Sempre sulle Ferrovie e sullo Stato (dimmerda entrambi)

Prima di entrare nel merito della questione che voglio evidenziare con questo ENNESIMO post, spendo due parole sul termine "pendolare".


Cosa si intende col termine pendolare ?


Il pendolare è un cittadino che fa uso quotidiano dei mezzi di trasporto pubblico per recarsi al lavoro e per tornare dal lavoro. E' quindi un cittadino che contribuisce allo sviluppo della nazione lavorando (art. 4 Costituzione italiana) soggetto ad un costo fisso giornaliero per recarsi al lavoro e tornare dal lavoro.
Usando i mezzi di trasporto pubblico quotidianamente il pendolare acquista solitamente uno o più abbonamenti (che possono essere settimanali, mensili o annuali).


Stando alle ultime manovre di Trenitalia e Atm (azienda trasporti milanesi) aumenteranno gli abbonamenti ai pendolari e diminuiranno i treni e gli autobus ora disponibili (anche se circolano Eurostar VUOTI da anni !).

• Se le aziende di trasporto pubblico aumentano anche gli abbonamenti ai pendolari si riduce automaticamente anche il potere d'acquisto dei loro salari (già scarso) perché a parità di stipendio aumenta ai pendolari un costo fisso OBBLIGATORIO (la matematica non è un'opinione).
• Se le aziende di trasporto pubblico riducono i treni e gli autobus utilizzati anche dai pendolari si penalizzano la produttività dell'intero paese (già scarsa) ed i lavoratori stessi, che saranno più soggetti ad utilizzare (mangiarsi) permessi e/o ferie, nonché a multe, perché si presentano in ritardo al lavoro (per colpa di questi stronzi che non fanno nulla per evitare i soliti disagi di cui si scusano da decenni attraverso gli annunci nelle stazioni).
• Tutto ciò avviene col tacito assenso delle amministrazioni regionali e nazionali.

Ai succitati 3 letamai interessa solo incamerare denaro per gonfiare sempre più gli stipendi e gli sprechi/lussi delle loro classi dirigenti... tanto sanno che ci sono i fessi italioti che pagano sempre !