sabato 12 dicembre 2015

Cos'è l'AEEGSI (Autority per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico)

L' AEEGSI è un ente dello Stato istituito nel 1995 con la:
Legge 14 novembre 1995, n.481, che fino al 24 dicembre 2013 si occupava di Energia elettrica e Gas e da quella data ad oggi si occupa anche del Sistema Idrico (la sigla originaria AEEG è stata modificata in AEEGSI).

Ergo:

Si occupa di materie di PRIMA NECESSITA' indispensabili alla vita degli esseri umani (salute mentale, fisica, e igiene della persona), che tanto i ricchi quanto i poveri devono per forza utilizzare e pagare PROFUMATAMENTE anche quando il costo del petrolio si abbassa notevolmente (nel giro di un anno il prezzo del petrolio è sceso da 120 dollari al barile anche al di sotto dei 50 dollari al barile). Chi ha mai pagato bollette dimezzate del costo?

Quali sono le sue funzioni ?

Dalla legge che l'ha istituita si evince che l'AEEGSI ha essenzialmente la funzione di garantire la promozione della concorrenza e dell'efficienza nel settore dei servizi di pubblica utilità, assicurandone la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull'intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, e promuovendo anche la tutela degli interessi di utenti e consumatori.

Pertanto:
  • formula osservazioni e proposte da trasmettere al Governo e al Parlamento (potere consultivo - non vincolante);
  • ha potere normativo (regolamentare - v. nota in calce)
  • determina le tariffe (in particolare la componente degli oneri generali di sistema) e vigila sulla Cassa conguaglio per il settore elettrico;
  • assicura la pubblicità e la trasparenza delle condizioni di servizio;
  • assicura condizioni di eguaglianza nell'accesso alle reti energetiche;
  • ha poteri di controllo di qualità e di vigilanza nei confronti dei fornitori dei servizi;
  • valuta reclami, istanze e segnalazioni presentate dagli utenti o dai consumatori.
Ma voglio che sia la legge che l'ha istituita a descrivere alcune delle sue funzioni:
Legge 14 novembre 1995, n. 481 - Art. 2 comma 12 - lettera m) 
"valuta (l'AEEG - NdA) reclami, istanze e segnalazioni presentate dagli utenti o dai consumatori, singoli o associati, in ordine al rispetto dei livelli qualitativi e tariffari da parte dei soggetti esercenti il sevizio nei confronti dei quali interviene imponendo, ove opportuno, modifiche alle modalità di esercizio degli stessi ovvero procedendo alla revisione del regolamento di servizio di cui al comma 37;"
lettera n) 
verifica la congruità delle misure adottate dai soggetti esercenti il servizio al fine di assicurare la parità di trattamento tra gli utenti, garantire la continuità della prestazione dei servizi, verificare periodicamente la qualità e l'efficacia delle prestazioni all'uopo acquisendo anche la valutazione degli utenti, garantire ogni informazione circa le modalità di prestazione dei servizi e i relativi livelli qualitativi, consentire a utenti e consumatori il più agevole accesso agli uffici aperti al pubblico, ridurre il numero degli adempimenti richiesti agli utenti semplificando le procedure per l'erogazione del servizio, assicurare la sollecita risposta a reclami, istanze e segnalazioni nel rispetto dei livelli qualitativi e tariffari;
Provate ad inviare direttamente all'AEEGSI un reclamo, un'istanza e/o una segnalazione riguardante Luce, Gas o Acqua (o tutte insieme).
Vedrete quando vi risponderanno (se lo faranno) e/o cosa vi risponderanno.

L'Autority ha istituito un altro ente (privato) a cui ha affidato la gestione dei reclami, istanze e segnalazioni degli utenti che utilizza mezzi privi di valore legale (posta elettronica ordinaria - form online su proprio sito internet) quando ormai da tempo è per legge d'obbligo a tutti gli enti della Pubblica Amministrazione dotarsi di PEC e renderla pubblica, per agevolare la comunicazione fra cittadino e P.A. (lo spirito del Codice dell'Amministrazione digitale entrato in vigore 10 anni fa è  quello).

In sostanza il consumatore non deve scrivere direttamente all'Autority ma ad altro ente che a sua discrezione, fra l'altro, può decidere se inviare il tutto all'Autority o meno.
Praticamente l'utente deve scrivere allo Sportello dell'Acquirente Unico (così si chiama il suddetto ente privato), lo Sportello se vuole invia il tutto all'Autority e l'Autority ripassa di nuovo allo Sportello la decisione, che lo Sportello comunica poi al Consumatore.

