Per sciopero si intende l'astensione collettiva dal lavoro di lavoratori dipendenti allo scopo di rivendicare diritti, per motivi salariali, per protesta o per solidarietà.
L’articolo 40 della nostra legge fondamentale (art. XVIII disp. Trans. e finali della Costituzione italiana) recita:
“Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.”
Come spesso accade ci troviamo di fronte al dilemma di COME applicare un principio costituzionale con opportuna legge, poiché senza una legge un principio costituzionale è qualcosa di vago che non si potrebbe applicare/soddisfare.
Il dilemma consiste quindi nel modo in cui si regolamenta il principio costituzionale per applicarne la sua sostanza a vantaggio del beneficiario. Se il legislatore limita con legge oltremodo il principio costituzionale esposto in un determinato articolo o contesto della Costituzione ne vanifica la sua sostanza.
Se le sciopero è quindi lo strumento più importante del lavoratore per rivendicare diritti negati deve poter avere una certa influenza.
Oggi, 22 luglio 2011, in tutto il territorio nazionale è in atto un ENNESIMO sciopero dei trasporti pubblici (autobus, tram, metropolitane, treni) ma come sempre accaduto in Italia, il ridicolo si nota fin dal mattino:
Lo sciopero è definito di 24 ore ma sono garantite due fasce orarie che a Milano vanno dalle 6 alle 9 e dalle 16 alle 19 (ho arrotondato per facilitare i calcoli). Quindi se circolano mezzi pubblici in quegli orari lo sciopero non sarà di 24 ore ma di 24 – 6 = 18 ore.
Le fasce orarie garantite servono ovviamente ai lavoratori di TUTTE le categorie che utilizzano i mezzi pubblici per recarsi al lavoro e se esistono è perché sono previste dalla legge.
Ora se la legge toglie al lavoratore il diritto di esercitare lo sciopero quando lo ritiene più opportuno e/o più proficuo vanifica tale diritto (lo sciopero) perché se uno sciopero non crea disagi non è di nessuna utilità.
Questa ovviamente può sembrare un’opinione come un’altra ma in realtà è un dato di fatto incontestabile perché da che ricordo io (ed ho 50 anni) con tale metodo i lavoratori del trasporto pubblico non hanno MAI ottenuto nulla e si sciopera da decenni in questo modo.
C’è sempre stato uno strano modo di applicare i principi costituzionali con legge ma non è una novità in Italia … per chi è ATTENTO ed OSSERVATORE.
Per concludere mi domando sempre cosa fanno ed a cosa servono i SINDACATI (art. 39 Cost.) in Italia, come pure a cosa servono questi scioperi che in realtà non sono scioperi ma semplici disagi perenni sia ai lavoratori (CHE NON OTTENGONO NULLA) e sia ai viaggiatori (CHE SUBISCONO DISAGI CONTINUAMENTE).
E’ più ovvio un disagio molto più grande e diffuso/collettivo per ottenere qualcosa piuttosto che tanti piccoli disagi a TUTTI che non impensieriscono minimamente chi dovrebbe adempiere ai propri doveri (aziende/datori di lavoro).
Sto forse stigmatizzando le aziende/datori di lavoro ? Certo ! E lo faccio pure con convinzione ! Tanto per citare un esempio rimanendo nel settore "trasporto pubblico" l'azienda (o le aziende) "ferrovie dello Stato" è uno schifo TOTALE da decenni. Continua a sopprimere treni (che usano principalmente i lavoratori - i cosiddetti pendolari), li fa circolare in condizioni PIETOSE da decenni: senza acqua nelle toilettes, con porte perennemente guaste, carrozze intere fuori servizio, riscaldamenti o condizionamenti guasti, ritardi a non finire e prendono per il culo i viaggiatori con i soliti e stereotipati annunci del cazzo del tipo "ci scusiamo per il disagio". L'unica cosa che sa fare questa azienda è "scusarsi per il disagio" non certo fare il possibile per RIDURRE O EVITARE il disagio ai viaggiatori che pagano sistematicamente e regolarmente aumenti di biglietti ed abbonamenti. Ovviamente questo ragionamento visto dal viaggiatore ... se vogliamo vederlo dal lavoratore di questa azienda di trasporto pubblico non cambia assolutamente nulla. C'è tanta di quella gente INCOMPETENETE e menefreghista all'interno dei settori dirigenti da far vomitare una capra. Gente che è costretta a lavorare per non lavorare o lavorare MALE, ovvero senza adeguate attrezzature, senza parti di ricambio per riparare i treni, senza personale adeguatamente qualificato, senza poter intervenire sui guasti perché c'è sempre qualche stronzo che da' ordini di far partire i treni nelle condizioni in cui si trovano. Ci sarebbe da scrivere un libro per descrivere tutte le storture di questa azienda di trasporto pubblico che non si sa neanche più come e da chi cazzo è composta (essendosi divisa in TANTE aziende dove ognuna dovrebbe occuparsi di cose specifiche mentre TUTTE non si occupano di far funzionare i treni come dovrebbero funzionare) ma non è il caso di approfondire perché bastano già le poche cose accennate. Occorre evidenziare invece che gli unici a trarre lauti profitti, in questi colossi aziendali, sono i dirigenti che mal dirigono ed i cosiddetti funzionari o quadri. Tutto il resto è merda ! Ma evidentemente va bene così un po a tutti e chi usa i mezzi pubblici lo comprende benissimo ! Questi stronzi si permettono poi anche di far precettare chi protesta da decenni per come è costretto a lavorare e per come è trattato economicamente. Il Datore di Lavoro che stabilisce come e quando il lavoratore deve scioperare ... e come e quando rispettare i CONTRATTI di lavoro oltre le leggi (ad es. quella sulla prevenzione infortuni).
Bruno Aprile – tel. 3472954867 – Locate Varesino (CO)
Sapete quanti sedicenti "comunisti" si incazzano quando c'è lo sciopero dei trasporti pubblici ? Perché subiscono disagi per recarsi al lavoro ? Quando però scioperano loro devono stare tutti zitti (scioperi ancor più stupidi di quelli dei trasporti pubblici perché non arrecano danno a nessuno (infatti NESSUNO se li caga).
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