lunedì 31 dicembre 2012

Ultima precisazione

Non voglio mettere in dubbio la buona o la cattiva fede di chi vuole entrare nella Casta ... mi limito ad esprimere i miei dubbi sull'influenza che potrebbero avere una volta entrati nella Casta.

64 anni di storia non sono noccioline e dovremmo avere compreso cosa è la democrazia rappresentativa italica.

La democrazia diretta non la potrà portare mai nessuno dall'interno della casta ... a meno che, come ribadisco spesso, non accada il miracolo che un nuovo partito ottenga tanti di quei voti da costituire una schiacciante maggioranza.
La democrazia diretta, come in ogni paese dove esiste da oltre un secolo, è stata introdotta dagli eletti ma su forti richieste e pressioni dei cittadini NON eletti.
Abbiamo noi italiani gli strumenti per chiedere tutto ciò ?

Non avremo forse opportuni strumenti DELIBERATIVI ma possiamo chiederli mediante quanto già possediamo.

Abbiamo diritti di partecipazione da 64 anni nella costituzione (artt. 50, 71, 75, 138, 56, 58, 118, 123, 102, 46), e da 21 anni nella legge a livello locale (artt. 8 e 70 Dlgs 267/00).
Partendo dai Comuni si deve iniziare a fare cultura e deve iniziare il cambiamento.
Chi è realmente in buona fede è giusto che ci provi anche dall'interno del sistema ma il cambiamento avverrà per mezzo del popolo ... se lo vorrà ... ne sono più che convinto.
Quindi occorre dedicare tempo ad informare il popolo senza avere impegni istituzionali che assorbirebbero tutto il tempo di chi ha scelto di entrare nella Casta e qualcuno deve assumersi questo compito, con l'aiuto di coloro che si informano e condividono.

Se con le elezioni la situazione si è sempre più aggravata significa che le elezioni, almeno per come sono state studiate ed attuate in Italia, non sono un mezzo sufficiente di cui il popolo dispone per ottenere il rispetto e l'applicazione dei diritti stabiliti dalla Costituzione italiana ... a quanto pare le elezioni sono uno strumento dei pochi eletti per evitare tutto quanto auspicabile ed esposto sopra.

Se esistessero solo DUE partiti in Italia la gente sarebbe costretta a sceglierne uno dei due e quello che prenderebbe più voti sarebbe legittimato dalla maggioranza degli elettori. Se gli elettori non dovessero votare è evidente che nessuno dei due partiti soddisfa l'elettorato e sono quindi rigettati entrambi dal popolo.
In Italia invece esistono (ipotesi) 100 liste e la gente anziché non votare si divide in tanti elettorati che votano le liste concorrenti che ritengono migliori dei due partiti che comunque esistono da sempre in Italia e dominano la politica italica da sempre.


Le liste concorrenti però prendono talmente pochi voti che non impensieriscono minimamente i due partiti più grandi, grazie alle leggi elettorali che hanno sfornato in Italia, ... e quindi vincono sempre i soliti (queste non sono opinioni congetturali ma dati di fatto)

Colgo l'occasione per augurare a tutti un felice Anno 2013

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