In questi giorni con l'aiuto dell'Amico Paolo Bonacchi ho inviato a 13 Comune della Valle del Reno in Provincia di Bologna, quanto segue:
Oggetto: Petizione
Con la presente desideriamo metterLa a conoscenza che in Italia numerosi Movimenti e Liste civiche si stanno organizzando ed orientando verso una maggiore Partecipazione dei Cittadini al governo del proprio Comune, al fine di equilibrare nelle amministrazioni locali la Democrazia rappresentativa integrale, attualmente in uso, con la Democrazia diretta.
Pensiamo possa essere Suo interesse prendere atto di questo nuovo percorso politico coerente con l'art. 1 comma 2° della Costituzione che recita che “la sovranità appartiene al popolo”, anche se il popolo non se ne rende ben conto o addirittura non lo sa.
Le preannunciamo pertanto la presentazione di una petizione al Consiglio Comunale per introdurre nello Statuto del Suo comune i quattro punti della Democrazia diretta sotto indicati:
1) Affermare nello Statuto del Comune che i cittadini sono "SOVRANI" a qualunque livello delle istituzioni e che la loro Sovranità non può essere alienata, limitata, violata o disattesa dai "rappresentanti" eletti in Consiglio Comunale.
2) Introdurre nello Statuto del Comune i "Referendum DELIBERATIVI di iniziativa popolare, senza quorum", i cui risultati non possano essere oggetto di modifica da parte del Consiglio Comunale;
3) Far eleggere il Procuratore CIVICO dai Cittadini Sovrani, e non dai partiti, per "garantire i Cittadini contro gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi dell'Amministrazione Comunale".
4) Introdurre nello statuto del Comune la possibilità di "REVOCA del mandato" da parte dei Cittadini Sovrani, nei confronti dei rappresentanti incapaci o corrotti.
Queste semplici regole, che ognuno può comprendere e condividere, permetteranno il CONTROLLO DIRETTO dei cittadini sovrani sul potere che discende dalla politica per governare la popolazione in coerenza con i loro interessi e le loro aspettative di vita e costituiscono anche il sunto di ciò che, come Cittadini Sovrani, intendiamo perseguire politicamente.
Le saremo grati se, condividendo anche parzialmente quanto sopra esposto, vorrà contattarci per un approfondimento dei punti indicati in relazione alle possibilità della Sua amministrazione.
Le rendiamo anche noto che il Sindaco di Sassello (SV), ha già provveduto ad introdurre nello Statuto Comunale il punto che consideriamo più importante fra i quattro esposti: il REFERENDUM DELIBERATIVO di iniziativa popolare senza quorum, il cui risultato nessuno può violare.
Restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro e salutiamo cordialmente.
RISPOSTA DEL VICE SINDACO di un comune (che non nomino)
Buongiorno.
Ho letto la sua cortese sulle proposte di modifica dello statuto.
Non me ne voglia se Le dico in totale sincerità che non ha in materia le idee molto chiare
e dimostra di conoscere poco filosofia, dottrina, prassi politica, diritto pubblico e amministrativo.
Legga la costituzione per intero: la sovranità appartiene al popolo... che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione. (v. nota in calce)
Ha mai sentito parlare di democrazia rappresenativa? e soprattutto ne ha colto l'intimo concetto che la ispira?
Non che la democrazia diretta non abbia o non abbia avuto i suoi cultori e la sua dottrina di riferimento ma, - e questa è una mia opinione -
comporta più problemi di quelli che risolve: non ha fondamento l'idea che il popolo sia buono e il corpo politico cattivo e il limite della democrezia diretta
sta proprio nella verifica di quanto coincide ed è attendibile la presunta volontà popolare con quanto sostiene chi la incarna dichiarando di conoscerla e rappresentarla.
un circolo vizioso, una specie di corto circuito del potere, non crede?
Nel merito delle proposte:
Punto 1. Oltre ad essere un concetto ridondante, chi ha titolo di stabilire quando e come la sovranità viene alienata, limitata, violata o disattesa?
E poi che cos'è esattamente la sovranità? Chi e come esattamente la traduce in esercizio del potere?
Punto 2. Un referendum propositivo senza quorum conferirebbe potere decisionale ad una minoranza trasformandola surrettiziamente in maggioranza: l'antitesi del fondamento della democrazia. Inoltre non esiste materia su cio il consiglio comunale non possa pronunciarsi.
Punto 3. Non so chi sia il Procuratore civico e di certo non lo eleggono i partiti o se lo eleggono buon per loro. Esisteva il Difensore civico che è altra cosa ma che è stato abolito
nel 2010.
Punto 4. la revoca di mandato esiste ma non a capocchia: si legga il testo unico sull'ordinamento degli enti locali 18 agosto 2000 n. 267
sono certo lo troverà interessante ed istruttivo.
Per concludere. Certamene i limiti dell'azione politica e degli uomini che la praticano sono evidenti ed enormi.
