venerdì 14 dicembre 2012

Ci vuole un fiore

Ricordate la canzone di Sergio Endrigo ?

Che diceva:

"Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole un fiore"


La canzone continuava citando altre cose e ribadiva che per fare ogni cosa ci voleva sempre un fiore (per fare tutto ci vuole un fiore - terminava il ritornello).

Bene se il concetto lo applichiamo in politica e più precisamente per la realizzazione di un programma politico presentato in campagna elettorale da una lista che concorre alle elezioni possiamo dire che:

Un programma politico generalmente si è dimostrato pura DEMAGOGIA, per strappare consensi, quindi voti, per conquistare le poltrone che fruttano fior fior di lussi e privilegi a chi le occupa ed al rispettivo gruppo di appartenenza.

Tutti i programmi politici sono di una prolissità estrema, troppi punti, e col senno di poi e le prove vissute in decenni e decenni di rappresentanza parlamentare abbiamo capito che sono tutti programmi irrealizzabili.

Più sono numerosi i punti programmatici e più suona demagogica la loro realizzazione.

Al di la di questo:
se per fare un tavolo ci vuole il legno ... per realizzare un solo punto programmatico di un qualsiasi programma politico presentato da una lista ci vuole una maggioranza schiacciante in parlamento.

se per fare il legno ci vuole l'albero, per fare una maggioranza schiacciante in parlamento ci vogliono un mare di voti.

se per fare l'albero ci vuole il seme, per avere un mare di voti ci vuole una barca di soldi per finanziarsi una campagna elettorale più visibile di quelle sostenute dai soliti big (Casta).

L'unica alternativa che neutralizzerebbe questi ostacoli ai piccoli partiti o movimenti, consentendo loro di conseguire vittorie politiche, è la democrazia diretta.

Una proposta di un piccolo partito o movimento sottoposta a voto popolare potrebbe diventare realtà perché deliberata dal POPOLO SOVRANO... e non da una maggioranza parlamentare, che abbiamo compreso cosa essa sia e come si è formata e fortificata nel tempo e che comunque è una MINORANZA della popolazione (di quale democrazia parliamo ?).

Quindi senza POTERE (fiore) il popolo non potrà fare ed avare NULLA ! Nessun punto programmatico di qualsiasi programma politico presentato da liste concorrenti, pur attraente e sperato (tavolo, legno, albero),  potrà essere realizzato o essere realizzabile perché i programmi politici sono pura demagogia, tanto più sono numerosi i punti che lo compongono.

Come ho spesso ribadito non abbiamo il tempo perché un piccolo partito, o un nuovo partito, diventi tanto famoso da raccogliere una schiacciante maggioranza dopo non so quante tornate elettorali della durata di 5 anni ognuna.
L'Italia andrà in fallimento molto ma molto PRIMA !

Svegliatevi italioti ! Il potere che vi spetta di diritto (art. 1 cost.) dovete esigerlo voi ... non alcuni delegati da voi che non hanno mai potuto fare un cazzo e che non potranno mai fare un cazzo. L'unica cosa che andrà a loro vantaggio è che, piccoli o grandi che siano ... voce in capitolo o non voce in capitolo che hanno/avranno ... loro mangeranno e faranno mangiare i loro gruppi, mentre voi che sperate in loro dovrete sfamarli e attendere il miracolo.

C'è tempo per questo miracolo ? Qualcuno ha il coraggio di dire che la democrazia diretta è un'utopia :-) Per me è ben più che un'utopia sperare in qualche rappresentanza che realizzi le aspettative della gente che la vota e la elegge (quando la eleggerà).

Senza potere deliberativo al popolo ... nessun programma potrà essere realizzato ... e il potere dovrà essere voluto e preteso dagli oppressi ... l'oppressore non lo concederà MAI ! (cit. di Martin Luther Kink)


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