domenica 24 luglio 2011

A cosa servono le leggi ?

In teoria ... le leggi DOVREBBERO servire a regolamentare le attività delle persone che compongono una società, ovvero a permetterne lo sviluppo evitando abusi di alcuni su altri.

In pratica, specialmente in Italia (che detiene un ridicolo primato assoluto al MONDO per quantità di leggi nel proprio ordinamento), non servono allo scopo per cui vengono fatte ! O per meglio dire: servono solo ed esclusivamente ad ingrassare parassiti che hanno studiato tanto per buggerare e sfruttare il prossimo ... servono a fare SCENA ... solo forma e nessuna sostanza.

Detta in parole povere servono solo a potenziare ed ingigantire le LOBBIES.


Una legge di per sé non è nulla e non serve a nulla se poi non viene applicata in quello che costituisce la sua sostanza ed ancor più se non viene rispettata.


In teoria la legge è uno strumento indispensabile se non se ne abusa (in numero) e se segue questa logica:


1) il legislatore fa una legge
2) il governo la fa applicare
3) la magistratura punisce chi la viola


Se mancano le azioni di cui ai punti 2 e 3 la legge non serve a nulla o meglio serve solo a pochi.
In Italia i cittadini che hanno scelto la carriera politica/rappresentativa si devono sentire probabilmente molto più intelligenti e furbi di ogni altro cittadino del mondo che ha scelto la stessa carriera, poiché hanno deciso che debbano esistere circa 200.000 leggi, a differenza ad esempio di qualsiasi altro stato europeo dove non si superano le 10.000 leggi. Qualcun altro ha deciso come applicarle, o meglio a CHI applicarle, e qualcun altro ancora ha deciso come e CHI punire quando queste sono violate.

E' come se la forza e/o il grado di civiltà di una popolazione dipendesse dal numero di leggi che regolamentino i diritti e i doveri dei suoi componenti.

Se questo è il pensiero dei nostri legislatori, hanno sbagliato alla grande perché in Italia ci capiscono poco pure avvocati e magistrati di tutto il casino legislativo fatto finora.
Inoltre non brilliamo affatto, rispetto alle altre popolazioni con un numero infinitamente inferiore di leggi, o non è così ?


In teoria lo Stato dovrebbe rispondere dei propri errori in violazione dei diritti fondamentali di ogni singolo cittadino (artt. 28, 54 e 113 Cost.), e dovrebbe garantire lo sviluppo del singolo cittadino in quelli che sono i suoi principali diritti (art 3 Cost.);

in pratica, invece, attraverso i suoi tre organi più importanti lo Stato italiano tanto ha pensato e tanto ha fatto che può commettere anche qualche abuso su chiunque ritenga opportuno senza MAI pagare degli errori anche palesemente volontari.


Questa è l'Italia ... che è quella che è ... per merito degli "i-taglioni" (coloro che hanno scelto la carriera politica) e per merito degli "i-talioti" (coloro che si affidano a chi ha scelto la carriera politica).


Quando chi ha scelto la carriera politica in buona fede, e chi invece di affidarsi solo ed esclusivamente ai politici, penseranno ed agiranno in maniera che non esistano poteri e/o istituzioni al di sopra del popolo forse si potrà migliorare l'Italia e ci si potrà dirigere verso una vera democrazia. Se i cittadini non hanno poteri di intervento DIRETTO sia sull'organo legislatore, sia sull'organo esecutivo e sia sull'organo giudiziario tutte le belle cose scritte nella nostra carta costituzionale rimarranno solo "inchiostro su carta" o, come si suol dire, belle parole.
Un esempio:
Domanda:
Perché mai il Parlamento avrebbe sfornato una legge (Dlgs 267/00 - art. 8 - Partecipazione popolare) che darebbe a livello locale più potere ai cittadini quando questa dopo 21 anni (prima si chiamava legge 142/90) non è ancora stata applicata dovutamente ma bensì ignorata da molte amministrazioni, raggirata da altre ed ostacolata da altre ancora ?


Risposta:
La legge in Italia serve a dare una parvenza a chi le fa. Serve a illudere la gente. Serve a far credere che la classe politica ha considerazione nei confronti dei cittadini, della democrazia, etc. etc. Serve a far credere ad esempio alla Comunità Europea di avere mantenuto gli accordi presi sottoscrivendo convenzioni e trattati recependoli con leggi nazionali. Ma non deve SEMPRE essere applicata la legge perché se lo fosse la classe politica italica perderebbe potere (e i suoi componenti si farebbero meno i cazzi propri - mangerebbero/ruberebbero meno).

Come si possono evitare tutte queste stranezze ? (chiamiamole così)...

Pretendendo che il parlamento modifichi la legge sull'azione popolare (legge 352/70) in maniera tale da TOGLIERE i paletti posti alla democrazia diretta, e che stabilisca vincoli e modalità di utilizzo della petizione popolare - non ancora regolamentata da nessuna legge - quindi priva di alcun valore.
Con le petizioni il popolo può chiedere che il parlamento faccia delle leggi, con le proposte di legge popolari (già previste all'art. 71 Cost.) il popolo può proporre dei disegni di legge se non lo fa il parlamento una volta ricevute le petizioni che eventualmente le richiedono, ed introdurre (a scanso di sorprese) il referendum propositivo o legislativo ed il referendum confermativo per le leggi ordinarie come esistono in Svizzera !
Con il primo dei due referendum citati il popolo può IMPORRE al parlamento la legge redatta dai cittadini proponenti se questo non da esaustive giustificazioni alle petizioni presentate o ai disegni di legge popolari presentati. Con il secondo tipo di referendum una legge fatta dal parlamento può essere bocciata sul nascere prima che entri in vigore e faccia danni ! (in Svizzera una legge fatta dal parlamento rimane 100 giorni in fase di stallo perché viene dato al popolo il tempo e la possibilità di indire referendum confermativo facoltativo).

