Per ricapitolare:

A mio avviso occorre una rivoluzione (pacifica sia ben chiaro - e chi mi conosce sa cosa ho in mente)... ma per fare una rivoluzione occorrono un certo tipo di persone.
- I troppo timidi o gli eterni indecisi non sono indicati a rivoluzionare nulla.
- I furbi, che vogliono mantenere lo stato attuale delle cose non meritano nemmeno l'attenzione.
- Coloro che sono adatti allo scopo e vogliono rivoluzionare il sistema non si formalizzano davanti a nulla e tanto meno all'uso dei termini di alcuni... si tirano invece su le maniche per lavorare (portando avanti con i fatti i progetti in cui credono).

Chi ha, inoltre, un progetto da portare avanti in cui crede deve diffonderlo in ogni modo ed è ovvio che debba farsi notare e porsi al centro dell'attenzione ... di più persone possibili :-)

Abbiate pazienza... la politica è anche fatta di provocazioni... o non conoscete il linguaggio dei parlamentari eletti fuori e dentro gli stanzoni del Parlamento ed i loro frequenti scazzottamenti, sputi, insulti, etc. etc.
Io... confronto a quella gente... sono un santo :-)

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