Della serie: "viva la semplificazione e la riduzione dei tempi di attesa"

Così infatti i tempi di valutazione e di risposta si ALLUNGANO ! Mentre ENEL (per citarne una) ti stacca la luce o il gas se non paghi entro i termini da essa stabiliti le fatture - anche se errate - che sono molto più brevi dei tempi di risposta dell'Autority o dello Sportello del consumatore.

Se volete la mia testimonianza, che mi ha condotto a scrivere questo post, troverete in calce a questa nota un link con la corrispondenza da me inviata a detto ente, poi fatevi voi un'idea di cosa sia l'AEEGSI.

Aggiungendo qualcosa in più, che ritengo assai curioso:

Sapete chi è il Presidente dell'AEEGSI ?

Si chiama Guido Bortoni, pavese, classe 1960, ingegnere, prima della nomina alla presidenza dell'AEEGSI (2011) ricopriva il ruolo di capo dipartimento per l'energia del Ministero dello Sviluppo Economico. Dopo un'esperienza decennale al gruppo Enel e un periodo trascorso all'estero con Bonneville Power Administration di Portland-Oregon (Usa) e con Edf, Bortoni é stato direttore centrale della direzione mercati dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas presiedendo alla formulazione di provvedimenti e delle istruttorie dell'Autorità nel settore elettrico e gas relativamente alla produzione convenzionale e da fonti rinnovabili, ai mercati dell'energia, alle diverse attività liberalizzate e quelle ancora gestite in forma di monopolio, quali la trasmissione/trasporto, il dispacciamento, la distribuzione e della misura dell'energia elettrica.

Sapete da chi viene nominato il presidente dell'Autority ?
 Dal Consiglio dei Ministri (quindi dai politicanti).

In sostanza:
  • Il controllato diventa controllore.
  • Le lobbies introducono i loro burattini nelle istituzioni dello Stato (con la complicità, l'indifferenza e l'ignoranza della maggior parte degli italiani).
Nota:
Esiste una gerarchia delle regole (o delle fonti) dove una ha valenza maggiore dell'altra. Qualsiasi giurista o avvocato vi dirà che l'ordine è il seguente:
  1. Costituzione (infatti le leggi emanate dal parlamento devono essere in armonia con i principi esposti nella Costituzione poiché se in contrasto sarebbero ILLEGITTIME - cfr. artt. 134 e 136 Cost.)
  2. Codici (Civile - Procedura Civile - Penale - Procedura Penale)
  3. Leggi
  4. Regolamenti
  5. Sentenze (alcune sentenze fanno legge quando non esiste una normativa specifica e fino a che non entra in vigore una normativa specifica)
Non ci vuole un esperto o uno studioso per comprendere la logica delle cose o di determinate cose - basta il cervello.

Una legge non può scontrarsi con la Costituzione (occorre infatti una legge costituzionale che modifichi prima la Costituzione dove questa può essere modificata - cfr. artt. 138 e 139 Cost.) e  neppure con i Codici (infatti molte leggi complementari e ordinarie hanno modificato alcuni articoli dei Codici). Un regolamento (di qualsiasi ente - pubblico o privato) non può scontrarsi con la legge, con i Codici e con la Costituzione.
Neppure una direttiva o circolare ministeriale può scontrarsi con la legge poiché di valenza inferiore.
In caso di contrasto fra norme prevale quella dettata dalla gerarchia che, PURTROPPO, deve essere giudicato, dopo avere aperto una controversia davanti al giudice, dalla magistratura.

Se la giustizia funziona male o è onerosa per alcuni soggetti appartenenti a fasce sociali disagiate o più deboli economicamente, la Costituzione, I Codici e le Leggi sono e resteranno inchiostro su carta e nulla più.
Enti pubblici e privati possono e potranno stabilire le regole che vogliono e che vorranno per fare comodamente i propri interessi senza necessariamente scomodare il parlamento affiché gli faccia leggi a favore.

La mia testimonianza:

AGGIORNAMENTO:

Ha risposto al mio primo reclamo lo Sportello dei consumatori (Sportello Acquirente Unico) con una lettera in formato .pdf allegata ad una e-mail dalla quale estrapolo (ricordo che tale sportello mi è stato indicato dall'ufficio consumatori dell'Autority quando avevo inoltrato il reclamo inviato all'Enel via PEC, il quale mi ha invitato a non scrivere più a detto ufficio indicandomi appunto lo sportello dell'acquirente unico a cui scrivere).

