sabato 11 febbraio 2012

Candidarsi o non candidarsi ? - that is the question

Vorrei dare un consiglio a chi IN BUONA FEDE intende creare un ennesimo partito, movimento, lista civica, etc. con l'intento di cambiare le cose secondo un progetto o un programma politico che si è prefissato.


Ovviamente è un consiglio dettato da quello che ho compreso io del sistema politico italico... ognuno è poi libero di ritenerlo verosimile o meno.


Premetto subito che a livello nazionale resto dell'idea che pensare di cambiare una sola virgola di quello che è l'obiettivo sempre più palese della cosiddetta Casta è solo un sogno ed il mio pensiero l'ho già espresso in questo precedente post.


A livello locale (comunale, provinciale e regionale) invece ... DIPENDE.


Dipende da cosa ?

Qualcuno potrebbe pensare... dagli elettori... perché sono loro che eleggono i rappresentanti locali. Chi pensa così è ovviamente libero di continuare a pensarlo... ma a mio avviso non è esattamente così.


Con l'entrata in vigore delle leggi su:

  • par condicio
  • sistemi di propaganda elettorale
  • abilitazione delle figure destinate all'autenticazione delle firme dei cittadini per la presentazione delle liste (legge 120/99)
tutte leggi che i grossi partiti facenti parte della Casta hanno sempre ignorato e spesso violato (v. le denunce di annullamento elezioni per brogli, v. le denunce per l'affissione abusiva dei manifesti elettorali, v. le denunce per mancato rispetto della par condicio nei confronti dei media)... 


ai nuovi gruppi nascenti, che si mostrano in netto contrasto con i grossi partiti tradizionali e la Casta, sono stati posti davanti degli ostacoli non indifferenti.
L'intenzione della Casta è evidentemente quella di impedire che nuovi gruppi possano interferire e rompere le scatole (per come si suol dire).


In sostanza il consiglio che mi sento di dare è quello di prestare molta attenzione a quali liste (partiti) si presentano alle elezioni del Comune dove volete creare una lista civica e/o un movimento politico.


Solitamente i soliti sciacalli prediligono i Comuni più popolati e qualche probabilità di inserire TANTI consiglieri comunali attraverso la creazione di liste sganciate dai partiti facenti parte della Casta ce la potrebbero avere solo quelli che vivono in piccoli Comuni.


Cito ad esempio il Comune di Sassello (SV) in virtù di questa notizia che avevo appreso e diffuso perché quel Comune ha raggiunto un traguardo che dovrebbe diffondersi in tutti i Comuni d'Italia per avviarci verso una democrazia compiuta e demolire la cosiddetta Casta con tutti i suoi subdoli obiettivi.


L'amministrazione del Comune di Sassello (1.869 abitanti) è composta da due sole liste civiche. 
La lista di maggioranza che porta il nome del Sindaco in carica "Paolo Badano" e la lista di minoranza che porta il nome "Per sassello - partecipazione e solidarietà" (v. foto sotto).
La lista di maggioranza conta 9 consiglieri (sindaco compreso) e quella di minoranza conta 4 consiglieri.
Ora è facilmente intuibile come i cittadini di quel Comune abbiano potuto godere di un nuovo Statuto comunale che attui la partecipazione popolare e la democrazia diretta prevista all'art. 8 del Dlgs 267/00.


Due liste, sganciate entrambi dai partiti tradizionali, con i consigli di un cittadino che ha messo la pulce nell'orecchio del Sindaco e che hanno valutato bene la democrazia diretta non hanno avuto la stragrande maggioranza dei consiglieri contro, come accade in quei Comuni dove hanno invece vinto le elezioni i soliti partiti e/o liste civiche civetta (agganciate ai partiti).


Ergo... se volete spendere energie e tanto denaro per concorrere con i potenti siete liberi di farlo ma tenete presente gli ostacoli che ho citato sopra ed anche quanti partiti e/o liste legate ad essi concorreranno con voi... potreste forse scegliere di utilizzare quelle energie e quelle risorse economiche che destinereste alla campagna elettorale per informare fin d'ora e continuamente la gente sui diritti di partecipazione previsti dalla legge e pretendere unitamente alla cittadinanza locale la democrazia diretta in quanto diritto naturale e non concesso dall'alto.


I diritti non sono mai stati una concessione spontanea dei potenti ma una conquista degli oppressi. (Martin Luther King)


Fate vobis




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