Esistono esempi vicini a noi di democrazia AVANZATA quindi IMITIAMOLI ! Non dobbiamo inventare nulla più di quanto è già stato inventato/sperimentato/attuato da altri ! Basta copiare ad esempio il sistema Svizzero o quello Statunitense (dove oltre la metà degli stati parte possiedono forti strumenti di democrazia diretta validi a livello locale).

I sistemi democratici puramente rappresentativi sono OBSOLETI e TRUFFALDINI e con la tecnologia avanzata che abbiamo oggi (rete internet, voto elettronico, database telematici, etc.) possiamo agevolare la democrazia diretta che esiste in Svizzera dal 1874 (anno in cui sono stati introdotti i referendum citati sopra).

Quando potrà essere il popolo a controllare i suoi rappresentanti, bloccando leggi o proponendo leggi in maniera vincolante, certe schifezze legislative non le avremo più nel nostro assurdo archivio legislativo (record ASSOLUTO al mondo)
Infine: 
Il legislatore italico, e quei poveri servi del sistema che citano le fatidiche frasi "purtroppo la legge dice" ... "la legge è legge e bisogna rispettarla" ... "la legge non la facciamo noi", non sanno che le LEGGI in Italia DEVONO essere in armonia con i principi esposti (a volte chiaramente) nella sua legge fondamentale (cfr. art. XVIII disp. trans. e finali e artt. 134 e 136 Cost.) ... perché diversamente sarebbero ILLEGITTIME. Inoltre le leggi (legittime o illegittime che siano) in Italia vengono comunque emanate da un organo ILLEGITTIMO poiché non è strutturato come fa chiaramente intendere la Costituzione italiana (scelta indiretta anziché diretta dei parlamentari - parlamentari esponenti di partiti che non sono strutturati in maniera trasparente e sono verticistici anziché democratici - non sono un obbligo ma un diritto per determinare la politica nazionale e non una banda di individui che devono invadere tutte le istituzioni dello Stato ed enti pubblici e privati) ...  quindi se ogni tanto salta fuori qualche cittadino DISOBBEDIENTE non si devono stupire padroni e servi ... perché gli individui non sono fatti tutti della stessa pasta (frolla).
Se dovesse capitarvi provate a dire ad un funzionario (qualsiasi) di Stato se sa come devono essere le leggi e se sa che le leggi in Italia vengono fatte da una banda di farabutti illegittima ... vedrete che faccia di cazzo farà. Fategli presente quello che dico/scrivo ormai da un decennio abbondante ... (potete usare ad esempio il pensiero scritto qui sopra evidenziato) vi accorgerete come abbassano le creste di minkia che hanno sul collo.

Invece ... una scrollata di spalle e tutto resta com'è ... anzi ... peggiora anno dopo anno.

Citazione:
"Per i cittadini le leggi si applicano, per gli amici si interpretano, per alcuni si eludono." (Giovanni Giolitti)


Post correlato: La legge non ammette ignoranza ... 

2 commenti:

  1. Nell'articolo sopra non è stato presa in considerazione un'altro aspetto riguardante il modo in cui vengono scritte le leggi. Se la Costituzione è un parametro di 'legittimità', il testo di legge dovrebbe essere anche 'equo' Per le parti in causa. Invece questo definisce sovente un'iter burocratico e ne rimette l'equità dell'applicazione al Tribunale. E' chiaro che se la Legge sarebbe equa il ricorso al Tribunale non sarebbe così assidua.
    ( Principio Jus e Fas)

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  2. Perfettamente d'accordo Gilberto ! Infatti la Costituzione prevede che le leggi debbono essere legittime ma lo sono realmente ? (Almeno le più importanti ?). Se inizio a fare un elenco sto qui mezza giornata almeno e cito solo la legge elettorale. Il problema, come ribadisco, è che fino a che il popolo sovrano non avrà mai un'accesso/potere diretto sulle istituzioni più importanti mi sa che ci prenderanno perennemente tutti per il culo.... e mi riferisco alla Corte Costituzionale come prima cosa, al CSM come seconda cosa ed ai Referendum di cui si sono impossessati coloro che dovrebbero essere controllati dal popolo (mediante essi) e che usano a piacimento per farne mere propagande politiche e gettare fumo negli occhi. Come ho più volte sottolineato in altri post si intuisce abbastanza facilmente leggendo un testo legislativo dove si vuole andare a parare e mi riferisco a tutti gli organi di Stato (magistrati compresi). La legge consente sempre una certa discrezionalità ai magistrati e sono proprio questi che dovrebbero dimostrare con l'uso che fanno di tale discrezionalità la loro neutralità politica ed il senso del dovere (che riguarda la giustizia). Quando un magistrato usa la discrezionalità prevista dalla legge troppo soventemente e sempre a favore dei solito ed a sfavore di altri si comprende bene lo scopo sia della legge e sia di chi dovrebbe punire chi la viola.
    Ciao Gilberto

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