Nella lettera dello sportello leggo:

"Tuttavia, segnaliamo che, come prevede l’attuale normativa, i reclami dei clienti finali non possono essere esaminati se non siano già stati preventivamente inviati all’esercente il servizio, il quale è tenuto a fornire una risposta motivata entro 40 giorni dalla ricezione.
Considerato che ha scritto sia all’esercente che a noi, per poter esaminare il Suo caso è necessaria un’ulteriore comunicazione in cui ci evidenzia la mancata o l’insoddisfacente risposta dell’esercente."  (il grassetto è il mio)

Commento personale:

Capito ? L'ente preposto a ricevere i reclami dei consumatori/utenti/cittadini istituito dall'Autority a sua volta istituita dallo Stato anche per tutelare i consumatori/utenti/cittadini, prima di esaminare il caso segnalato dal consumatore deve ricevere una SECONDA comunicazione dal consumatore il quale dichiari di non avere ricevuto riscontro dal fornitore del servizio che è tenuto a rispondere entro 40 giorni !

Riassumendo e facendo due conti:

1) Io invio un reclamo all'Enel e nello stesso tempo allo Sportello del consumatore istituito dall'AEEGSI.
2) Enel ha tempo 40 giorni prima di rispondere al mio reclamo e non mi risponde, o risponde il 40simo giorno con una risposta che non mi soddisfa.
3) Riscrivo allo Sportello del consumatore e SOLO ALLORA (dopo 40 giorni) lo sportello esaminerà il mio reclamo.
4) Lo Sportello necessiterà per forza di altri giorni per esaminare il mio reclamo ed eventuale risposta dell'Enel - se ci sarà stata  (di quanti giorni necessiterà poi lo sportello per esaminare il caso non mi è stato detto) e poi, se lo riterrà opportuno, invierà il mio reclamo all'Autority.
5) L'Autority necessiterà di altri giorni per esaminare il mio recalmo, le deduzioni dello Sportello del consumatore ed eventuale risposta dell'Enel (anche in questo caso non è dato di sapere di quanti giorni necessiterà l'Autority per esaminare il tutto) e poi FORSE interverrà l'Autority (anche se non è dato di sapere quali azioni intraprenderà).

Quante bollette errate dovrà pagare all'Enel un utente, per non restare senza luce o senza gas (perché l'Enel sospenderà la fornitura all'utente che non paga una bolletta - anche se errata), con tutto il tempo che deve attendere prima che qualcuno interceda in suo favore con azioni concrete ?

In pratica l'Enel (che in teoria è una società privata) ha lo stesso potere di un esattore dello Stato. PRIMA PAGHI e se c'è stato un errore POI sarai rimborsato. Ma la differenza quindi fra ente pubblico ed ente privato quale sarebbe ?

Ad ogni modo se adesso andate a rileggere le lettere m) ed n) del comma 12 articolo 2 Legge 481/95 riportati integralmente sopra (legge che ha istituito l'AEEGSI) e mi dite che è stata diligentemente attuata la legge, mi faccio PRETE!

AGGIORNAMENTO  DEL  11 NOVEMBRE 2015

Novità giunte da Enel, che risponde al mio reclamo inviato a mezzo Posta Elettronica Certificata il 22 ottobre scorso (risposta giuntami quest'oggi 11 novembre a mezzo poste italiane). La lettera è datata 4 novembre e mi giunge come posta ordinaria (non raccomandata) dopo una settimana.
Piccola parentesi:
Nel modulo di adesione che l'utente compila, sottoscrive ed invia ad Enel per stipulare il contratto di fornitura è richiesto anche eventuale indirizzo di posta elettronica (che avevo indicato).
Che cosa cazzo lo chiedono per fare se poi non utilizzano un tale comodo, economico ed istantaneo mezzo di comunicazione ?
Chiusa parentesi.

La lettera di risposta di Enel Energia inizia così:

"Gentile Bruno Aprile, facciamo riferimento alla sua comunicazione pervenuta il 27/10/2015 per fornire alcuni chiarimenti.
Al riguardo, le comunichiamo che alla sua precedente comunicazione pervenuta mediante PEC del 22/10/2015 abbiamo fornito riscontro con la nostra del 29/10/2015 recante prot. ... omissis .... e n. pratica ... omissis ....della quale intendiamo integralmente richiamato il contenuto:
la invitiamo quindi ad attendere i normali tempi di gestione previsti per il recapito dal vettore indicato ... etc. etc. etc."

La lettera di riscontro del 29/10 era nella stessa busta giuntami oggi, 11 novembre, assieme a quella datata 4 novembre ed è gestita da incaricato diverso, proveniente da Campobasso. La lettera del 4 novembre che richiama quella del 29 ottobre è gestita invece da altro incaricato proveniente da Potenza.

