domenica 4 settembre 2011

Adesso basta ! Il referendum che voterò ancora dovrà essere di iniziativa cittadina

Adesso avete proprio rotto i coglioni egregi onorevoli (egregi per modo di dire). Sono disposto a rinunciare anche a un diritto a cui tengo moltissimo (votare un referendum).


L'ultima trovata di alcuni "onorevoli" per fare mangiare ancora altri soldi al proprio partito con il rimborso previsto dalla Legge n.157/99 per la raccolta delle 500.000 firme e per sostenere il sistema rappresentativo fallimentare italico riguarda l'abrogazione parziale della legge elettorale cosiddetta Porcellum (Legge 270/05).


Mi rifiuto di sostenere ancora chi deruba i cittadini !


Perché ?


Stanno rubando troppo ! anche parte del mio denaro, che mi serve per vivere in maniera dignitosa (art. 36 Cost.);
  1. la legge in questione è illegittima (anti-costituzionale - cfr. artt. 56 e 58 Cost.) ed in 6 anni di tempo avrebbero dovuto fare di tutto per sottoporre alla Corte Costituzionale la questione di illegittimità (non è stato fatto).
  2. I referendum proposti da politici e sostenuti dai partiti con la raccolta delle 500.000 firme sono dei plebisciti e non mi interessano più (che li propongano attraverso i 5 consigli regionali - solo allora voterò il referendum). Anche se apparentemente sembra un modo che alcuni  membri dell'opposizione usano per contrastare i membri di governo o di maggioranza parlamentare è in realtà un modo per mantenere la fiducia nella democrazia rappresentativa di chi ancora vota alle elezioni. La Casta fa le leggi che servono per portare avanti il suo obiettivo e quando qualcuno all'opposizione propone referendum abrogativo la gente pensa che qualche onesto in politica possa salvare il sistema per come è sempre stato strutturato. La Casta ha tutto l'interesse nel lasciar fare  questi politici onesti (perché tanto potrà introdurre e/o reintrodurre tutte le leggi che vorrà in seguito) ed i politici onesti si faranno quella pubblicità che porterà ai voti di chi crederà in loro. Alla fine è il sistema che si reggerà unicamente sulla rappresentanza ed è quello che vuole la Casta e chi mediante essa ci mangia di brutto !
  3. I politici devono dare in mano ai cittadini quello di cui questi ultimi sono titolari esclusivi (fra cui il referendum abrogativo - cfr. art. 75 Cost.).
  4. I politici, che fanno parte di una sola Casta che ha un solo obiettivo, non possono fare le leggi ed abrogarsele con dei plebisciti (che usino i luoghi ed i poteri istituzionali che già possiedono - commissioni parlamentari, parlamento, corte costituzionale).
  5. La legge elettorale è l'ultimo ed il minore dei mali perché i suoi rappresentanti il popolo non hai MAI potuto sceglierli realmente, poiché sempre costretto a scegliere fra due o tre candidati imposti dai partiti e di cui non si sapeva nulla esattamente del loro passato, del loro presente e delle loro capacità e competenze che li avrebbero potuti distinguere da milioni di altri cittadini. Il problema principale è la controversa sovranità del popolo che deve appartenere realmente al popolo. Fino a che al popolo non verranno riconosciuti poteri di democrazia diretta i politici saranno sempre tutti a farsi i cazzi loro.
Sviluppiamo il concetto:

  1. Ricorrere sempre alla raccolta delle 500.000 firme per chiedere al popolo se vuole abrogare una legge del parlamento (totalmente o parzialmente) è solo un modo per PROPAGANDARE il sistema rappresentativo, che si è dimostrata una colossale forma di governo fallimentare e per nulla democratica.
  2. Ricorrere sempre alla raccolta delle 500.000 firme richiede una procedura molto lunga per portare la popolazione alle urne poiché occorrono banchetti per la raccolta delle firme, occorrono moduli per la raccolta firme da consegnare ai comuni, occorrono autenticatori delle firme, occorre vagliare le firme per verificarne la validità.
  3. Ricorrere sempre alla raccolta delle 500.000 firme consente ai partiti di rubare altri soldi ai cittadini attraverso il rimborso (v. nota in calce) previsto per la raccolta stessa dalla legge (L.157/99) se viene raggiunto il quorum (il raggiungimento del quorum è facile ottenerlo se la Casta vuole che venga raggiunto, perché è padrona dell'informazione).
Invece:
Attraverso i 5 consigli regionali è sufficiente che si riuniscano 5 consigli regionali e deliberino la presentazione alla Corte di Cassazione di uno stesso quesito referendario e si va direttamente alle urne ! (dopo le opportune verifiche di legittimità del quesito referendario).
Fermo restando tutto quanto finora espresso, il punto focale è il seguente:
Un popolo sovrano deve avere degli strumenti che gli consentono di esercitare la sua sovranità quando lo ritiene opportuno, altrimenti se devono decidere solo POCHI (neppure eletti dal popolo) è inutile parlare sia di sovranità popolare e sia di DEMOCRAZIA.
Gli strumenti che il popolo deve avere devono essere inoltre UTILIZZATI dai cittadini, promossi dai CITTADINI NON eletti ... altrimenti non si può parlare né di democrazia diretta e nemmeno di sovranità popolare.


I plebisciti (ovvero le consultazioni popolari richieste/concesse dai governanti) esistevano fin dai tempi dell'Impero Romano ... e a quei tempi di democrazia nemmeno a parlarne.
Ci vantiamo da tempo di esserci civilizzati ? Di avere fatto passi avanti rispetto al passato in materia di "forme di governo ?"... non mi pare proprio ! Quali sarebbero i passi avanti fatti ?


Nota:
E' previsto un rimborso pari a 0,52 euro per ogni firma per un totale massimo di 500.000 firme (le minime previste dall'art. 75 Cost.) se viene raggiunto il quorum. Chi presenta le firme autenticate entro i 3 mesi di tempo previsti dalla legge attuativa del referendum (legge 352/70), queste sono state ritenute valide e si è raggiunto il quorum, ha diritto per legge a 260.000 euro per ogni quesito referendario presentato (0,52 x 500.000). Se i quesiti referendari sono 4 (come per il 12 - 13 giugno scorsi) il rimborso è pari a 260.000 x 4. Capito perché fanno tanti referendum ? Anziché uno solo con più quesiti ?


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