sabato 17 agosto 2013

Come capire se l'ENEL ti fotte (parte II)

Se vi arrivano delle bollette alte (oltre i 150 euri) e chiamate il servizio clienti ENEL per chiedere spiegazioni qualcuno vi risponderà che consumate troppa energia, o che c'è dispersione nel vostro impianto (anche se nuovo).

Intanto occorre precisare che l'ENEL dice che il costo dell'energia elettrica segue il costo del petrolio ma è una immane cazzata e un banale pretesto che ormai non regge più perché anche quando il prezzo del petrolio diminuisce le bollette aumentano ugualmente o restano stabili.
Diminuire il costo del petrolio per poco tempo e rialzarlo poi poco dopo serve a illudere la gente poiché non c'è neppure il tempo materiale per le aziende che distribuiscono l'energia elettrica o utilizzano il petrolio e i suoi derivati per i loro prodotti e/o servizi, affinché aggiornino i loro listini ... perché subito dopo il petrolio aumenterà ancora (ma è una strategia dei soliti furboni).

Ma perché ? Qualcuno si domanderà, lo Stato non si occupa della questione ?

Lo Stato italico è indebitato fino al collo e con un'economia ed un'instabilità politica come quella attuale è INAFFIDABILE agli occhi di tutti gli altri Stati sviluppati o ricchi (checché ne dicano i nostri politici ed esperti).

I titoli di Stato italici (che sono cambiali) non danno quindi nessuna garanzia ed hanno paura le banche estere a prestarci soldi in cambio dei nostri titoli di Stato. Ergo l'unico modo è proporre al mercato delle azioni di aziende in attivo e lo Stato italico è proprietario del 30% delle azioni dell'ENEL.
Se l'ENEL non incamera soldi lo Stato italico sprofonda ancor più nella merda e per non sprofondare nella merda le azioni che acquista devono andare bene a prescindere da come le aziende da cui le acquista incamerano soldi. L'unico modo è che tali aziende RUBINO legalmente, come fa l'ENEL.
Per gettare fumo negli occhi al popolino i nostri governanti si sono inventati una delle solite buffonate truffaldine tipicamente italiche (l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas) facendo credere che questa autorità controlli le attività delle aziende che si occupano della distribuzione dei servizi di prima necessità come la luce ed il gas. Una palla colossale perché alla fine è diretta da politici anch'essa.

Ma veniamo a come capire se l'ENEL ci fotte:

Premetto che per capirlo occorre fare qualche sacrificio (non si ottengono diritti in Italia senza qualche sacrificio - questo credo lo si abbia compreso).
  • Non pagate una bolletta salata.
  • Vi giungerà una lettera di sollecito e non pagate la bolletta neppure alla scadenza indicata nella lettera di sollecito.
  • A quel punto l'ENEL, se avete i contatori digitali di ultima generazione (quelli col display), vi riduce la potenza elettrica al 15% (su 3 chilowatt vi fa utilizzare circa mezzo chilowatt) poiché tali contatori sono telecomandati (si azionano a distanza tramite computer).
  • Dopo 15 giorni dalla riduzione di potenza se non pagate ancora la bolletta vi distaccano totalmente l'energia (i termini sono comunque indicati nella lettera di sollecito) e all'ultimo giorno (prima del distacco totale) pagate la bolletta ed inviate il fax della ricevuta di pagamento al numero indicato nella lettera di sollecito.
  • Vi ripristineranno tutta l'energia (3 chilowatt) e nella bolletta successiva vi faranno pagare 25 euri (più o meno)  per l'operazione di riduzione e ripristino della potenza (anche se non dovrebbe costare un cazzo perché fanno tutto mediante telecomando a distanza).
La bolletta successiva dovrà comprendere 15 giorni con bassissimo consumo perché la potenza è stata ridotta ad un quarto di quella prevista dal contratto e potrete verificare realmente se consumate molta energia (come dicono loro).

Esempio:
Bolletta bimestre luglio-agosto = 160 euri
Bolletta settembre-ottobre = 160 euri (da cui togliamo pure i 25 euri per il ripristino della potenza ridotta - ma con un quarto del periodo fatturato con consumi al 15% della potenza nominale) c'è qualcosa che non quadra.

Un altro sistema sinceramente non lo vedo perché ho tentato di capire qualcosa dalle bollette ma sono talmente complicate (guarda caso) e stracolme di voci e di tariffazioni differenti in base a fasce orarie differenti che ci vuole un ragioniere come minimo per capirci qualcosa (immagino le persone anziane come possano fare).

Leggi il post: Parte I

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