Ad ogni modo benché nello "oggetto" di entrambe le lettere sia indicata la stessa fornitura (Gas) in una è indicato un numero cliente diverso da quello indicato nell'altra (questa società spende migliaia di euro in pubblicità su enti televisive locali e nazionali dicendo che è ritenuta al primo posto dall'Autority per il miglior call-center e servizi telematici).

Per andare al sodo:
l'importo per "contributo amministrativo posa contatore" di 30 euro, che mi è stato addebitato in prima fattura all'attivazione del servizio, unitamente ai 77 euro di deposito cauzionale, in realtà non è da ritenersi come "installazione di un nuovo contatore" ma come l'intervento del tecnico della società distributrice locale (Amag - Alegas) che è venuto a spiombare il contatore che io stesso avevo chiesto fosse piombato per poter fare il contratto con Enel Energia (ovviamente su tassativa richiesta del funzionario Amag -Alegas che mi disse che non avrei potuto cambiare gestore se non fosse stato disdetto il contratto dal precedente intestatario - contratto che risultava ancora attivo).

Conclusioni:

Quando sostengo categoricamente che NON ESISTE ALCUN MERCATO LIBERO e che il monopolio di certi servizi è sempre nelle mani delle stesse società non lo faccio per trovare sempre qualcosa da ridire su tutto e su tutti. E' la realtà.

La richiesta dei Bonus energia che avevo richiesto - come ulteriore dimostrazione - sono state accettate ma rispettivamente da Enel SpA per quanto riguarda quello elettrico e da Amag - Alegas per quanto riguarda il gas.

Ma se io ho stipulato un contratto con Enel Energia ... perché deve valutare una mia richiesta la società distributrice locale ?

Se Enel energia addebita all'utente TUTTI i costi che la società distributrice locale addebita ad Enel (interventi di tecnici e quant'altro) mi dite che cazzo di mercato libero è questo ?

Un mercato libero si avrà soltanto quando chi decide di fare concorrenza a chi monopolizza un prodotto e/o un servizio si accolla tutti i costi ... senza farli pagare all'utente perché altrimenti il passaggio con dette società comporterà all'utente maggiori spese anziché risparmio !

Avevo confrontato tanti anni fa le bollette di utenti che avevano un contratto di fornitura di connessione dati con Fastweb.
Gli utenti che avevano la fibra ottica fino in casa pagavano meno di quelli che avevano la connessione mista (fibra ottica fino ad un certo punto e doppino tradizionale Telecom da quel punto fino al router in casa).

Questo perché Telecom non regala di certo a Fastweb (concorrente fra l'altro) i suoi cavi ma glieli noleggia a determinati costi e Fastweb quei costi li fa pagare agli utenti con strane voci in bolletta che vengono aggiunti ai costi promozionali offerti.
Lo stesso ragionamento vale per la luce (gli elettrodotti, i cavi, le cabine di trasformazione, etc. sono di ENEL), vale per il Gas (i contatori, i tubi, le centrali sono dei distributori locali che li/le hanno costruiti/e), e vale per l'acqua e la telefonia.

Se chi vuole fare concorrenza ai grandi monopolizzatori gira agli utenti i costi che deve pagare al monopolizzatore è inutile parlare di mercato libero come è inutile parlare di democrazia quando a decidere leggi e regolamenti sono solo esclusivamente pochi eletti.

Per finire:

Questa è l'ultima PEC che ho inviato sia allo Spotello Acquirente Unico e sia all'AEEGSI (ultima nel senso la più recente ed anche ultima in tutti i sensi).
https://drive.google.com/open?id=0B3VJtb29p-kaNlE5dGYzbTRwaUU 

Non restano che due opzioni:
  1. O si subisce sempre e si paga sempre (se si ha il denaro sufficiente)
  2. O si ricorre alla magistratura (anche in questo caso se si ha il denaro sufficiente). Poi dicono che la magistratura è oberata di lavoro e stracolma di pratiche.
Ce ne sarebbe una terza ma preferisco lasciarla all'immaginazione di ogni individuo.

AGGIORNAMENTO  DEL  19  DICEMBRE  2915

Non convinto e per nulla soddisfatto dell'operato dell'AEEGSI ho inviato la seguente PEC al Ministero dello Sviluppo Economico al Dipartimento di Sorveglianza Enti:


Se giungerà una risposta Vi terrò informati.

AGGIORNAMENTO  DEL  23 DICEMBRE 2015

Ho appena ricevuto una lettera da Enel Energia in risposta alle mie del 6/11/2015 e successive e non essendo soddisfatto della risposta ho inviato una definitiva missiva a integrazione alle pratiche già aperte allo Sportello del Consumatore istituito dall'AEEGSI.
Vediamo se l'AEEGSI si degnerà di farsi carico di quanto segnalato:

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