sabato 2 giugno 2012

L'anomalia sta nel sistema partitico (di Marco Turco)

Ricevo e pubblico:
Sono sempre perfettamente d'accordo con te Bruno su tutte le tue riflessioni ed è per questo motivo che insisto ed insisterò per tutta la vita che i partiti nelle Istituzioni sono un ostacolo alla Democrazia.
Se vogliamo attuare la Democrazia bisogna impedire ai partiti di arrogarsi e ritenersi illecitamente di essere parti o componenti fondamentali del sistema istituzionale.
Niente di più falso, i  partiti non possono essere parti strutturali nelle istituzioni, come essi stessi si definiscono.  perché costituiscono un conflitto democratico costituzionale, infatti  nella Costituzione, per salvaguardare la Democrazia e  quindi per garantire al Popolo la sua legittima Sovranità, non prevede ne esplicita che il Parlamento si debba comporre per settori a "percentuale di partito" e ciò vale anche per le Istituzioni dei consigli regionali e comunali (delle province non parlo perché non le riconosco in quanto inutili e parassite)
La Costituzione è molto chiara, "permette ai partiti solo di adoperarsi per determinare la politica ovvero per contribuire ad organizzarla, ma non consente ad essi stessi di entrare dentro le istituzioni".
Nelle Istituzioni devono entrare "le persone preferite" non dai partiti ma dalla "collettività" dei cittadini appartenenti alla "Circoscrizione" competente  per la composizione di ogni collegio  Istituzionale.
Mi spiego:
Il Consiglio Comunale deve essere composto da persone elette dalla collettività dei Quartieri, dei Rioni, dei Borghi, dei...dette anche "Circoscrizioni Locali"
Il Consiglio Regionale deve essere composto da persone elette dalla collettività dei Comuni,  quindi la "Circoscrizione Comune" manda le proprie persone preferite a comporre il Consiglio Regionale.
Il Parlamento deve essere composto da persone  elette dalla collettività delle Regioni,  quindi la "Circoscrizione Regione", manda le proprie persone preferite a comporre il Corpo  Parlamentare.
Il numero di seggi  spettante ad ogni Circoscrizione per la formazione della "competente" Istituzione, deve essere proporzionale al numero di popolazione in ciascuna di esse residenti,  (ovviamente accorpando le  piccole unita di comuni o di quartieri, che da soli non raggiungono il numero di abitanti legali per la copertura di un seggio istituzionale)
La Costituzione parla chiaro e fa riferimento alle "circoscrizioni" e non ai partiti, quindi in Parlamento,  ad ogni "Circoscrizione Regione" si devono assegnare un numero di seggi proporzionale ai residenti di ciascuna ed ogni "collettività regionale" elegge le persone da mandare in Parlamento scegliendole tra i propri residenti secondo le regole "democratiche" e non secondo le logiche parassite dei partiti.
Non si tratta e nessuno sta dicendo di abolire i partiti perché sono espressione del principio di libertà di cui fa anche parte il libero pensiero, la libertà di culto e la libertà di associazione, ma ciò non significa e non legittima la loro intrusione nelle Istituzioni nei banchi dei collegi amministrativi e legislativi arrogandosi una posizione costituzionalmente non consentita , illecita.
I partiti devono ridiventare associazioni  politiche, esterne alle Istituzioni per due motivi: per attuare la Costituzione e per attuare la Democrazia che è poi la finalità stessa della Costituzione.



1 commento:

  1. Se poi aggiungiamo che i partiti sono libere associazione prive di trasparenza (dato che succhiano denaro pubblico come delle idrovore)e assolutamente verticistiche, quindi senza democrazia INTERNA ... possiamo avere un quadro della situazione ancora più completo.

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