Pace, Concordia, Etica, Onestà, Efficienza, Equità, Bene comune, sono temi che la filosofia politica dibatte da almeno 2500 anni.
Anche tramite menti eccelse che hanno studiato, comparato, analizzato contribuendo a dare corpo e fondamento all'ordinamento cui oggi noi ricorriamo.
Con loro le innumerevoli vittime della storia politica, dei suoi errori, delle sue inadeguatezze.
Certo nessuno ha detto l'ultima parola e mai nessuno la dirà. Però, prima di inventare o sperimentare o sbandierare soluzioni mirabolanti bisognerebbe
almeno sapere, e da quello partire, se non altro per risparmiarsi inutili fatiche ed errori già commessi, lo stato dell'arte:
Il risultato di cui duisponiamo non è perfetto ed è difficile fare bene, ma una cosa è certa: l'improvvisazione e la superbia sono peggio.
Ritengo che questa risposta del Vice Sindaco meriti una collettiva risposta.
Grazie per il Vostro supporto prestato.
Francesco indello
__________
Commenti personali (punto per punto come da riposta del vice-sindaco)
Punto 1.
"Oltre ad essere un concetto ridondante, chi ha titolo di stabilire quando e come la sovranità viene alienata, limitata, violata o disattesa?
E poi che cos'è esattamente la sovranità? Chi e come esattamente la traduce in esercizio del potere?"
E poi che cos'è esattamente la sovranità? Chi e come esattamente la traduce in esercizio del potere?"
La ridondanza non c'è... a meno che non la si voglia inventare e la risposta alla prima domanda fatta dal vice-sindaco è: il popolo.
Alla seconda domanda del vice-sindaco risponde Wikipedia:
"La sovranità è l'espressione della somma dei poteri di governo riconosciuta ad un soggetto di diritto pubblico internazionale che può essere una persona od un organo collegiale."
Il soggetto di cui all' art. 1 comma 2 della Costituzione italiana è il POPOLO.
Alla terza domanda risponde la Costituzione stessa, ovvero il popolo traduce l'esercizio del potere attraverso le forme elencate nella Costituzione stessa.
Punto 2.
"Un referendum propositivo senza quorum conferirebbe potere decisionale ad una minoranza trasformandola surrettiziamente in maggioranza: l'antitesi del fondamento della democrazia. Inoltre non esiste materia su cio il consiglio comunale non possa pronunciarsi."
Un referendum propositivo senza quorum conferirebbe a TUTTI un diritto che ognuno esprime con un voto di ugual valore per TUTTI affinché una decisione sia presa con un più ampio consenso. Il fondamento della democrazia (vera). Il consiglio comunale si può e si deve esprimere su qualsiasi materia (esiste per quello), che però può essere messo in discussione dal popolo. Sarebbe comunque uno strumento a disposizione nel caso in cui l'amministrazione non dia seguito o rigetti senza esaustive motivazioni richieste presentate sotto forma di "istanze, petizioni e proposte dei cittadini" (art. 8 comma 3 Dlgs 267/00).
Punto 3.
"Non so chi sia il Procuratore civico e di certo non lo eleggono i partiti o se lo eleggono buon per loro. Esisteva il Difensore civico che è altra cosa ma che è stato abolito
nel 2010."
nel 2010."
Il Difensore civico non è stato abolito affatto ma è stato trasferito alle Province (Legge 26 marzo 2010, n. 42) e svolgerà le stesse funzioni col nome di "Difensore Civico Territoriale". Il punto che si vuole evidenziare è che tale figura istituzionale deve essere eletta dai cittadini e non dal Consiglio comunale, provinciale, regionale, etc., ovvero che il controllore non può essere eletto dal controllato.
Punto 4.
"la revoca di mandato esiste ma non a capocchia: si legga il testo unico sull'ordinamento degli enti locali 18 agosto 2000 n. 267
sono certo lo troverà interessante ed istruttivo."
sono certo lo troverà interessante ed istruttivo."
quello a cui fa riferimento il vice-sindaco è sicuramente l' art. 70 del Dlgs 267/00 - Azione popolare - che prevede la "decadenza del sindaco... e altri" ma non attraverso una votazione popolare, bensì attraverso un procedimento giudiziario (filtro) e non si può assolutamente paragonare ad un atto "revocatorio" popolare.
Nota:
Appunto signor vice-sindaco... nelle FORME... la legga TUTTA LEI la Costituzione italiana e si accorgerà che il popolo esercita la sua sovranità anche attraverso petizioni (art. 50), proposte di legge (art. 71 comma 2), referendum abrogativi (art. 75) e confermativi costituzionali (art. 138) e a livello locale anche attraverso referenudm propositivi e consultivi (art. 8 comma 3 Dlgs 267/00)
CONSIDERAZIONI FINALI:
Chi voterà ancora questo signore, o il suo partito, o lista o gruppo che sia, sarà sicuramente un bravo SUDDITO ... pure imbecille.
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